Quando a Taranto nacquero i corsi di alfabetizzazione informatica
E' un estratto di una dispensa didattica dell'epoca e su una testimonianza diretta di Alessandro Marescotti, l'ideatore dell'iniziativa.
Gli obiettivi dei corsi
I temi principali che emergono sono molteplici.
- La nascita dell'alfabetizzazione informatica come risposta a un cambiamento sociale. Emerge il contesto storico in cui nacquero questi corsi. Comparivano i primi home computer e si diffondeva la crescente consapevolezza del loro potenziale impatto sulla società. Alessandro Marescotti spiega: "Erano appena usciti i primi home computer e vi era una grande curiosità. La mia convinzione allora fu quella che i computer avrebbero cambiato la società e che bisognava conoscerli subito". Questa "grande curiosità" e la "rivoluzione tecnologica" (come menzionato nella dispensa ARCI) creavano una forte esigenza di comprensione e familiarizzazione con i nuovi strumenti digitali.
- L'approccio non puramente "tecnico-specialistico" dei corsi ARCI. La dispensa ARCI evidenzia un approccio didattico che andava oltre la mera competenza tecnica. Si mirava a fornire una comprensione più ampia e critica dell'informatica, collegandola agli aspetti culturali e sociali. C'era la volontà di rendere l'informatica accessibile a un pubblico più vasto, inclusi coloro che non avevano una formazione tecnica pregressa, per avviare una riflessione politica e sociale.
- Gli obiettivi pratici e teorici dei corsi. La dispensa indica chiaramente gli obiettivi formativi per i partecipanti, che includevano sia competenze pratiche che una comprensione teorica di base. Tra gli obiettivi citati troviamo:
- "comprendere cosa può fare un computer prendendo spunto da esercitazioni di programmazione, svolte a livello elementare con uno dei linguaggi più semplici e attuali, il BASIC";
- "sviluppare un'analisi documentata dei rapporti informatica-società" per maturare una riflessione critica sull'impatto sociale della tecnologia informatica.
La visione prospettica
- Il ruolo dell'ARCI come promotore di innovazione sociale e alfabetizzazione. L'iniziativa di organizzare questi corsi all'interno della sede dell'ARCI di Taranto sottolinea il ruolo dell'associazione come motore di innovazione sociale e di risposta ai cambiamenti emergenti nella società. L'alfabetizzazione informatica si poneva come un'attività collegata ad altri impegni sociali e civili.
- La visione prospettica sull'impatto trasformativo dei computer. La convinzione che i computer avrebbero cambiato la società dimostrava lungimiranza e spirito proattivo. L'organizzazione di questi corsi nel 1982 rifletteva una precoce consapevolezza del potenziale trasformativo dell'informatica e la necessità di preparare la cittadinanza a questa nuova era.
- La struttura e lo spirito didattico dei corsi. La dispensa descrive una metodologia didattica che combinava lezioni frontali, discussioni, esercitazioni pratiche e l'utilizzo di materiali didattici vari (libri, riviste specializzate e giornali). Si proponeva un ambiente di apprendimento partecipativo e stimolante. L'obiettivo era di fornire "elementi concettuali di base" e una "chiave di lettura" per comprendere il mondo dell'informatica.
Quel 1982 era l'alba dell'alfabetizzazione informatica in Italia, in un contesto sociale di grande fermento e curiosità verso le nuove tecnologie. L'iniziativa dell'ARCI di Taranto rappresentò un tentativo pionieristico di rendere accessibile la conoscenza dei computer a un pubblico ampio, con un approccio che integrava competenze tecniche di base con una riflessione critica sul ruolo dell'informatica nella società.
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