Il 18 settembre 1982 - complici i militari israeliani - fu portato a termine il massacro compiuto dai falangisti. Provocò tremila vittime palestinesi, nel campo per rifugiati in Libano alla periferia di Beirut
Costa oltre mille prigionieri, costa un accordo con Hamas: e per molti, è un prezzo troppo alto. In realtà, Gilad Shalit costa Marwan Barghouti. E la sua liberazione non è pagata dagli israeliani, ma dai palestinesi
Nelle prossime ore, Mahmoud Abbas chiederà alle Nazioni Unite il riconoscimento della Palestina. E israeliani, americani e europei sono sottosopra. Eppure, gli effetti della sua iniziativa non sono chiari a nessuno
Secondo un rapporto delle Nazioni Unite, gli israeliani hanno fermato la Freedom Flotilla con forza eccessiva, ma il blocco di Gaza è una legittima misura di autodifesa. Un'analisi giuridicamente inconsistente
Chi ha potuto, a gennaio ha lasciato il paese. Sono rimasti solo anziani e malati. Una chiacchierata ad Alessandria con Ben Youssef Gaon, portavoce della comunità ebraica
Contestare senza contestualizzare: come se in Sudafrica avessimo denunciato Soweto, i singoli crimini, ma mai criticato l'apartheid. Le ragioni della fragilità del fronte pacifista secondo Ilan Pappé
Mahmoud Abbas ha promesso la pena di morte per gli assassini di Vittorio Arrigoni. Questa non è la Palestina di diritti e giustizia per cui è vissuto: è la Palestina sfigurata da cui è stato ucciso
Per molti ormai la frontiera non è più un luogo, ma una condizione: una condanna all'inferiorità e all'esclusione. Contro la retorica dei paladini degli arabi che dilaga in questi giorni, l'antidoto più potente è l'ultimo libro di Luca Rastello: perché la nostra politica migratoria viola sistematicamente, istituzionalmente, i diritti umani più basilari. Ed è stata strutturata insieme a tre paesi: Libia, Egitto, Tunisia
Quella israeliana non è un'occupazione, in realtà, ma una guerra: e il processo di pace solo un'arma del suo arsenale. A due mani, Noam Chomsky e Ilan Pappé riesaminano la questione palestinese
L'Egitto precipiterà islamico in un nuovo Iran? Giorni imprevisti, vissuti in contropiede. Tra incertezza e tachicardia, di là dal Sinai "l'unica democrazia del Medio Oriente" spia diffidente l'ennesimo deserto dei tartari
Il parlamento israeliano ha approvato l'istituzione di una commissione di inchiesta sulle ong che criticano l'operato dell'esercito. Un attacco alla minoranza dei dissidenti, si dice. In realtà, alla maggioranza del mondo: un attacco, l'ennesimo, al diritto internazionale
Per avere la cittadinanza, sarà adesso necessario giurare lealtà a Israele "in quanto stato ebraico e democratico". Come se gli Stati Uniti, dice Uri Avnery, chiedessero agli immigrati di giurare lealtà a uno stato di anglosassoni bianchi e protestanti. Nel mirino la minoranza araba: ma non solo
Sovraintendente ai Beni Archeologici, Yonathan Mizrachi ha seguito metro a metro la costruzione del Muro - per tutelare tombe e marmi: i morti, non i vivi. Adesso racconta i suoi dubbi in un libro: adesso che ha eseguito gli ordini, obbediente, fino all'ultimo. Ritratto di un israeliano come mille altri
Al nero, giorno a giorno, per venti euro e nessun diritto. Operai. Come tanti. Ma sono palestinesi: e costruiscono insediamenti. Le strade che sarà proibito percorrere, le case che sarà proibito abitare, il Muro che sarà proibito attraversare - mattone a mattone, il proprio apartheid
L'occupazione, ma anche Fatah e Hamas, e la loro degenerazione. Camminando tra le colline, "in questo nuovo mondo piazzato tra i miei luoghi abituali", Raja Shehadeh racconta la Palestina che scompare
Storie di sigarette e contrabbandieri, storie di un mondo che sembra scomparso. Ma a volte il passato è solo un prologo: tornano in libreria Le male vite di Alessandro Leogrande - contro una normalità che è normalizzazione
La giustificazione ufficiale è la tutela dei diritti umani e la diffusione della democrazia: ma dall'Iraq a Gaza, non sono che guerre di aggressione, in nome di un progetto imperialistico di egemonia globale. Danilo Zolo e il suo ultimo libro: un'indagine sulle radici e ragioni del terrorismo islamico - "perché l'Occidente può combattere l'in-tegralismo altrui solo cominciando dal proprio"
Quale università finanzierebbe mai una ricerca sulla minaccia demografica ebraica? A Haifa si studia come con-trastare la minaccia demografica araba: e nessuno si oppone. Sempre più intellettuali, in Israele, sono ormai le retrovie dell'occupazione. Quello che altrove è un crimine, viene teorizzato e insegnato come strategia
Mai come durante la guerra di Gaza, i palestinesi sono sembrati ostaggio di un invincibile Israele, impermeabile al diritto e alla critica. Ma qualcosa è cambiato, nell'opinione pubblica internazionale: e accanto a Ahmadinejad, adesso Netanyhau cita la "minaccia Goldstone". L'analisi di Norman Finkelstein
Lo Stato non si adopera abbastanza per sradicare i casi di violenza sessuale, riduzione in schiavitù, anche di minori, esecuzioni extragiudiziali e femminicidi.
E’ stata una settimana di mobilitazione quella appena finita, con i pacifisti nuovamente in piazza contro la barbarie. Non si può rimanere indifferenti per uno sterminio che a Gaza non ha fine. E contemporaneamente cresce una forte opposizione al piano di riarmo della von der Leyen e della Meloni.
È inaccettabile. Per il diritto internazionale umanitario, per la Convenzione di Ginevra, per la coscienza civile di chi ancora ritiene che esista una soglia oltre la quale l’orrore non possa essere normalizzato. Il targeting di ambulanze, anche solo in presenza di un dubbio, è un crimine.
Ben 7 miliardi per l'acquisto di venticinque nuovi F-35. Contro questo piano di spreco del denaro pubblico e contro il piano di riarmo europeo a Bari sono scese in piazza tante persone e tante realtà associative.
Alle origini della nascita delle organizzazioni dei medici antinucleari. Dal lavoro di ripercorso storico nelle vicende della Guerra Fredda alla creazione di una mostra multimediale alla Countway Library of Medicine dell'Università di Harvard.
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