Giovani: costretti ad emigrare
Sono ripresi i viaggi dei giovani del Sud verso il Nord in cerca di opportunità lavorative. Secondo dei recenti dati Istat, ragazzi dai 20 ai 29 anni, salgono su quei treni che una volta erano chiamati “Treni della speranza” e lasciano le loro case a caccia di un lavoro qualificato. Oggi il problema maggiore del Sud e più nello specifico di Taranto, è ancora, come tanti anni fa, la disoccupazione. i nuovi emigranti non sono più manovali o agricoltori, ma ragazzi con in tasca un diploma o, molto più spesso con una laurea. Secondo il rapporto Svimez del 2004, ogni anno viaggiano dal Sud al Nord dell’Italia, la grande maggioranza dei 130.000 italiani, fenomeno che è tornato a crescere negli ultimi 5 anni. li rischio è, però, che non sempre la manodopera proveniente dai Mezzogiorno, riesce a trovare un degno impiego al Nord, comunque i giovani tarantini e non, ci provano. Le zone italiane più gettonate sono il Nord-Est (tra il ‘96 ed il 2001, i flussi sono cresciuti del 29 per cento) ed il Centro Italia (21,7 per cento). La regione preferita sembra essere, comunque, la Lombardia, dove nel 2001 vi si è trasferito quasi un quarto del totale dei migranti del Sud. La seconda regione italiana presa d’assalto soprattutto dai campani, è l’Emilia Romagna che, con il 19,1 percento rappresenta un’importante meta di trasferimento. A registrare i maggiori tassi di abbandono è la Campania, che registra circa 38 mila partenze l’anno. Seguono la Sicilia , con 817 mila partenze in meno ed infine la Puglia con 13 mila partenze.
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