Ancora una volta il Comune di Taranto è stato assente ad un evento in cui si decideva qualcosa di importante, ancora una volta il Ministero della Salute non è intervenuto, ancora una volta la tutela della salute non è stata la priorità.
20 agosto 2014
L'Azienda presenterà in Regione un nuovo progetto di potenza dimezzata
Il futuro che immagino è quello di una “città laboratorio” che impara dai propri errori e che “impara a cambiare”. In Europa queste città virtuose si chiamano learning cities: “città che apprendono”.
15 ottobre 2011 - Corriere del Giorno
Tre immagini ci consegna questa lunga e caldissima estate tarantina
L’auspicio è che nelle pagine successive si possa raccontare di una città che con un energico scatto di orgoglio ha saputo trovare la strada per crescere senza cancellare la storia, l’identità, le radici
2 settembre 2011 - Luisa Campatelli
Tempa rossa il comitato contesta il parere favorevole dato dalla Consulta all'Eni
Come mai le Amministrazioni quando autorizzano opere che fanno comodo alla grande industria si accontentano di poche superficiali, non documentate informazioni fornite dal gestore stesso?
31 agosto 2011
Intanto la media di benzo(a)pirene è crollata in ottobre a 0,7 nanogrammi per metro cubo
Noi riteniamo che l'Ilva e tutti gli impianti che producono diossina debbano essere continuamente sorvegliati da un "Grande Fratello" che non smetta di vigilare un solo minuto, 24 ore su 24, tutti i giorni dell'anno
Dopo il sequestro delle sedicimila tonnellate di Pet-coke da parte dei Carabinieri del NOE di Lecce all'interno dell'ILVA, a Taranto ci si chiede quanto sia pericolosa questa sostanza.
L'inarrestabile professore continua a difendere gli investimenti per l'abbattimento delle emissioni. Eppure il professore dovrebbe scusarsi pubblicamente con l'intera cittadinanza per le sue strabilianti considerazioni sui "valori" della nostra città.
Taranto è una polveriera. Non c’è solo l’ILVA. C’è la CEMENTIR, c’è il caso del raddoppio dell’ENI. Il rigassificatore poi ha completato l’opera. La tecnologia di cui disponiamo ci permetterebbe di progettare lo sviluppo economico senza gravare sull’ambiente che ci circonda
Al professor Pirro non è bastato nemmeno il monito del Presidente Giorgio Napolitano. Continua nella sua opera di difesa delle ormai vacue ragioni di un'industrialismo selvaggio e addirittura dichiara: "I tarantini dovrebbero considerare valori ciò che invece criticano".
«Conosco bene Taranto e so che sono sorti seri problemi di inquinamento. E’ importante che in questo processo partecipino coloro che lavorano nelle industrie di Taranto e i cittadini tutti»
A Roma si è tenuta l'audizione dei rappresentanti delle associazioni ambientaliste di Taranto convocati dal Comitato di Coordinamento dell'Accordo di Programma, sottoscritto l'11 aprile 2008 a Bari. Per presentare dettagliatamente le questioni affrontate alleghiamo i due files che sono stati proiettati a Roma al Ministero dell'Ambiente nella relazione conclusiva.
Ieri il secondo giorno di protesta dopo la morte dell’operaio albanese che
lavorava in una ditta dell’appalto. L’associazione ambientalista «Taranto Futura» impugna al Tar l’accordo di programma sul risanamento del quartiere Tamburi firmato alla Regione Puglia
Che futuro si prospetta per gli operai dell’Ilva, della Cementir, della Edison che quotidianamente vanno a lavorare con la paura di morire o di ammalarsi di tumore?! Non vogliamo essere prese in giro. Gridiamo a nome di molti troppo piccoli per scrivere o che hanno già perso ogni certezza di cambiamento.
Cosa cambia con l’Accordo di programma firmato venerdì a Bari. Un primo aspetto è la semplificazione: non più autorizzazioni diverse per singoli impianti ma un solo provvedimento per l’intero ciclo produttivo. Le imprese: ma avremo l’ok in 300 giorni? Ecco gli impegni di aziende e pubblica amministrazione
Il presidente della Provincia di Taranto Gianni Florido lancia un appello alla Regione. "Se il personale a disposizione degli enti pubblici resta quello che abbiamo, la vedo dura, abbiamo bisogno di assumere personale"
Regione e ministero dell'Ambiente promettono in cambio autorizzazioni più rapide. Firma di Ilva e altre aziende: meno inquinanti nell'aria. Un patto con Cementir, Edison, Eni, Enipower, Ilva e Sanac che, nelle intenzioni, produrrà benefici sia per i tarantini che per i gruppi industriali. Per verificare lo stato d'avanzamento dell'accordo è stata prevista la costituzione di un Comitato di coordinamento al ministero dell'ambiente, che svolgerà attività di supporto tecnico.
Dopo l’esito deludente degli atti d’intesa, Taranto e Statte attendono provvedimenti concreti. Anticipiamo il contenuto degli articoli che compongono il documento firmato dai ministeri dell’Ambiente, dell’Interno, della Salute, dello Sviluppo Economico, della Regione Puglia, di Provincia e Comune di Taranto, del Comue di Statte, di Edison, Eni, Cementir Italia, Enipower, Ilva, Sanac, Apat e Arpa.
L'Accordo ha come obiettivo quello di rendere vincolanti gli accordi per la riduzione dell'inquinamento industriale e per l'adozione delle migliori tecnologie disponibili. Abbiamo molta fiducia che l'accordo di oggi sia veramente una svolta: chi ha firmato non ci deluda. Rimaniamo in attesa di sapere come verranno convolti i comitati di cittadini e le associazioni ecologiste.
Fa registrare un notevole balzo in avanti l’iter per la sottoscrizione di un nuovo accordo di programma sull’ambiente. Per oggi, infatti, Vendola, ha convocato a Bari le quattro principale aziende dell’area industriale: Ilva, Eni, Cementir, Edison.
L'unica impresa a rispondere alla lettera aperta del governatore Vendola, scritta sabato scorso per avviare una nuova collaborazione sul tema ambientale nell'area di Taranto, è Cementir. Ilva, Edison ed Eni temporeggiano; o meglio si limitano a non muoversi. L'assessore Losappio, ha fatto sapere che ha chiesto formalmente al ministero dell'Ambiente di mostrare maggiore attenzione per l'area jonica.
Questo non è un semplice percorso burocratico, non si tratta di adeguarsi formalmente rispetto ad alcune norme, di cambiare affinché, per l’ennesima volta, nulla cambi. Taranto non è più possibile tollerare un’attività industriale indifferente o addirittura dannosa per la salute dei cittadini ed ostile al territorio.
30 marzo 2008 - Nichi Vendola
Il presidente della Provincia invoca una cabina di regia con le grandi imprese
Grande industria a rapporto sull´inquinamento di Taranto. A chiamare il pressing istituzionale è Gianni Florido, presidente della Provincia. La settimana prossima Ilva, Agip e Cementir saranno convocate a palazzo di governo per un confronto
La piazza voluta da Michele Serra e il giornale Repubblica lo scorso 15 marzo, ufficialmente “a favore dell’Europa” ma nei fatti a favore del riarmo europeo in vista di una guerra UE contro la Russia, è stata un boomerang.
Presidente del comitato New Weapons Research Group (NWEG), ha analizzato l'impatto delle armi non convenzionali nelle guerre conflitti in Libano, Iraq e soprattutto nella Striscia di Gaza. Le sue ricerche hanno denunciato le conseguenze devastanti delle guerre sulla salute delle popolazioni civili.
Peace Cloud è un'infrastruttura digitale sicura progettata per garantire la privacy e il controllo dei propri dati. Gli utenti di PeaceLink possono archiviare e condividere documenti senza il rischio di accessi indesiderati da parte di enti governativi o aziende private.
Il complesso militare-industriale analizzato in questo dossier comprende, oltre alle basi militari, anche i punti nevralgici regionali dell'industria bellica. Focalizza anche le collaborazioni accademiche con la NATO e il settore militare.
L'iniziativa del 12 aprile a Ravenna si propone di coinvolgere cittadini, associazioni e movimenti ecologisti per spingere verso una svolta radicale nelle politiche energetiche del Paese.
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