Taranto Sociale

Lista Taranto

Archivio pubblico

Nel periodo gennaio-luglio 2020 nel quartiere Tamburi +113% di benzene rispetto al 2019

ArcelorMittal: Comitato, "raddoppiato benzene; fermare impianti"

Il Comitato Cittadino scrive al sindaco di Taranto affinché dichiari l’Ilva incompatibile con la salute pubblica e formalizzi la richiesta di fermo dei suoi impianti inquinanti
12 agosto 2020
AGI (Agenzia stampa)

ArcelorMittal: Comitato, "raddoppiato benzene; fermare impianti" 

Pubblicato: 12/08/2020 14:21 
(AGI) Taranto, 12 ago. - “È raddoppiato il benzene cancerogeno nel 2020 a Taranto nonostante il Covid. Il Comitato Cittadino scrive al sindaco affinché dichiari l’Ilva incompatibile con la salute pubblica e formalizzi la richiesta di fermo dei suoi impianti inquinanti”. Lo annuncia oggi lo stesso Comitato che, raccogliendo l’adesione di associazioni e movimenti già esistenti, nonché di cittadini, si è costituito ai primi dello scorso luglio, dopo l’episodio della nube di polvere ferrosa sollevatasi il pomeriggio del 4 luglio, causa maltempo, dal siderurgico ArcelorMittal e abbattutasi sui due quartieri vicini alla fabbrica, Tamburi e Paolo VI.  Per il Comitato, il picco di benzene si è verificato giovedì 6 agosto. “La centralina Arpa del quartiere Tamburi, in via Orsini - si spiega -, ha riportato un valore di 9.1 mcg/m3” (microgrammi per metro cubo). Si tratta, dice il Comitato, del “valore più elevato si è registrato all’interno dell’Ilva La centralina Meteo Parchi (Ilva) ha infatti registrato 10 mcg/m3 e questo ci induce a pensare che la sorgente del picco di benzene sia da individuare dentro lo stabilimento siderurgico. Elevato anche - afferma il Comitato - il valore registrato nella centralina Arpa di via Alto Adige: 6 mcg/m3. E’ l’ultimo di una serie di picchi registrati dalle centraline Arpa e Ispra”.(AGI) 
TA1/FAB


ArcelorMittal: Comitato, "raddoppiato benzene; fermare impianti" (2) 

Pubblicato: 12/08/2020 14:21 
(AGI) - Taranto, 12 ago. -  Secondo il Comitato, “se si osserva la media del benzene rilevato nel periodo gennaio-luglio 2020 rispetto all'anno precedente, nel quartiere Tamburi l'aumento è stato del +113%. Nella cokeria Ilva è del +83%, nella centralina Ilva di Meteo Parchi è del +193%. Praticamente il benzene nell’Ilva - si evidenzia - è più che raddoppiato nonostante la riduzione della produzione e il lockdown. Il benzene è classificato dalla Iarc come cancerogeno certo”. “Questi dati dimostrano che lo stabilimento siderurgico è talmente fatiscente che neppure la riduzione della produzione consente di raggiungere risultati accettabili e costanti” afferma inoltre il Comitato Cittadino la cui posizione “è quella di non attendere oltre e di richiedere la revoca della facoltà d’uso agli impianti Ilva posti sotto sequestro penale”. Si afferma che “la facoltà d’uso era condizionata dalla Corte Costituzionale alla messa a norma degli impianti, cosa che non è avvenuta e che è stata continuamente rinviata fino a diventare una chimera. Tale mancanza di rispetto delle prescrizioni Aia (autorizzazione integrata ambientale) non è stata compensata neppure dalla ridotta produzione”, conclude il Comutato. Che chiede al sindaco di Taranto “un incontro perché venga presa con la massima rapidità la decisione di dichiarare l’Ilva incompatibile con la salute pubblica ai fini del fermo degli impianti inquinanti”. (AGI) 
TA1/FAB

Logo del Comitato Cittadino per la Salute e l'Ambiente a Taranto

Articoli correlati

  • E’ stato sottostimato l’impatto sanitario dell'ILVA
    Ecologia
    L'ISS ha sollevato puntuali obiezioni sulla metodologia adottata per la VIS

    E’ stato sottostimato l’impatto sanitario dell'ILVA

    Acciaierie d'Italia aveva commissionato uno studio per valutare l'impatto sanitario in uno scenario di 6 e di 8 milioni di tonnellate di acciaio annue sostenendo che grazie all'adozione delle migliori tecnologie le emissioni "post operam" sarebbero rientrate sotto la soglia di rischio.
    28 febbraio 2025 - Alessandro Marescotti
  • Domenico Iannacone a Taranto: la vita che si fa racconto
    Cultura
    Ha raccontato l'Ilva dal punto di vista delle vittime

    Domenico Iannacone a Taranto: la vita che si fa racconto

    Le storie non esistono se non vengono raccontate. Questo è il cuore del suo lavoro: portare alla luce le esistenze sommerse, le lotte quotidiane, i dolori nascosti ma condivisi. Ha la capacità di entrare in punta di piedi nelle vite degli altri e di restituirle con rispetto e profondità.
    27 febbraio 2025 - Alessandro Marescotti
  • Il balsamo d’acciaio che tutela l’ambiente
    Taranto Sociale
    L'unguento che lenisce le affezioni delle vie respiratorie con un tocco di polveri sottili e benzene

    Il balsamo d’acciaio che tutela l’ambiente

    I 400 milioni che erano destinati alla tutela ambientale e alla bonifica delle aree contaminate vengono dirottati per sostenere la produzione dell’ILVA. Il DDL 1359 evidenzia che "il rischio chiusura dello stabilimento sia quello più rilevante e significativo anche dal punto di vista ambientale".
    13 febbraio 2025 - Alessandro Marescotti
  • Grazie Meloni!
    Editoriale
    Trasferiti fondi dalle bonifiche ambientali alla produzione di acciaio ILVA

    Grazie Meloni!

    Da Vicks VapoRub a ILVA VapoRub, il nuovo unguento per uso inalatorio è pronto per tutti i bambini di Taranto. Il governo stanzia 400 milioni per questo trattamento balsamico nelle affezioni delle vie respiratorie. La motivazione è che chiudere l'ILVA provocherebbe un "rilevante rischio ambientale".
    12 febbraio 2025 - Alessandro Marescotti
PeaceLink C.P. 2009 - 74100 Taranto (Italy) - CCP 13403746 - Sito realizzato con PhPeace 2.7.30 - Informativa sulla Privacy - Informativa sui cookies - Diritto di replica - Posta elettronica certificata (PEC)