Tavola rotonda molto vivace organizzata del Comitato per Taranto. Tema reso ancor più caldo dalla decisione in fieri dell'Amministrazione comunale di Taranto e della controllata AMIU - Azienda Municipalizzata Igiene Urbana di rimettere in servizio l'inceneritore fermo da tempo.
30 dicembre 2007
Il “Comitato per Taranto” traccia un bilancio dell’attività svolta
Il 2008 vedrà il Comitato per Taranto in prima linea per l’approfondimento della questione “diossina” , del raddoppio della raffineria Eni e dell’inquinamento prodotto dalla Cementir mentre Sul rigassificatore si ribadisce il “no”.
29 dicembre 2007
Il Comitato per Taranto fa il punto sulla questione diossina
L’incontro si è reso necessario, nonostante il periodo festivo, in seguito agli ultimi dati sull’inquinamento ambientale nel capoluogo ionico. La diossina, sostanza dal nome innocuo ma dagli effetti devastanti, deve preoccupare non solo medici e ambientalisti, ma tutti i cittadini.
28 dicembre 2007 - Comitato per Taranto
Federico Pirro risponde alla missiva di TarantoViva
"Non possiamo tornare al Medioevo ma puntare sulla ricerca. Su Taranto tutti gli accordi sinora sottoscritti e in via di realizzazione per ridurre l'impatto del Siderurgico sulla città stanno dando i loro risultati e nessuno dei tanti soggetti sottoscrittori ha denunciato quegli accordi".
27 dicembre 2007
TarantoViva risponde agli interventi del Prof Federico Pirro
L’emergenza ambientale non ha distinzioni di territorio, non si parli di "ambientalismo da cortile" nelle nostre città che pagano da sempre un prezzo altissimo, anche in termini di vite umane, all’industrializzazione selvaggia e all’inquinamento “consentito per legge”.
23 dicembre 2007 - Stefano De Pace
Si stima che dall'impianto di agglomerazione dell'Ilva di Taranto fuoriesce oltre il 90% della diossina inventariata nel registro Ines/Eper
Un dossier sul caso diossina nella città jonica. Contiene gli articoli pubblicati da Redattore Sociale, la prima agenzia stampa nazionale che ha squarciare il velo del silenzio
19 dicembre 2007 - Daniele Marescotti
Dall’ampia vetrata sul molo Sant’Eligio, il mare irrompe nell’ufficio del presidente dell’Autorità portuale
Il presidente dell’Autorità portuale spiega l’urgenza di adeguare i fondali per fare dello scalo ionico una vera occasione di sviluppo per l’intero territorio
18 dicembre 2007 - Michele Tursi
Il comitato per Taranto scrive al Ministero dell'Ambiente
"Sulle procedure AIA, il “pubblico” di Taranto è rimasto all’oscuro a lungo. L’avvio di quella per Ilva Taranto è avvenuto con quattro mesi di ritardo ed ha “bruciato” metà del tempo residuo disponibile per emettere l’autorizzazione stessa".
18 dicembre 2007 - Comitato per Taranto
Diffidenza, vincoli, opportunità: il bilancio resta magro. Giacovelli: con poche risorse non si fanno miracoli
Marinella Marescotti: "e' mancato un lavoro di concertazione per definire un piano di maturazione del territorio e le modalità attraverso cui le aziende devono organizzarsi; il Parco è un’opportunità, non è solo vincolistica”.
Da lunedì 17 si comincia a predisporre la parte burocratico-amministrativa per l’ottenimento dell’Autorizzazione Integrata Ambientale e dei necessari permessi tecnici.
16 dicembre 2007
Una lettera di un alunno della scuola "De Carolis" - Taranto
Mi piace la mia piccola piazzetta sporca dove vado a giocare perché è lì che imparo a sognare. Mi piace il mio quartiere e la mia via perché da casa mia posso vedere il mare
15 dicembre 2007
Brindisi laboratorio di un’idea di sviluppo eco-sostenibile, ora tocca a Taranto
Così il presidente della Regione, Nichi Vendola, ha presentato l’Accordo di programma quadro per la messa in sicurezza e la bonifica dell'area di Brindisi. «E ora tocca a Taranto, l’altra città in cui le condizioni urbane sono state crocifisse da procedimenti industriali altamente inquinanti»
14 dicembre 2007
Vertice ieri a Bari con il presidente Vendola. Saranno affrontati i problemi dell’Ato 3
"Il Presidente Vendola ha tratteggiato un quadro che sembra diverso rispetto ad un anno fa, quando alle discariche di Fragagnano e Grottaglie furono imposti i rifiuti leccesi".
13 dicembre 2007
Il combustibile, sequestrato in un deposito di Statte, era destinato a due ditte lombarde
Il pet coke "cancerogeno" era importato e rivenduto a due ditte con sede a Milano: proseguono le indagini per comprendere da dove partiva e, soprattutto, dove arrivava il pet coke scoperto nell’Italcave di Statte.
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