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L'inquinamento dell'ILVA va oltre il cambiamento climatico

Un futuro da costruire insieme a Taranto, la riconversione

Al termine del corteo dei Friday For Future di Taranto, Roberto ha letto questo testo che esprime le sue preoccupazioni e le sue speranze e che si conclude così: "Uniti possiamo far sentire la nostra voce e costruire un futuro migliore per noi e per le generazioni a venire."
11 ottobre 2024

Discorso sull'impatto dell'Ilva di Taranto

Ci troviamo oggi a parlare di una ferita aperta nel cuore della nostra comunità: l'Ilva di Taranto. Un colosso industriale che, per troppo tempo, ha messo in secondo piano la salute dei suoi cittadini e la tutela del nostro ambiente.

Un impatto climatico devastante

L'Ilva non è solo una fabbrica, è una delle maggiori fonti di inquinamento in Europa. È lo stabilimento che, in Italia, ha Un gruppo di ragazze e ragazzi del Friday for future Taranto a piazza della Vittoria dopo il corteo di oggi 11 ottobre 2024

prodotto storicamente la maggior quantità di CO2, superando persino le centrali a carbone. Ogni tonnellata di acciaio prodotta genera ben due tonnellate di anidride carbonica, un gas serra che contribuisce in modo determinante al riscaldamento globale. Le conseguenze del riscaldamento globale sono sotto i nostri occhi: ondate di calore sempre più intense, eventi meteorologici estremi e un futuro incerto per le generazioni a venire.

Un recente studio ha dimostrato che le emissioni dell'Ilva potrebbero causare oltre 1800 decessi all'anno a livello globale, cioè a livello transfrontaliero, da qui al 2100 a causa delle ondate di calore. Ilva ha un impatto che va ben oltre Taranto.

Un'emergenza sanitaria senza precedenti

Ma le conseguenze dell'inquinamento dell'Ilva non si limitano al clima. Le polveri sottili, le diossine, i metalli pesanti e altre sostanze tossiche rilasciate nell'aria hanno un impatto devastante sulla salute dei tarantini. A Taranto, ogni giorno, dalle due alle tre persone scoprono di avere un nuovo tumore. Oltre mille nuove diagnosi annue. È terribile. I bambini che vivono nei quartieri più vicini all'acciaieria presentano un quoziente intellettivo inferiore rispetto ai loro coetanei e soffrono di problemi di apprendimento e di comportamento.

Il piombo, in particolare, è un neurotossico che provoca danni irreversibili al cervello. I bambini di Taranto stanno pagando un prezzo altissimo per lo sviluppo industriale distorto e inquinante della nostra città. Roberto dei Friday For Future Taranto al corteo dell'11 ottobre 2024

Un futuro da costruire insieme

Non possiamo più accettare questa situazione. Dobbiamo chiedere con forza la chiusura degli impianti che mettono a rischio la nostra salute e l'ambiente. Ma la chiusura non basta. Dobbiamo lavorare insieme per costruire un futuro migliore di riconversione, un futuro in cui attività produttive e l'ambiente possano coesistere in armonia.

La scuola e l'università hanno un ruolo fondamentale in questo processo di formazione alle tecnologie e alle competenze per la sostenibilità ambientale. Devono formare le nuove generazioni, fornendo loro gli strumenti necessari per immaginare e realizzare un modello di sviluppo sostenibile.

La nostra lotta è appena iniziata. Non molliamo! Uniti possiamo far sentire la nostra voce e costruire un futuro migliore per noi e per le generazioni a venire.

Corteo del Friday For Future Taranto dell'11 ottobre 2024

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