Dal 2005 l'organizzazione “Mondo in cammino” promuove alcuni progetti a Beslan. Un articolo che spiega le ragioni che li hanno portati in Caucaso e illustra i progetti avviati in questi anni
Sono passati due anni dalla strage di Beslan. Il mondo un pò ricorda e molto rimuove. In pochi, ad iniziare da Mosca, sono pronti ad analizzare e riflettere sulle ragioni che portarono a quei giorni di terrore
Parlamentari italiani e russi giocheranno una partita di calcio a Taranto lunedì 25 a Taranto "per i bambini di Beslan". Servirà veramente? Una modesta percentuale delle loro profumatissime competenze basterebbe a risolvere alcuni vostri concreti problemi.
Il terrorismo -in particolare quando colpisce i piu' deboli- suscita grandi emozioni.
Auguriamoci che non si inneschi una nuova spirale di violenza e odio.
La situazione sembra senza via d'uscita, ma in realtà questo non è vero: ciò che serve è un cambiamento radicale nella politica internazionale e interna, basato sulla consapevolezza che la pace non può scaturire da un approccio violento alla violenza.
6 settembre 2004 - Commissione pace e non violenza della Regionale Umanista Europea
Per ottenere la sua libertà, il co-fondatore del sito WikiLeaks sarebbe sceso a patti? Piuttosto ha fatto scendere a patti la super potenza statunitense.
Gli elementi raccolti suggeriscono che la narrazione di Piazza Maidan come una rivoluzione non violenta è incompleta e fuorviante. Occorre un'indagine più approfondita per comprendere meglio le dinamiche e i responsabili di quegli eventi drammatici in Ucraina.
"Era un pacifista che, nei momenti in cui trionfava la via armata, insisteva che la via era la pace e la democrazia. Oggi Salvador Allende è una figura mondiale al pari di Martin Luther King, Mahatma Gandhi e altri che 'in nome dell’amore' per l’umanità furono assassinati dai mercanti di morte".
La magistratura condanna il governo italiano per il fermo illegale della nave di soccorso della Ong. Il giudice stabilisce che la Humanity ha agito in conformità al diritto internazionale soccorrendo i migranti in mare e che la Libia non è un porto sicuro per i migranti.
La Corte di Giustizia dell'UE ha stabilito che le autorità nazionali devono effettuare una valutazione degli impatti sulla salute umana prima di autorizzare l'ILVA. In presenza di gravi rischi per l'ambiente e la salute, devono sospendere le operazioni piuttosto che concedere proroghe.
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