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Campagne ventoselettive Arpa Puglia

Quartiere Tamburi, diossina 4 volte superiore nel 2018 rispetto al 2016 se il vento viene dall'Ilva

Le analisi del 2018 dei metalli pesanti, delle diossine e del PCB dimostrano che le maggiori concentrazioni si verificano quando il vento proviene dall'area ILVA. Sotto la lente di ingrandimento i wind days. Alcuni inquinanti provengono anche dalle emissioni del porto.
3 aprile 2019
Redazione PeaceLink

Campionatori ventoselettivi (Wind-Select)

Queste analisi di Arpa Puglia non hanno solo misurato gli inquinanti ma anche la loro provenienza mediante la tecnologia WindSelect (WS) che vedete sulla destra.

Arpa spiega: "Lo strumento WindSelect (Monitoring Systems Gmbh, Austria) è dotato di sensore di direzione del vento e di tre cartucce composte da filtro piano per materiale particellare e adsorbente in
schiuma di poliuretano (PUF) per separare i volumi di aria campionata in 1) sottovento, 2) sopravento, e 3) calma di vento con angoli di direzione programmabili. In ogni cartuccia sono stati alloggiati due cilindri di schiuma in poliuretano e una membrana di fibra di quarzo".

Nel settore “sottovento” sono presenti le sorgenti emissive della zona industriale di Taranto, specifica Arpa.

Le analisi dei metalli pesanti, delle diossine e del PCB dimostrano che le maggiori concentrazioni si verificano quando il vento proviene dall'area ILVA. Ma anche il porto contribuisce in modo apprezzabile all'inquinamento da metalli pesanti.

Le analisi sono state svolte nel 2018 sia per i metalli sia per diossine e PCB . Le relazioni Arpa sono allegate a questa pagina web.

METALLI

Si legge nelle conclusioni Arpa: "I risultati delle analisi sui campioni prelevati in modalità vento-selettiva nel corso della campagna svolta dal 9 febbraio al 9 aprile presso la Chiesa Gesù D.L. Tamburi, per le frazioni PM2.5 e PM10, mostrano una netta direzionalità per ferro e manganese (elementi spiccatamente siderurgici) dalla zona industriale, mentre per rame, cromo e zinco la direzionalità è meno evidente pur se presente e apprezzabile, con una provenienza sia dalla zona industriale che portuale. Per il piombo si è riscontrata una provenienza prevalente dalla zona industriale per il PM2.5 e dalla zona portuale per il PM10.
Rame, cromo e zinco mostrano una differente distribuzione con concentrazioni maggiori nella
frazione “fine”, mentre il ferro risulta dominante nella frazione grossolana.
Pur osservando per il ferro e il manganese una maggiore provenienza dall’area industriale, il
porto contribuisce in modo apprezzabile mostrando maggiori contributi per gli altri elementi, in
particolare per il piombo, rame e zinco.
Per alcuni elementi (arsenico, cadmio nichel e vanadio), i valori risultati tutti inferiori ai limiti di
quantificazione.
In ogni caso, pur essendo risultate le concentrazioni dei metalli normati inferiori ai limiti previsti
(i quali non forniscono, tuttavia, garanzia di assenza di effetti sulla salute), per tali metalli e per quelli per i quali la normativa non prevede un limite, si ritiene opportuno rimandare alla competenza della ASL per ogni valutazione sul possibile impatto sulla salute dei valori misurati, di cui alla presente relazione".

DIOSSINE E PCB

Ma le novità stanno nei numeri che indicano una netta prevalenza delle diossine (PCDD-PCDF) dall'area ILVA.

Scrive Arpa: "Nelle 3 cartucce del campionatore WS, relative alla campagna WS c/o Tamburi-Chiesa nel 2018, le concentrazioni si sono attestate su valori compresi tra 5,30 fg TE/m3
(campione sopravento all’area industriale) e 30,72 fg TE/m3 (campione sottovento all’area industriale) e risultano maggiori di quelle rilevate nel corso della precedente campagna svolte nel 2016 nello stesso sito e nelle stesse condizioni operative".

E' da notare come questi valori siano superiori rispetto alla precedente campagna ventoselettiva per le diossine del 2016 in quanto il WindSelect sottovento registra nel 2018 la concentrazione di 30,72 fg TE/m3 (nel 2016 era 7,30 fg TE/m3). Un valore quattro volte superiore nel 2018 rispetto al 2016.

BENZO(A)PIRENE

I valori di questo cancerogeno sono di 0,28 ng/m3 quando il vento viene da ILVA e di 0,04 ng/m3 quando il vento spira in direzione opposta. Quindi, pur non superando il limite di legge (1 ng/m3) si evidenzia una concentrazione 7 volte superiore quando il vento soffia da ILVA verso il quartiere Tamburi.

CONCLUSIONI

Anche qui l'Arpa nelle conclusioni specifica: "Pur essendo risultate le concentrazioni dei microinquinanti organici inferiori alle soglie o ai valori obiettivo previsti, laddove disponibili (i quali non forniscono, tuttavia, garanzia di assenza di effetti sulla salute), per tali inquinanti e per quelli per i quali la normativa non prevede un limite, si ritiene opportuno rimandare alla competenza della ASL per ogni valutazione sul possibile impatto sulla salute dei valori misurati, di cui alla presente relazione".

Allegati

  • Campagna ventiselettiva diossine, PCB e benzo(a)pirene

    Arpa Puglia
    Fonte: http://www.arpa.puglia.it/web/guest/rapporti_qa
    1201 Kb - Formato pdf
    Relazione sulla campagna di monitoraggio di aria ambiente vento-selettiva nel comune di Taranto - quartiere Tamburi – Periodo: dal 10 al 26 aprile 2018.
  • Campagna ventoselettiva metalli pesanti

    Arpa Puglia
    Fonte: http://www.arpa.puglia.it/web/guest/rapporti_qa
    2597 Kb - Formato pdf
    Relazione sulla campagna di monitoraggio di aria ambiente vento-selettiva nel comune di Taranto - quartiere Tamburi – Periodo: dal 9 febbraio al 9 aprile 2018.

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