Il racconto di una giornata intensa e vissuta con attenzione ed emozione. E' la prima edizione del premio "Testimone di pace" che la città piemontese, assieme all'associazione "Rachel Corrie" e con il sostegno della Provincia di Alessandria, ha voluto istituire a favore di personalità italiane e non italiane distinte per il proprio impegno nell’ambito della pace e della nonviolenza.
Raffaella Romagnolo
La relazione della Federazione Internazionale rivela condizioni di lavoro sempre più rischiose
Se il particolare - confermato dal rappresentante della CRI Scelli - fosse vero si potrebbe avvalorare l'ipotesi di una manovra mirata di "disinformazione" e depistaggio che avrebbe "orientato" dall'esterno il sequestro delle due pacifiste e dei due collaboratori iracheni.
La morte di Baldoni ripropone il tema di come la guerra non risolva i problemi ma serva solo a svegliare altra violenza. Eppure l'Italia potrebbe mostrare la sua saggezza ritirando l'esercito dall'Iraq e dedicandosi alla mediazione in nome della pace.
Enzo Baldoni scriveva su Diario e Linus. Aveva cominciato la sua attivita' nel 1996 incontrando il subcomandante messicano Marcos in Chiapas; era poi andato in Birmania a Timor est e in altre aree calde del mondo. La barbara esercuzione è stata rivendicata dall'organizzazione "Esercito islamico".
Per ottenere la sua libertà, il co-fondatore del sito WikiLeaks sarebbe sceso a patti? Piuttosto ha fatto scendere a patti la super potenza statunitense.
Gli elementi raccolti suggeriscono che la narrazione di Piazza Maidan come una rivoluzione non violenta è incompleta e fuorviante. Occorre un'indagine più approfondita per comprendere meglio le dinamiche e i responsabili di quegli eventi drammatici in Ucraina.
"Era un pacifista che, nei momenti in cui trionfava la via armata, insisteva che la via era la pace e la democrazia. Oggi Salvador Allende è una figura mondiale al pari di Martin Luther King, Mahatma Gandhi e altri che 'in nome dell’amore' per l’umanità furono assassinati dai mercanti di morte".
La magistratura condanna il governo italiano per il fermo illegale della nave di soccorso della Ong. Il giudice stabilisce che la Humanity ha agito in conformità al diritto internazionale soccorrendo i migranti in mare e che la Libia non è un porto sicuro per i migranti.
La Corte di Giustizia dell'UE ha stabilito che le autorità nazionali devono effettuare una valutazione degli impatti sulla salute umana prima di autorizzare l'ILVA. In presenza di gravi rischi per l'ambiente e la salute, devono sospendere le operazioni piuttosto che concedere proroghe.
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