E' a rischio il polo dei microinquinanti dell'ARPA Taranto
Nell'estate più calda di sempre in tutto il mondo, come dimostrano i dati sul clima, e di conseguente preoccupazione per il futuro della vita sul pianeta, a Taranto scoppia il caso depotenziamento del laboratorio dei microinquinanti dell'ARPA. L'allarme viene lanciato il 29 luglio 2024 da Gregorio Mariggiò, co-portavoce di Europa Verde, con un Comunicato polo microinquinanti ARPA che preannuncia il deposito di una mozione urgente da parte di Antonio Lenti, il consigliere comunale del capoluogo. Cosa che avverrà l'1 agosto 2024, ma bisognerà attendere il 16 settembre per la discussione visto che la convocazione del Question time avviene solitamente una volta al mese.
Il consiglio comunale riunitosi appunto il 16 settembre ha approvato la mozione all'unanimità dei presenti. Come illustrato nella mozione, il polo dei microinquinanti dell'ARPA Taranto rappresenta un unicum in Italia per il livello di specializzazione nel monitoraggio ambientale per i macchinari e per il personale e di conseguenza rappresenta una garanzia per la cittadinanza che quindici anni fa ne chiese la creazione con un forte movimento popolare incentrato su Altamarea.
Trasferimento delle competenze direzionali del Polo Microinquinanti dal Dipartimento Ambientale Provinciale (DAP) di Taranto alla direzione scientifica di Bari, con l’ascolto del Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, dell’Assessora regionale All’Ambiente Serena Triggiani, del Direttore Generale dell’Arpa, del Sindaco di Taranto, del responsabile UOS Polo di Specializzazione Microinquinanti – DAP Taranto e delle organizzazioni sindacali di categoria. La seduta è pubblica e si svolge presso la sala delle adunanze del Consiglio regionale della Puglia in via Gentile a Bari.
Nel frattempo l'ispezione ISPRA e ARPA ha confermato livelli più alti per gli ossidi di azoto come riporta il giornale del 26 settmbre 2024, a Taranto l'inquinamento continua. Il ruolo degli organi di controllo è centrale per garantire la tutela dell'ambiente e della salute.
Allegati
Mozione per il polo microinquinanti ARPA
Antonio Lenti
Fonte: Antonio Lenti183 Kb - Formato pdfMozione presentata l'1 agosto 2024 dal consigliere Antonio Lenti di Europa Verde Taranto e approvata nella seduta del Question time del 16 settembre 2024 all'unanimità.
Articoli correlati
- L'ISS ha sollevato puntuali obiezioni sulla metodologia adottata per la VIS
E’ stato sottostimato l’impatto sanitario dell'ILVA
Acciaierie d'Italia aveva commissionato uno studio per valutare l'impatto sanitario in uno scenario di 6 e di 8 milioni di tonnellate di acciaio annue sostenendo che grazie all'adozione delle migliori tecnologie le emissioni "post operam" sarebbero rientrate sotto la soglia di rischio.28 febbraio 2025 - Alessandro Marescotti - Ha raccontato l'Ilva dal punto di vista delle vittime
Domenico Iannacone a Taranto: la vita che si fa racconto
Le storie non esistono se non vengono raccontate. Questo è il cuore del suo lavoro: portare alla luce le esistenze sommerse, le lotte quotidiane, i dolori nascosti ma condivisi. Ha la capacità di entrare in punta di piedi nelle vite degli altri e di restituirle con rispetto e profondità.27 febbraio 2025 - Alessandro Marescotti - L'unguento che lenisce le affezioni delle vie respiratorie con un tocco di polveri sottili e benzene
Il balsamo d’acciaio che tutela l’ambiente
I 400 milioni che erano destinati alla tutela ambientale e alla bonifica delle aree contaminate vengono dirottati per sostenere la produzione dell’ILVA. Il DDL 1359 evidenzia che "il rischio chiusura dello stabilimento sia quello più rilevante e significativo anche dal punto di vista ambientale".13 febbraio 2025 - Alessandro Marescotti - Trasferiti fondi dalle bonifiche ambientali alla produzione di acciaio ILVA
Grazie Meloni!
Da Vicks VapoRub a ILVA VapoRub, il nuovo unguento per uso inalatorio è pronto per tutti i bambini di Taranto. Il governo stanzia 400 milioni per questo trattamento balsamico nelle affezioni delle vie respiratorie. La motivazione è che chiudere l'ILVA provocherebbe un "rilevante rischio ambientale".12 febbraio 2025 - Alessandro Marescotti
Sociale.network