Continua l'emergenza diossina, lo documenta uno scoop del quotidiano La Stampa
A Statte, in provincia di Taranto, si sono ricontaminate 18 pecore e capre che un allevatore aveva comprato un anno fa
29 ottobre 2012 - Alessandro Marescotti
Nuova mattanza a Taranto
26 ottobre 2011 - Altamarea
Ieri mattina D'Ippolito e l'avvocato Bottiglione hanno illustrato l'esposto in Procura dei mitilicoltori
Il professionista ha chiesto alla magistratura di accertare la presenza di fanghiglia industriale sul fondale
2 settembre 2011 - Paola Casella
Rubino: la Regione convochi un tavolo tecnico
L`appello: chiesta la sospensione delle operazioni di abbattimento, la ricerca di soluzioni alternative e di ipotesi risarcitorie
3 gennaio 2011 - Giacomo Rizzo
E' quasi scontro alla masseria D'Alessandro. Abbattute 550 pecore
I numeri: sono già 180 gli ovini sotto sequestro sfuggiti alla soppressione. Ma resta l'incognita sul futuro
30 dicembre 2010 - Fulvio Colucci
Ecco gli ovini contaminati
Il comitato Donne per Taranto è riuscito oggi a varcare i cancelli
29 dicembre 2010 - Comitato Donne per Taranto
Altre centinaia di pecore contaminate: domani saranno abbattute
PeaceLink: "Chi ha inquinato paghi, si bonifichi il terreno". La diossina è un inquinante persistente che si accumula nel tempo nei terreni e nell'organismo. L'emergenza non è pertanto superata.
28 dicembre 2010 - Associazione PeaceLink
Viaggio tra i pensieri della famiglia Fornaro, rovinata dalla diossina che ha contaminato la masseria.
Ai nostri eredi di oggi, e alle generazioni che verranno, rischiamo di lasciare un futuro svuotato di tutto, perché chi viene dopo di noi, cominciando dai nostri figli, devono assaporare i frutti di una lotta combattuta e voluta non per egoismo o per vanagloria ma per il benessere di tutti.
Le vittorie e le sconfitte devono, oggi più che mai, essere l'esultanza e la delusione di una coscienza civile matura ed unita!
9 luglio 2010 - Mariangela Franco
Da più di un anno in attesa di un risarcimento e di riposte a domande che continuano a moltiplicarsi e ad intrecciarsi senza trovare soluzioni concrete.
Gli allevatori sono stanchi di seguire con gli occhi una palla che continua a rimbalzare di mano in mano senza fermarsi, è giunto il momento di ripartire e di ricostruire le basi del proprio lavoro e del proprio futuro.
10 aprile 2010 - Mariangela Franco