Un uomo di 41 anni, il medico Abdul Rahman, è stato condannato a morte per apostasia in Afghanistan. La sua storia è su tutti i quotidiani. Durante una perquisizione la polizia ex e neo-talebana aveva trovato tra le sue cose una bibbia. L'uomo non ha abiurato la sua fede ed anzi ha difeso la sua conversione al cristianesimo. Per la costituzione dell'Afghanistan "democratico", del gagà Karzai, l'apostasia è un crimine punibile con la morte ed alla pena di morte Rahman è stato condannato.
Pubblichiamo un'esclusiva traduzione di un capitolo dall'ultimo libro di Robert Fisk, reporter dal Medio Oriente per l'Independent, in cui l'autore descrive i suoi due incontri avuti con Osama Bin Laden, in Sudan e in Afghanistan.
Dopo la II° Guerra Mondiale, il governo USA, in cooperazione con il governo del Regno Unito, dell’Unione Sovietica e della Francia, istituì un Tribunale Internazionale Militare per processare i leaders dei regimi dell’Asse europeo.
Mansur, vent’anni, stava tornando nel suo Afghanistan dopo un lungo esilio in Pakistan. Poco prima di Kabul, l’autobus su cui viaggiava è stato fermato a un checkpoint Usa. Mansur non si aspettava di trovare ancora soldati nel suo paese. Si è innervosito, inveendo contro di loro. E ha pagato con la vita.
Secondo uno studio del prof. Marc Herold, docente di Economia all'Università del New Hampshire, sono stati più di 3500 i civili uccisi dai bombardamenti americani in Afghanistan. Lo studio del prof. Herold sottolineava come "l'elevato numero di morti civili afghani è una conseguenza diretta della decisione di impiegare principalmente bombardamenti aerei da alte quote, di colpire le infrastrutture urbane e di attaccare ripetutamente città e villaggi ad alta densità di popolazione"; é stata cioé "una scelta consapevole al fine di non mettere a rischio le vite di piloti e soldati americani e inglesi, sacrificando invece un numero elevatissimo di vite sul terreno: ma non dei loro nemici dichiarati, i Talebani, ma di civili afgani".
15 marzo 2004 - Unimondo
Il rapporto dell'organizzazione per i diritti umani HRW lancia l'allarme
''Esistono prove inconfutabili che i militari americani hanno commesso atti di tortura e crudelta' sui prigionieri, e che sono responabili di trattamenti inumani e degradanti'', afferma il rapporto.
La pesante denuncia di Emergency sulla condizione dei prigionieri nel carcere di Shebargan. Parla Kate Rowlands, responsabile dei programmi in Afghanistan
Nella relazione si denunciano le pratiche illegali operate in Afghanistan, con detenzioni arbitrarie di civili , uso eccessivo della forza durante gli arresti, maltrattamenti di detenuti e nessun processo legale
Sultan Khan, il libraio di Kabul, per evitare che la giornalista norvegese Asne Seierstad (arrivata a Kabul per poterne poi scrivere) scrivesse l'ennesimo testo teorico sull'Afganistan, la invita a vivere in casa sua. Cosi' Anse diventa la "figlia bionda" del libraio di Kabul...
Intervista a Florian Westphal, uno dei portavoce della Croce Rossa Internazionale, l’unica organizzazione umanitaria autorizzata ad entrare nella galera a cielo aperto. Gli Usa hanno incarcerato anche bambini di 12 anni?
28 novembre 2003 - L'Unita'
Resa nota la perizia del medico legale che ha eseguito l'autopsia
Le prime analisi svolte sulla popolazione civile mostrano livelli notevolmente superiori alla norma di uranio. E questa volta si tratta di uranio, non uranio impoverito.
Sono di particolare importanza i dati di questo studio: “Il “mortality cost” delle emissioni di C02 di uno stabilimento siderurgico del Sud Italia: una valutazione degli impatti sanitari derivanti dal cambiamento climatico”
Un mini-manuale di azioni pratiche. Ogni piccola azione conta. Più persone conosceranno l'appello, maggiore sarà la pressione dell'opinione pubblica sui decisori politici. La parola d'ordine è #NoEuromissili
La guerra senza quartiere tra il blocco a sostegno di Morales e quello a favore di Arce ha finito per lacerare il partito, i sindacati e i movimenti sociali
Oggi in gioco c’è il rischio di una guerra nucleare sempre più vicina con la decisione della Nato di schierare nuovamente gli euromissili entro il 2026. Siamo all’inizio di un’escalation in quanto la Russia agirà di conseguenza. È responsabilità di ciascuno di noi prendere posizione.
17 luglio 2024 - Domenico Gallo, Fiorella Mannoia, Alessandro Marescotti, mons. Giovanni Ricchiuti, Carlo Rovelli, Alex Zanotelli
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