Nichi Vendola dichiarò di stimare Emilio Riva ma forse non aveva letto abbastanza
"Un clima di terrore all'ILVA"
Il Senato della Repubblica nella seduta del 28 aprile 1998 focalizzò alcuni aspetti della gestione ILVA con varie audizioni. Ed emerse una situazione che l'allora direttore dell'INAIL definì "un clima di terrore".
17 luglio 2021
Redazione PeaceLink
Fonte: Senato della Repubblica 28 aprile 1998 https://www.senato.it/service/PDF/PDFServer/DF/16167.pdf

Nichi Vendola dichiarò di stimare Emilio Riva. Ecco che cosa era l'ILVA di Emilio Riva. Leggete qui.
---
SULPIZIO. Lavoro all'INAIL di Taranto da 36 anni e prima di diventare direttore ho ricoperto per 25 anni l'incarico di ispettore, pertanto conosco bene la realtà della città e posso affermare che, mentre in passato tutte le prognosi venivano contestate (sia quelle dei medici specialisti dell'INAIL sia, tanto più, quelle dell'infermeria aziendale), da qualche anno le prognosi dell'infermeria dell'ILVA non hanno dato luogo a nessuna contestazione da parte degli operai: non si è mai presentato nessuno dell'INAIL per iniziare formalmente la procedura in questione.
BATTAFARANO. Qual è la spiegazione di questo fenomeno?
SULPIZIO. Secondo me è esclusivamente il clima di terrore esistente perchè - ripeto - in 36 anni non era mai accaduto che le prognosi dell'infermeria di fabbrica fossero accettate in toto.
A tale proposito menziono un altro fenomeno, anche se non è direttamente riferito agli infortuni: iniziano a verificarsi impedimenti alla nostra attività ispettiva nei confronti dell'azienda. Ho con me copia di una lettera, che consegnerò alla Presidenza, che reca per oggetto «limitazione accesso auto private all'interno del nostro stabilimento»; in sostanza con tale lettera l'ILVA ha comunicato all'INPS e all'Ispettorato del lavoro che se un ispettore deve entrare nello stabilimento si deve fermare alla portineria perché l'azienda metta a sua disposizione macchina ed autista per accompagnarlo all'interno. Per giustificare tale misura sono stati usati pretesti di natura tecnica (relativi all'assicurazione delle automobili e a varie responsabilità) ma in realtà, signor Presidente, è facilmente intuibile la differenza fra il passato, quando l'ispettore poteva entrare con un tesserino di riconoscimento sull'automobile per recarsi dove voleva ed anche per circolare senza meta precisa solo per avere un'idea dello stato dello stabilimento, e la situazione attuale, in cui deve dichiarare dove vuole recarsi.
Articoli correlati
- L'unguento che lenisce le affezioni delle vie respiratorie con un tocco di polveri sottili e benzene
Il balsamo d’acciaio che tutela l’ambiente
I 400 milioni che erano destinati alla tutela ambientale e alla bonifica delle aree contaminate vengono dirottati per sostenere la produzione dell’ILVA. Il DDL 1359 evidenzia che "il rischio chiusura dello stabilimento sia quello più rilevante e significativo anche dal punto di vista ambientale".13 febbraio 2025 - Alessandro Marescotti - Trasferiti fondi dalle bonifiche ambientali alla produzione di acciaio ILVA
Grazie Meloni!
Da Vicks VapoRub a ILVA VapoRub, il nuovo unguento per uso inalatorio è pronto per tutti i bambini di Taranto. Il governo stanzia 400 milioni per questo trattamento balsamico nelle affezioni delle vie respiratorie. La motivazione è che chiudere l'ILVA provocherebbe un "rilevante rischio ambientale".12 febbraio 2025 - Alessandro Marescotti - Comunicato stampa di PeaceLink sulla sottrazione di 400 milioni di euro alle bonifiche
"Includere i lavoratori ILVA nella valutazione del danno sanitario"
Il decreto è in contrasto con il principio “chi inquina paga”, destinando a finalità produttive fondi per la decontaminazione di terreni e falde. Occorre poi dare all'ISS l'ultima parola nella Valutazione di Impatto Sanitario e includere i lavoratori ILVA nella verifica dei danni alla salute.11 febbraio 2025 - Redazione PeaceLink - La conferenza stampa del 3 febbraio 2025
L'azione civile inibitoria contro l'inquinamento dello stabilimento ILVA di Taranto
L'azione ha una funzione preventiva in quanto non attende che il danno si concretizzi completamente, ma interviene per impedirlo, partendo dal principio di precauzione, fondamentale nel diritto ambientale. L'azione legale è promossa dall'associazione Genitori Tarantini presso il tribunale di Milano.4 febbraio 2025 - Redazione PeaceLink
Sociale.network