Si avvicina il momento della verità: i Verdi di Cortiana organizzano una manifestazione a sostegno della mozione del Senato contro i brevetti sul software. La lettera di Stallman ai parlamentari italiani
Sono i giorni più critici per la proposta di direttiva che punta ad introdurre anche nella UE la brevettazione sul software. Dal software libero una condanna unanime. La palla passa agli europarlamentari
Sospiro di sollievo tra i sostenitori dello sviluppo libero: rientrano gli emendamenti che avrebbero potuto portare il paese asiatico a dotarsi di una brevettazione all'americana
Profeta del copyleft, il professore di Stanford getta anatemi sui grandi nemici dell'open source. Microsoft additata come pericolo per l'economia mondiale
La sorprendente gestione dell'iter della direttiva sui brevetti ha danneggiato l'immagine delle istituzioni europee. Che ora subiscono l'assalto in puro stile web
La provocazione di un piccolo sviluppatore europeo è pensata per svegliare le coscienze e spingere gli europarlamentari a rigettare in seconda lettura la direttiva sui brevetti del software
L'Italia non si è opposta come invece han fatto Spagna, Danimarca, Polonia e Portogallo: il Consiglio dei ministri UE ha adottato la direttiva. Le residue speranze, poche e remote, si concentrano sul Parlamento europeo
La Commissione dribbla le scelte di Strasburgo e si prepara a varare i brevetti sul software all'americana. Il dramma verrà inscenato forse già il 7 di questo mese
IBM sembra aver scelto il modello della condivisione e del libero uso dei brevetti; pare infatti aver rilasciato ben 500 brevetti che possono essere usati liberamente in software con licenza open source; sembra inoltre che questo sia soltanto il primo passo.
Per infondere più consapevolezza riguardo i brevetti del software in corso nell'UE - MySQL, ISP 1&1, RedHat e altri partner hanno avviato il nuovo portale http://www.nosoftwarepatents.com/
Il sito è disponibile in 10 lingue comunitarie differenti e spiega perché i brevetti software sono lesivi e come potrebbero interessarci.
Nuovamente bocciata a Bruxelles la direttiva europea sulla brevettabilità del software per l'opposizione della Polonia. La decisione è stata rinviata al prossimo anno
Brevetti e copyright mostrano la corda nell'epoca della massima «riproducibilità tecnica» di qualsiasi opera dell'ingegno umano. La soluzione «privatistica» - estensione della durata del copyright - rallenta lo sviluppo delle idee e aumenta i costi di produzione generali
Alan Cox, il numero 2 di Linux, che si occupa delle patch -ac, scrive oggi una lettera aperta, diretta a tutti i cittadini brittanici, non solo ai fautori / utenti dell'open source.
Ieri il Consiglio Dipartimento di Scienze dell'Informazione dell'Università di Bologna, con voto unanime ha approvato una mozione in cui chiede ai ministeri del governo italiano di esprimersi contro la proposta di direttiva che vorrebbe introdurre i brevetti sul software. Ulteriore scopo è quello di stimolare e avviare un dibattito all'interno delle accademie relativo alla brebettabilità. Di seguito viene riportato il testo della mozione.
I padri di tecnologie chiave come Linux, PHP e MySQL si appellano all'Europa: non adottate i brevetti sul software se volete democrazia e sviluppo. Appello ai webmaster: promuovete la campagna anti-brevetto
Sostenuta da un grappolo di aziende riparte la battaglia contro l'introduzione in Europa dei brevetti sul software all'americana. In ballo libertà digitali essenziali, ma la strada è tutta in salita
I tentativi di fermare e di censurare le proteste contro il genocidio in atto a Gaza vanno contrastati con fermezza. Ecco un esempio di contrattacco riuscito.
Siamo a una svolta. La comunità internazionale è di fronte a una nuova minaccia e deve ritornare al sistema dei controlli reciproci sugli euromissili garantito dal trattato INF. Occorre eliminare i missili a gittata intermedia in Europa per garantire la sicurezza reciproca.
Il Tour delle co-direttrici di “Combatants for Peace”, l’Israelo-Ungherese Eszter Koranyi e la Palestinese di Betlemme Rana Salman è giunto nel pomeriggio di lunedì 18 novembre a Roma, agli Spin Time Labs di via Santa Croce in Gerusalemme 55.
C'è tecnologia italiana nei missili Storm Shadow che colpiscono la Russia. Gli ATACMS usano il sistema M-code e necessitano di personale USA. Dal coinvolgimento indiretto siamo passati al conflitto militare diretto e anche l'Italia è coinvolta con proprie tecnologie. Ma la Meloni lo sa?
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