Incontro con la dott.ssa Maria Giovanna Bolognini (TarantoViva). “Il referendum è un’arma a doppio taglio, tutto il lavoro svolto dalle istituzioni locali, dall’ARPA, dalle associazioni ambientaliste più attive, potrebbe risultare vano”.
Cesare lo chiama «l'accampamento degli indiani». Per via del fumo che è ovunque. Insieme a quell'odore di gas. E la polvere rossa, se c'è vento, ti entra negli occhi: «Chiudere l'Ilva? è impossibile. Non ci credo neanche se lo vedo».
Davvero non c’è da meravigliarsi di nulla in questa città. E’ un’amara riflessione, perché se la rabbia non corroborasse il pensiero, forse rassegnarsi sarebbe cosa semplice. Emilio Riva, patron dell’Ilva, ha presentato il suo conto.
Ail e Peacelink scrivono all’assessore Minervini. «Chiediamo di sapere in che pagina web del sito della Regione essi sono eventualmente pubblicati. Nel caso non lo fossero, chiediamo che siano pubblicati nel più breve tempo possibile».
Controlli in un centinaio di allevamenti della provincia di Taranto. Per scovare altri animali contaminati da diossine. E´ la direttiva saltata fuori da un summit tenuto nei giorni scorsi.
Un bambino si ammala di cancro da fumo pur non essendo un fumatore. Il territorio è sempre più contaminato, con conseguenze sulle attività rurali e di allevamento. La città vanta un triste primato per l'inquinamento industriale.
Chi si accontenta gode, ma si tiene la diossina. l'Agglomerato 2 da solo immetta in atmosfera il 92% della diossina tricolore. Sarà una coincidenza ma la linea del ministero dell'Ambiente e, quindi, del Governo sulla diossina, aderisce in maniera quasi perfetta al piano Ilva.
Sì proprio l’indifferenza e la rassegnazione continuano ad essere i mali di questa città, i veri nemici di questo popolo, la palla al piede che impedisce la sua rinascita.
Comuni «ricicloni» Ai primi tre posti Melpignano (39%), Carpignano salentino (29,7%) e Locorotondo (27%). Vendola: «Nel settore dei rifiuti la Puglia si sta preparando bene».
«Disapproviamo la decisione dell'Amiu di riattivare l'inceneritore di Taranto. Ancora uno scempio ambientale perpetrato ai danni dei tarantini, sull'onda mediatica dell'emergenza rifiuti».
I componenti hanno chiesto informazioni sulle ultime vicende che riguardano il capoluogo ionico ed i 1.300 capi da abbattere. L'abbattimento del bestiame intossicato dovrebbe avvenire in un mattatoio nel Barese.
“A 13 anni ha il tumore da fumo”, titola il Corriere della Sera in edicola oggi, raccontando la storia di un ragazzo tarantino colpito dalla terribile malattia.
La tutela dell'ambiente e della salute viene prima degli interessi economici. L'assessore comunale all'Ecologia Sebasiano Romeo entra nel merito della polemica tra Roma e Bruxelles sul piano che prevede la riduzione di CO2.
La diossina fa morire, ma la cosa non è poi tanto importante sino a quando però tocca agli altri! E' un veleno che assorbiamo e assimiliamo continuamente senza esserne consci sino a quando non fa sentire con prepotenza i suoi effetti venefici.
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