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Rischio diossina a Taranto

Maxi sequestro di cozze

Scoperto allevamento in un'area del mar Piccolo pesantemente inquinata
8 giugno 2018

Raccoglievano cozze adulte e pronte per essere commercializzate nel primo seno del mar Piccolo sebbene tale pratica sia notoriamente inibita a partire dal 31 marzo di ogni anno a causa dell’inquinamento delle acque. L'operazione di sequestro delle cozze a Taranto

Otto persone sono finite nei guai: sette pescatori ed il titolare di una pescheria di Grottaglie.
Dopo aver monitorato e filmato le operazioni di raccolta, i militari dell’Arma e della Capitaneria hanno bloccato i pescatori a bordo di due imbarcazioni sulle quali trasportavano i mitili appena raccolti, mentre il titolare della pescheria è stato fermato a bordo di un automezzo refrigerato sul quale aveva appena caricato 60 kili di cozze.

Tutti sono accusati, a vario titolo, di produzione, detenzione e commercializzazione di sostanze alimentari nocive. Da non trascurare inoltre il danno inferto al mercato in quanto offrivano i loro prodotti a prezzi nettamente più convenienti di quelli solitamente praticati, arrivando a vendere le cozze ad un costo sino al 50% inferiore.

Nel corso dell’attività investigativa, è stata sequestrata una tonnellata di cozze nere. Il pescato è stato immediatamente distrutto per mezzo autocompattatore.

All’attività hanno preso parte circa 25 uomini a bordo di 10 autovetture dei Carabinieri supportati da due mezzi nautici della Guardia Costiera.

 

Sequestro di cozze (video)

La Ringhiera

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