Taranto non si arrende!
Martina: "Io, come tanti altri giovani, voglio scendere in campo"
Durante la conferenza stampa per Fiaccolata per le vittime dell'inquinamento del 26 febbraio Martina: "L’appello che però lancio agli adulti, è quello di prendere coscienza e superare ogni divisione. Noi abbiamo bisogno del vostro esempio. Voi avete bisogno della nostra voglia di cambiare il mondo."
15 febbraio 2020
“Oggi più che mai noi giovani, consapevoli di poter essere il futuro di questa città, vogliamo, con la nostra presenza e partecipazione attiva, trasmettere un messaggio di speranza.
Seguendo l’esempio di queste associazioni che in maniera unitaria stanno provando a cambiare le sorti di questa città, noi studenti vogliamo ribadire che proveremo a mettere in campo azioni, che si spera siano determinanti per promuovere le bellezze di Taranto. Taranto può e deve essere diversa da quello che è nell’immaginario di tutti.
Tocca anche a noi, lo sappiamo e non ci tiriamo indietro.
L’appello che però lancio agli adulti, è quello di prendere coscienza e superare ogni divisione. Noi abbiamo bisogno del vostro esempio. Voi avete bisogno della nostra voglia di cambiare il mondo.
Taranto è una città martoriata e stuprata da decenni di mal governo locale e centrale.
Avevo solo 8 anni quando il GIP (Giudice per le indagini preliminari) Patrizia Todisco ci disse che non è possibile produrre lavoro solo guardando alla mera logica del profitto.
Oggi ho quasi 16 anni, e poco o nulla è cambiato. Anzi la situazione di questa città è peggiorata.
La salute generale dei tarantini è peggiorata. Ho ascoltato dati allarmanti.
Io, come tanti altri giovani, voglio scendere in campo. Lo devo ai miei coetanei che non ci sono più, lo devo a me stessa ed ai giovani che saranno il futuro di questa città. Lo facciamo, tutti insieme, perché Taranto merita un futuro diverso, lo facciamo perché *“Tutto l’acciaio del mondo non vale la vita di un solo bambino”.
E se lo abbiamo compreso noi giovani allora è bene che lo comprenda anche chi della nostra vita e delle nostre sorti ne ha piena responsabilità.”
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