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Comunicato stampa

Fondo Antidiossina Onlus: sostegno ai magistrati di Taranto

Ci auspichiamo che tutto questo ingente capitale, una volta fruibile, possa rappresentare la migliore garanzia per avviare le bonifiche ambientali e una seria riconversione industriale
24 maggio 2013
Fabio Matacchiera (Fondo Antidiossina Onlus)

Come si sa, questa mattina, i magistrati di Taranto hanno disposto un sequestro che riguarda beni mobili, immobili e disponibilita' economiche per il valore di 8,1 miliardi di euro. Il provvedimento  è stato eseguito nei confronti della famiglia Riva ed, in particolare, della società Riva F.I.R.E. per i mancati investimenti atti a ridurre l'inquinamento. I fumi dell'ILVA

 

    Esprimiamo, pertanto,  il nostro sentito riconoscimento nei confronti dei magistrati di Taranto, titolari dell'inchiesta per disastro ambientale, in cui compaiono, come indagati, numerosi "nomi eccellenti" che sarebbero responsabili per associazione a delinquere finalizzata alla commissione di reati ambientali plurimi. 

 

    La onlus Fondo Antidiossina esprime, in particolare, il suo plauso al procuratore capo di Taranto, Franco Sebastio, al procuratore aggiunto, Pietro Argentino, al giudice delle indagini preliminari, dott.ssa Patrizia Todisco e a tutti i magistrati titolari dell'inchiesta, nonchè al comando della Guardia di Finanza di Taranto che ha compiuto indagini meticolosissime.

 

    Ci auspichiamo che tutto questo ingente capitale, una volta fruibile,  possa rappresentare la migliore garanzia per avviare le bonifiche ambientali e, contestualmente, possa essere utilizzato ad avviare una riconversione industriale, attraverso provvedimenti e progetti intelligenti che non siano lesivi della salute dei cittadini di Taranto, costretti da troppi anni a convivere con fumi e veleni.  Una conversione che possa, dunque, garantire posti di lavoro dignitosi che non mettano più a rischio la salute dei cittadini e degli stessi operai.

 

 

 

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