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Un Piano B per Taranto

L’ILVA è in coma farmacologico e viene mantenuta in vita con decreti legge che hanno solo un effetto palliativo. Come uscire da questa situazione tutelando i lavoratori e l'ambiente?
2 settembre 2014

Come ho spiegato alla Commissione Sviluppo del Consiglio Comunale, il mercato dell’acciaio è in fase recessiva ed è caratterizzato da un eccesso di capacità produttiva di 300 milioni di tonnellate di acciaio annue.

Di fronte a questo scenario lo stabilimento siderurgico ILVA sarà sconvolto da un’ondata di crisi che ha portato già altre acciaierie alla chiusura. La situazione finanziaria dell’ILVA è caratterizzata dal fatto che l’azienda non produce più profitti ma unicamente perdite che si stanno sommando ai debiti verso le banche e verso i fornitori. La situazione è diventata insostenibile – come ben sanno i lavoratori – ed è necessario approntare un “PIANO B” per ridare futuro ai lavoratori e alle loro famiglie.

Quello allegato è un PIANO B da discutere e su cui confrontarsi. Mar Piccolo, distruzione delle cozze del primo seno

Sarà alimentato, integrato e modificato attraverso il confronto ed è consultabile su

http://tinyurl.com/q32mnl9

 

PeaceLink ha preso contatto con gli ambientalisti di Pittsburgh per capire come quella città è riuscita a sopravvivere alla crisi dell’acciaio e a far rinascere la propria economia. Pittsburgh è stata riconosciuta come una delle tre città americane che meglio ha superato la crisi recessiva dello scorso decennio

Il sindaco di Pittsburgh ha dichiarato: "We employ more people in Pittsburgh than we ever have”. Ossia: "Noi impieghiamo più persone a Pittsburgh di quante non ne abbiamo mai avute". Proprio così. Da quando hanno chiuso l’acciaieria sono usciti dalla crisi. PeaceLink è in contatto con Pittsburgh per un interscambio di esperienze sul monitoraggio dell'aria. Stiamo cercando di imparare dalle città che hanno avuto l'intelligenza di cambiare.

Per senso di responsabilità verso i lavoratori dell’ILVA e verso tutti quei soggetti che si sorreggono sull’indotto, PeaceLink da tempo sviluppa – accanto alla critica dell’impatto inquinante dell’acciaieria – anche una parallela azione di ricerca di alternative occupazionali.


Allegati

  • Piano B per Taranto

    Alessandro Marescotti
    Fonte: PeaceLink
    450 Kb - Formato pdf
    E' quello elaborato ad oggi ma potrà essere integrato prossimamente con nuove idee.

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