La beatificazione di Odo Focherini: dall’impegno quotidiano alla cura dell’altro anche in condizioni estreme. Come il carcere e il campo di concentramento.
La straordinaria vicenda di un sacerdote bresciano, don Pierluigi Murgioni, che rimase convinto della forza evangelica della nonviolenza nonostante i lunghi anni di carcere e le torture.
La marcia è stata promossa da Rita Levi Montalcini e da persone la cui vita è cambiata quando hanno perso all'improvviso un familiare, dopo un arresto. Con loro, radicali, associazioni e rappresentanti delle istituzioni denunciano i gravi problemi delle carceri e della giustizia
Mentre in Italia si taglia anche la cooperazione internazionale, alcune Ong pazientemente lavorano nei Paesi in Via di Sviluppo: l’esempio di un progetto del MLAL in Mozambico.
Pubblichiamo una lettera dei reclusi del Cie di Gradisca D'Isonzo (Gorizia), che sono in sciopero della fame contro il prolungamento della reclusione fino a sei mesi e contro le condizioni disumane di vita nei Cie.
Proseguiamo il nostro triste viaggio nel mondo carcerario: proviamo a leggere ancora una volta cosa accade nel luogo in cui la persona è reclusa e il diritto dimenticato.
Joshua Wolfe si era rifiutato di consegnare alla polizia un filmato con gli scontri avvenuti in occasione del G8 di Gleneagles. Ma per il procuratore generale è solo un attivista politico
Per ottenere la sua libertà, il co-fondatore del sito WikiLeaks sarebbe sceso a patti? Piuttosto ha fatto scendere a patti la super potenza statunitense.
Gli elementi raccolti suggeriscono che la narrazione di Piazza Maidan come una rivoluzione non violenta è incompleta e fuorviante. Occorre un'indagine più approfondita per comprendere meglio le dinamiche e i responsabili di quegli eventi drammatici in Ucraina.
"Era un pacifista che, nei momenti in cui trionfava la via armata, insisteva che la via era la pace e la democrazia. Oggi Salvador Allende è una figura mondiale al pari di Martin Luther King, Mahatma Gandhi e altri che 'in nome dell’amore' per l’umanità furono assassinati dai mercanti di morte".
La magistratura condanna il governo italiano per il fermo illegale della nave di soccorso della Ong. Il giudice stabilisce che la Humanity ha agito in conformità al diritto internazionale soccorrendo i migranti in mare e che la Libia non è un porto sicuro per i migranti.
La Corte di Giustizia dell'UE ha stabilito che le autorità nazionali devono effettuare una valutazione degli impatti sulla salute umana prima di autorizzare l'ILVA. In presenza di gravi rischi per l'ambiente e la salute, devono sospendere le operazioni piuttosto che concedere proroghe.
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