Comunicato stampa di varie organizzazioni cilene ed argentine in vista dell'incontro del Papa con le Presidentesse Bachelet e Fernandez in Vaticano, il 28 novembre 2009
Giovani lavoratori e studenti della capitale raggiungono l’accampamento di Sabana Grande nel weekend, e vi trascorrono uno o due giorni per appoggiare più da vicino la causa del Movimento Contadino Comunità Unite e bloccare l’avanzata del cemento...
E' incredibile: il Governo regionale non partecipa alla Conferenza "Acqua in Comune" dello scorso 18 marzo organizzata dalla Provincia di Bari e dal Coordinamento degli Enti Locali per la Ripubblicizzazione dei Servizi Idrici; ma è in prima fila ad aprire i lavori (e a concedere il patrocinio) all'iniziativa sponsorizzata dalla Veolia.
Una vicenda rappresentativa nelle mappe dell’appropriazione delle risorse idriche. Come viene trattato il disagio di Lipari e Salina, dove l’acqua, carente da sempre, rimane la più cara d’Italia. Gli accordi che vi fanno da sfondo, da Palermo a Roma. La stretta della Sogesid sulle isole.
Il business del secolo in Sicilia Come gruppi economici e consorterie territoriali stanno appropriandosi delle risorse idriche di una regione che possiede tanta acqua mentre, per paradosso, ne patisce endemicamente la mancanza.
Trivelle nei centri abitati ,inquinamento delle falde acquifere e rischio subsidenza. “Prima ancora che un bacino petrolifero, la Basilicata è un bacino idrico che dà da bere a due regioni”.
PeaceLink sta sviluppando strumenti digitali che possano contribuire a rafforzarne l’unità e l’efficacia comunicativa del movimento pacifista. Abbiamo creato ad esempio un database geolocalizzato e aperto che ogni associazione può arricchire.
L’intelligenza artificiale, se usata con consapevolezza e rigore, può diventare alleata di chi cerca verità nascoste. Consente di caricare documenti, interrogarli, collegarli tra loro. Un esempio: il coinvolgimento della NATO nella strage di Brescia del 1974.
Si è costituito ufficialmente il Coordinamento Fiorentino contro il Riarmo, un'alleanza di cittadine e cittadini, gruppi e realtà pacifiste, nata in risposta alla crescente militarizzazione dell'Unione Europea e alle scelte belliciste che stanno segnando l’attuale politica internazionale.
Dopo l'annuncio del piano di riarmo da parte della Commissione Europea è scattata una mobilitazione nazionale spontanea che sta portando alla costituzione di un coordinamento nazionale e di comitati locali per chiamare a raccolta tutti coloro che vogliono dire no all'aumento delle spese militari.
PeaceLink aderisce alla campagna Stop Rearm Europe, promossa da ARCI e da altre realtà impegnate nella difesa della pace e dei diritti umani. Al tempo stesso fa parte di una precedente mobilitazione nata subito dopo la scellerata decisione della Commissione Europea di varare il piano di riarmo.
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