Taranto, Terra dei Fuochi, Brescia, Livorno, Sicilia, Bussi e tanti altri. Il quinto rapporto Sentieri e quello dell'INAIL sulle malattie professionali nei siti di interesse nazionale documentano la mappa di un’Italia avvelenata e devastata in cui aumentano le malattie più gravi
Gli sversamenti di sostanze chimiche nel fiume Sacco, tra Roma e Frosinone, hanno colpito un territorio già segnato dalla presenza dell'industria bellica
Alla loro morte, fabbriche come la Caffaro producono ancora dolore, danni all'agricoltura e spese smisurate. E' ora di bonifiche serie e di cambiare modello di sviluppo
11 maggio 2014 - Lidia Giannotti
Riccardo Iacona ha puntato le telecamere di Raitre su un cancerogeno di nome PCB
E' andato in onda un servizio impressionante su Raitre. Il PCB è un distruttore del sistema endocrino ed è correlabile al diabete e ai tumori al fegato, alla mammella, alla tiroide. Quello che i telespettatori devono sapere è che il PCB che ha contaminato Brescia ha contaminato anche Taranto. A Brescia si fabbricava il PCB. A Taranto lo si usava. Il 90% del PCB fabbricato a Brescia finiva a Taranto in un fluido noto come "apirolio" e gli operai dell'acciaieria locale si lavavano le mani con quel liquido prima di mangiarsi il panino.
31 marzo 2013 - Alessandro Marescotti
L'apirolio è il fluido con i micidiali policlorobifenili (PCB)
Ambientalisti fortemente critiche nei confronti della «Prima campagna di indagine sulla qualità dell’aria del sito Caffaro», presentata dall’Amministrazione comunale e dalla dottoressa Musmeci che ha curato l’inchiesta per l’Istituto superiore di sanità.
Qualche tassello del caso Caffaro sta andando a segno, e la Loggia può partire con la bonifica dei 16 mila metri quadrati del parco di via Passo Gavia. Da ieri sono finalmente in azione le ruspe comunali nei sedicimila metri quadrati dell’area verde. Ora, finalmente le ruspe sono entrate in azione.
Il Sito d’interesse nazionale Brescia-Caffaro. Le centraline segnalano la maggior presenza di diossine all’esterno dalla zona "contaminata", presso la scuola media Kennedy. L’OMS considera "normali" per le aree urbane le concentrazioni di diossine fino a 100 fentogrammi per metro cubo d’aria: alla Kennedy ne sono stati rilevati 200,30
Torviscosa. Il Tar accoglie il ricorso dell’azienda che aveva operato in un’area di sua proprietà senza coinvolgere il ministero dell’ambiente. Roma aveva chiesto limitazioni al piano per la laguna
21 febbraio 2008 - Giovanni Cinque
A primavera, forse, partiranno le bonifiche in grande stile
E' dal 2001 che i bresciani che abitano vicino all'industria chimica Caffaro aspettano questo momento. Dalle analisi del sangue effettuate negli anni scorsi, riscontrate concentrazioni di Pbc pari a 300 nanogrammi per litro
7 febbraio 2008
Il Ministro ha firmato 3 decreti che sbloccano i progetti del Comune
Il Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare Alfonso Pecoraro Scanio ha firmato 6 decreti che sbloccano tre progetti di bonifica nel sito d’interesse nazionale di Porto Marghera e tre per il sito d’interesse nazionale di Brescia-Caffaro.
25 gennaio 2008
Secondo gli ambientalisti è di fondamentale importanza che il Comune si costituisca parte civile
Caso Caffaro: l’ambientalista Marino Ruzzenenti e il gruppo Meet Up «Amici di Beppe Grillo di Brescia» lanciano una petizione tra i cittadini per evitare che sulla questione cali il silenzio.
La piazza voluta da Michele Serra e il giornale Repubblica lo scorso 15 marzo, ufficialmente “a favore dell’Europa” ma nei fatti a favore del riarmo europeo in vista di una guerra UE contro la Russia, è stata un boomerang.
Presidente del comitato New Weapons Research Group (NWEG), ha analizzato l'impatto delle armi non convenzionali nelle guerre conflitti in Libano, Iraq e soprattutto nella Striscia di Gaza. Le sue ricerche hanno denunciato le conseguenze devastanti delle guerre sulla salute delle popolazioni civili.
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Il complesso militare-industriale analizzato in questo dossier comprende, oltre alle basi militari, anche i punti nevralgici regionali dell'industria bellica. Focalizza anche le collaborazioni accademiche con la NATO e il settore militare.
L'iniziativa del 12 aprile a Ravenna si propone di coinvolgere cittadini, associazioni e movimenti ecologisti per spingere verso una svolta radicale nelle politiche energetiche del Paese.
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