Un affermato giornalista scrive un libro per provare, sfidando se stesso, a spiegare (quelli che secondo lui sono stati) gli errori di valutazione da lui compiuti trentadue anni fa, in merito alla rivoluzione iraniana.
A me il suo messaggio arriva però al contrario, per questo ometto il titolo e l’autore.
L'autrice si interroga sul significato dell'essere, e soprattutto dell'essere stata, comunista. Comunista come membro di partito dal 1943 al 1969; e comunista oggi senza piu' incarichi e senza piu' un partito, accanto ad un giornale che un tempo fu "suo"...
Storie e trasformazioni di una comunita' contadina tra il 1922 e il 1954 nelle testimonianze dei "rimasti". Ma perche' per gli istriani e' cosi' difficile riordinare i ricordi e raccontare?
22 settembre 2008 - Elisabetta Caravati
Un libro che sarebbe piaciuto scrivere anche a me:
La loro cultura si trasmette oralmente, loro non amano che la vita sia racchiusa in libri, documentari o cornici, cio' che amano e' la liberta'. Ma per una volta rom, sinti, jenisch, manouche e gitani raccontano a Pino Petruzzelli, e lui scrive...
Le ferite mai rimarginate di un'infanzia drammatica renderanno Alice e Mattia, per sempre, soli e diversi dai loro coetanei... Un po' come quei numeri primi cosi' esageratamente soli e diversi da tutti gli altri numeri...
La barbarie della pena di morte nel racconto di un grande intellettuale francese, tra romanzo e saggio civile.
Una magnifica testimonianza, una scrittura contraddistinta dalla lucidita' del tono narrativo e dall’intelligenza delle analisi, intorno ad una questione di civilta', che - dopo la moratoria dell'ONU e la ripresa delle esecuzioni negli Stati Uniti - continua ad essere, purtroppo, ancora attuale.
"... eppure i Balcani non sono sostanzialmente diversi dall'Europa di cui sono una regione: sono il suo rimosso, il suo inconscio, il suo specchio e, in un certo senso, la sua interiorita' e la sua verita'..." (Rada Ivekovic)
[Ingrid Betancourt, franco-colombiana, militante nella difesa dei diritti umani, ha fondato il partito di centro-sinistra "Partido Verde Oxígeno".
E' stata rapita il 23 febbraio 2002 dalla guerriglia delle Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia (FARC). Da allora di lei si e' persa ogni traccia.
Poco tempo prima, con la rabbia nel cuore, aveva scritto questo libro...]
"Siamo rimasti in pochi a non credere che i furbi sono quelli che hanno ragione, e cio' non vuol dire che noi siamo i matti, semmai, e' vero che siamo molto soli" (da "L'orma rossa" di Cesare Battisti)
Due donne raccontano la loro Istria.
Due donne nate a Pula, quando Pula era Pola e l'Istria era Italia.
Due bambine a quei tempi; e dunque altri, e non loro, hanno scelto per loro se partire o rimanere.
Due bambine: una partita, l'altra rimasta.
Tutto appare "pesante" in questo film di Soavi, tratto dall'omonimo libro di Massimo Carlotto; tutto, persino le parole della canzone di Caterina Caselli che, suppongo invece, appartenesse negli anni 60, a quel genere di musica definita "leggera".
Jul e Mara: amore e dolore; malinconia e rabbia; identita' perduta e ritrovata. Diritto di nascita e diritto acquisito. Sud Tirolo e Sicilia. Passato e presente. Incubi e realta'. Morte e malattia.
E quando, in mezzo ad un sogno, squilla il campanello della sveglia, la felicita' di lavarsi le mani si mescola al pensiero che quel giorno verranno restituiti i quaderni di tedesco o di greco...
Ha sognato una stazione lei, Dacia Maraini; due valigie di tela chiara e un treno che non arrivava. Ma poi quel treno e’ arrivato e lei e’ partita tante volte. E noi con lei. Attraverso le sue parole, i suoi libri; attraverso l’incanto dell’immaginazione e la bravura di Dacia nel raccontarci…
Scrivere, scrive Paolo Valente, nel suo "Scrivere nel Sudtirolo plurilingue"
(http://italy.peacelink.org/nobrain/articles/art_19416.html)
non puo' significare solo descrivere.
Scrivere dovrebbe significare, prima di tutto, voler capire.
E dunque scrivere deve significare descrivere con l'anima; capire con l'anima.
In una libreria di Bolzano, la' dove i libri in italiano sono divisi da quelli in tedesco, ecco un libretto con il nome dell'autore: Joseph Zoderer, il titolo: "Ce n'andammo" e una valigia; girandolo e capovolgendolo, ancora il nome dell'autore, la stessa valigia, il titolo pero' e' scritto in tedesco: "Wir gingen".
11 dicembre 2006 - Elisabetta Caravati
Di "lui" Indro Montanelli, nel 2001, scrisse: "E' il bugiardo più sincero che ci sia, è il primo a credere alle proprie menzogne".
Detti e contraddetti, bugie e figuracce, promesse e smentite, leggi vergogna e telefonate segrete dell'uomo che da dodici anni prende in giro gli italiani...
La prima volta che l'ho visto su di un mensile, dove, quasi banalmente, pubblicizzava l'Alta Val Venosta, me ne sono subito innamorata! Forse perche' l'immagine e' infinitamente bella; sublime direi; probabilmente perche' cio' che riflette appare quasi irreale. Subito dopo, pero', un'immensa tristezza mi ha invaso e l'inevitabile domanda e’ stata: "Perche' il campanile e' immerso nel lago?"
Quando a Tiziano Terzani viene diagnosticato un cancro, la vita, improvvisamente, gli appare, come una giostra; ed ha l'impressione che a lui, su quella giostra, fin dall'inizio, sia stato assegnato il cavallo bianco...
Contro le leggi arroganti di un Signore della guerra, Antigone reagi' con la pieta'; e con il semplice gesto di ricomporre e seppellire un corpo morto.
Leggere questo libro e' come guardare il mondo da un anomalo punto di osservazione.
Un'angolatura cosi' particolare da fare apparire il mondo "capovolto".
A Visegrad c'e' un ponte, un ponte sulla Drina; un ponte fra la Serbia e la Bosnia; un ponte fra il mondo cristiano e quello musulmano; un ponte fra l'Oriente e l'Occidente. C'e' un ponte (come in ogni altro dove) fra il passato e il futuro.
Il viaggio italiano di Eszter Koranyi e Rana Salman, co-direttrici dell’organizzazione pacifista Combattenti per la Pace, è proseguito a Torino dopo le tappe Milanesi di venerdì e sabato mattina.
Emozionante e partecipatissimo il debutto milanese del tour italiano delle co-direttrici di Combattenti per la pace, la sera di venerdì 15 novembre nel co-housing Base Gaia e la mattina di sabato 16 alla Casa delle Donne.
A luglio 24 caccia di quarta generazione Eurofighter per un totale di 7,4 miliardi di euro. A settembre 25 F-35 di quinta generazione per 7 miliardi. A novembre via libera al nuovo caccia Tempest GCAP di sesta generazione: 7,5 miliardi per sviluppare il prototipo con il voto favorevole del PD.
Quest'anno, il Premio Laura Conti celebra il suo venticinquesimo anniversario. Entro il 30 novembre 2024, potrai inviare la tua tesi e concorrere per un premio in denaro e la pubblicazione del tuo lavoro.
È stato lanciato un appello a tutti coloro che desiderano contribuire a costruire percorsi di educazione alla pace. Chiunque sia interessato a partecipare al progetto può iscriversi entro il 26 novembre e partecipare al primo incontro online il 28 novembre.
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