Antonio Mazzeo, Carlo Ruta, Pino Maniaci, sono solo alcuni dei tantissimi giornalisti liberi che si sono scontrati negli anni con i poteri porti. Tra le armi che questi poteri usano per tentare(senza riuscirci!!) di "metterli a tacere" la querela è tra le privilegiate
In anteprima, un brano del libro di Carlo Ruta "Guerre solo ingiuste. La legittimazione dei conflitti e l'America dal Vietnam all'Afghanistan", in libreria dal gennaio 2011.
18 dicembre 2010 - Carlo Ruta
Il noto scrittore in prima serata squarcia il velo dell'omertà e dell'ipocrisia mediatica
Oggi, per instaurare un regime, non c’è più bisogno di una marcia su Roma né di un incendio del Reichstag, né di un golpe sul palazzo d’Inverno. Bastano i cosiddetti mezzi di comunicazione di massa: e fra di essi, sovrana e irresistibile, la televisione. (…) Il risultato è scontato: il sudario di conformismo e di menzogne che, senza bisogno di ricorso a leggi speciali, calerà su questo Paese riducendolo sempre più a una telenovela di borgatari e avviandolo a un risveglio in cui siamo ben contenti di sapere che non faremo in tempo a trovarci coinvolti.
(Indro Montanelli)
Le motivazioni della condanna non appartengono ai contesti di una vera democrazia. Secondo il giudice, il blog Accadeinsicilia era addirittura un giornale quotidiano. Per l’informazione in rete potrebbe essere l’inizio del countdown.
Lo storico siciliano ancora vittima di una clamorosa sentenza giudiziaria. Intanto decolla la campagna di solidarietà con Pino Maniaci, il conduttore di Telejato
Condannato penalmente da un tribunale della Repubblica lo storico Carlo Ruta per il reato di “stampa clandestina”, reo di aver curato il sito di documentazione storica e sociale accadeinsicilia, già oscurato d’autorità.
Sono di particolare importanza i dati di questo studio: “Il “mortality cost” delle emissioni di C02 di uno stabilimento siderurgico del Sud Italia: una valutazione degli impatti sanitari derivanti dal cambiamento climatico”
Un mini-manuale di azioni pratiche. Ogni piccola azione conta. Più persone conosceranno l'appello, maggiore sarà la pressione dell'opinione pubblica sui decisori politici. La parola d'ordine è #NoEuromissili
La guerra senza quartiere tra il blocco a sostegno di Morales e quello a favore di Arce ha finito per lacerare il partito, i sindacati e i movimenti sociali
Oggi in gioco c’è il rischio di una guerra nucleare sempre più vicina con la decisione della Nato di schierare nuovamente gli euromissili entro il 2026. Siamo all’inizio di un’escalation in quanto la Russia agirà di conseguenza. È responsabilità di ciascuno di noi prendere posizione.
17 luglio 2024 - Domenico Gallo, Fiorella Mannoia, Alessandro Marescotti, mons. Giovanni Ricchiuti, Carlo Rovelli, Alex Zanotelli
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