Il Corriere della Sera elenca le "cose buone" del ventennio afghano stilando il resoconto statistico dei progressi civili realizzati da USA/NATO. Ma il Washington Post smentisce in maniera impietosa le statistiche. Intanto parte la campagna pacifista per chiudere il carcere americano di Guantanamo.
31 agosto 2021 - Alessandro Marescotti
Nonostante lodevoli iniziative il movimento pacifista non ha saputo incrinare l'indifferenza
La chiave di volta, sottolineava la CIA, era l'indifferenza che questa guerra generava nella pubblica opinione occidentale: se ne parlava rarissimamente nei giornali e si vedeva ancora meno in televisione, quindi stragi e atrocità non generavano alcuna reazione nell’opinione pubblica occidentale
30 agosto 2021 - Alessandro Marescotti
Come pacifisti non possiamo tacere, questa non è giustizia ma barbarie
Negli ultimi giorni in Afghanistan vi sono stati attacchi di droni americani per colpire presunti terroristi. Questa pratica è illegale e ha anche provocato vittime civili, fra cui bambini. Non solo: viene offerta ai terroristi, su in piatto d'argento, l'occasione per colpire allo stesso modo.
Diverse testimonianze raccolte dalla CNN confermano che, dopo l'attentato del 26 agosto, i marines hanno cominciato a sparare all'impazzata e a lanciare granate, causando un massacro di civili (ne sono morti 170). Emergency conferma l'arrivo di civili uccisi con proiettili in testa.
29 agosto 2021 - Redazione PeaceLink
Il 3 luglio 1979 cominciò l'assistenza militare americana con un'operazione top-secret
L’ex direttore della CIA, Robert Gates, ha confermato che gli Stati Uniti aiutavano i guerriglieri afghani già prima dell’intervento sovietico. Zbigniew Brzezinski, consigliere alla sicurezza nazionale USA, dichiarò: "Qual è la cosa più importante? I talebani o la caduta dell’impero sovietico?"
29 agosto 2021 - Alessandro Marescotti
Afghanistan: la condizione della donna tra propaganda e realtà
Nonostante l'Italia avesse la responsabilità di riformare il sistema giudiziario, è continuata l'incarcerazione "per crimini morali" delle ragazze che scappavano di casa. E i casi di omicidio e stupro spesso non arrivano mai in tribunale.
Una sentita riflessione va alle vicende attuali che si svolgono in Afghanistan e al dramma di un popolo perennemente occupato dagli Stati Uniti e da altri invasori e che lotta per l’emancipazione, l'indipendenza e l’autodeterminazione.
23 agosto 2021 - Laura Tussi
La maggior parte delle violenze contro donne e bambine non veniva denunciata
C'è una narrazione dell'emancipazione femminile sotto la missione USA/NATO che non rispecchia la verità. E' servita a giustificare la missione militare ieri e serve oggi a descrivere un Afghanistan dove la libertà delle donne è ora in pericolo. Ma lo è sempre stata.
The founder of Wikileaks informed us long ago, with documentary proof, that US/NATO troops in Afghanistan were not winning the hearts and minds of the people; instead, they were making themselves hated. But the message went unheard and now the messenger is in prison awaiting judgment.
Il problema dei crimini di guerra commessi dai 160 mila mercenari americani esentati a priori dal rispetto delle leggi internazionali. E quello del ritorno alla funzione originaria dell’ONU: liberare l’umanità dal flagello della guerra.
22 agosto 2021 - Antonino Drago
Emergency è oggi un riferimento per rispondere a domande così difficili
Riportiamo la risposta a una lettrice di PeaceLink che ci scrive ponendo questo interrogativo. Mentre migliaia di persone rendono omaggio a Gino Strada, occorre raccoglierne tutti l’eredità, fatta di aiuto concreto alle vittime dei conflitti e di utopia per porre fine alla guerra.
20 agosto 2021 - Redazione PeaceLink
Un articolo dell'europarlamentare Pino Arlacchi del 2011
Durante la missione militare USA-NATO cresceva la mortalità infantile e la povertà, mentre diminuiva l'alfabetizzazione e l'aspettativa di vita in Afghanistan. Ma nell'opinione pubblica si è radicata un'altra verità e ancora oggi la gente non capisce perché abbiano vinto i talebani.
19 agosto 2021 - Alessandro Marescotti
Tredici volte di più i suicidi, sintomo di un male oscuro che cova anche nei soldati italiani
Negli Stati Uniti è aumentato negli ultimi anni il numero di chi dice: "Non saremmo mai dovuti andare in Afghanistan". Era il 49% nel 2014 per salire al 69% quest'anno.
C'è un buco nero orribile di cui la Nato e le truppe americane non si sono mai occupate in Afghanistan. E' un argomento tabù. La pratica è denominata Bacha Bazi ed è una forma istituzionalizzata di pedofilia diffusa fin dai tempi antichi. Nessuno si è impegnato ad abolirla, tranne i talebani.
Nessuno gli ha dato ascolto, se non la povera gente di cui ha guarito le ferite senza fare distinzione alcuna. Quello che sta succedendo è la bancarotta morale dell'Occidente.
Il fondatore di Wikileaks ci aveva da tempo avvertito che in Afghanistan le truppe USA/NATO non stavano “guadagnando le menti e i cuori” della popolazione; anzi, si stavano facendo odiare. Ma il messaggio non è stato ascoltato e il messaggero è ora in prigione in attesa di giudizio.
Nella seconda parte dell'Angelus del 15 agosto ha menzionato l'Afghanistan: "Cessi il frastuono delle armi e le soluzioni possano essere trovate al tavolo del dialogo"
16 agosto 2021 - Maria Pastore
In venti anni un fiume di denaro ha reso questa guerra la terza più costosa di sempre
Le sole spese americane sono state quasi sei volte superiori al PIL di quella nazione. Senza la guerra gli afghani sarebbero diventati ricchi. Le espese italiane sono state superiori a otto miliardi di euro mentre quelle americane hanno raggiunto i 2300 miliardi di dollari.
Il presidente del Tribunale di appello della Corte penale internazionale, nel marzo dell'anno scorso, aveva dato mandato di indagare sui crimini di guerra e contro l’umanità in Afghanistan. Ma il Dipartimento di Stato USA l'aveva definita "un’azione scioccante" opponendosi a ogni indagine.
15 agosto 2021 - Alessandro Marescotti
Mentre la CPI ha aperto un'inchiesta per i crimini di guerra commessi da militari americani
Volevano vincere una guerra ma dopo vent'anni tornano a casa sfiancati, come in Vietnam. La propaganda di un tempo si è appannata per lasciar spazio alla sconfitta di una missione. Venti anni fa avevamo ragione ad opporci a una guerra che è costata miliardi di dollari e migliaia di vite umane.
1 maggio 2021 - Alessandro Marescotti
Ai più giovani veniva imposto di uccidere fuori dai combattimenti come rito di iniziazione militare
Ma a finire sotto accusa è per ora l'avvocato militare David William McBride che ha rivelato i crimini di guerra. Dopo aver provato invano a smuovere i vertici militari, ha fornito le prove alla TV australiana.
Poco fa Trump annuncia il ritiro delle truppe dall'Afghanistan, dopo una guerra durata 19 anni e aver bruciato immense risorse militari. Ora dichiara di aspettarsi che i talebani combattano il terrorismo. E' incredibile ma è così.
Un impegno in prima linea negato in nome della retorica della "missione di pace". Adesso che si sta discutendo del ritiro del contingente italiano, il governo dovrebbe fare piena luce su questa violazione dell'articolo 11 della Costituzione Italiana
Il viaggio italiano di Eszter Koranyi e Rana Salman, co-direttrici dell’organizzazione pacifista Combattenti per la Pace, è proseguito a Torino dopo le tappe Milanesi di venerdì e sabato mattina.
Emozionante e partecipatissimo il debutto milanese del tour italiano delle co-direttrici di Combattenti per la pace, la sera di venerdì 15 novembre nel co-housing Base Gaia e la mattina di sabato 16 alla Casa delle Donne.
A luglio 24 caccia di quarta generazione Eurofighter per un totale di 7,4 miliardi di euro. A settembre 25 F-35 di quinta generazione per 7 miliardi. A novembre via libera al nuovo caccia Tempest GCAP di sesta generazione: 7,5 miliardi per sviluppare il prototipo con il voto favorevole del PD.
Quest'anno, il Premio Laura Conti celebra il suo venticinquesimo anniversario. Entro il 30 novembre 2024, potrai inviare la tua tesi e concorrere per un premio in denaro e la pubblicazione del tuo lavoro.
È stato lanciato un appello a tutti coloro che desiderano contribuire a costruire percorsi di educazione alla pace. Chiunque sia interessato a partecipare al progetto può iscriversi entro il 26 novembre e partecipare al primo incontro online il 28 novembre.
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