I tentativi di fermare e di censurare le proteste contro il genocidio in atto a Gaza vanno contrastati con fermezza. Ecco un esempio di contrattacco riuscito.
Al gigante tecnologico statunitense Apple è stato imposto di rimuovere le app di Radio Free Europe/Radio Liberty (RFE/RL) dall'App Store russo. Questo atto ha sollevato interrogativi sul comportamento di Apple e sulla sua volontà di conformarsi alle richieste del governo russo.
L'inchiesta francese richiama alla mente il caso Edward Snowden, il tecnico informatico ricercato per aver rivelato come diverse multinazionali del digitale avessero collaborato con l'Agenzia per la Sicurezza Nazionale (NSA) degli Stati Uniti, consentendo l'accesso ai dati privati degli utenti.
25 agosto 2024 - Alessandro Marescotti
Il presidente argentino ha tolto i sussidi destinati all’agricoltura familiare, indigena e contadina
All’interno dell’Instituto Nacional de Tecnología Agropecuaria, i cui vertici sono di nomina politica, è vietato utilizzare nei documenti interni i termini agroecologia, cambiamento climatico e biodiversità.
16 agosto 2024 - David Lifodi
La Corte Suprema degli Stati Uniti decide sul futuro dei contenuti sui social media
Quali contenuti si possono rimuovere dai social media? La legge del Texas, firmata nel 2021 dal governatore Greg Abbott, rende illegale per qualsiasi grande social media “bloccare, bandire, rimuovere, negare l'uguale accesso o visibilità, o altrimenti discriminare”.
“È incredibile quanto poco di ciò che sta accadendo venga raccontato. Ho seguito quattro guerre e non ho mai visto un tale divario tra la drammaticità del conflitto e l’esiguità della sua documentazione da parte della stampa dall’altro”, ha dichiarato Luke Mogelson, collaboratore del New Yorker.
Greenwashing, sfruttamento delle spiagge e degli ecosistemi alla luce del nuovo tour dell’ex disc jokey più famoso d’Italia sostenuto anche da associazioni “ambientaliste”.
4 luglio 2022 - Alessio Di Florio
E' stato necessario l'intervento dell'ambasciata britannica
Dopo la condanna del suo libro "Stalingrado" da parte del "comitato di esperti" governativi, Antony Beevor riflette sul desiderio dei governi di modificare il passato e mette in guardia dai pericoli della censura. La vicenda è del 2018 ma diventa attuale per le nuove leggi di censura sui libri.
Secondo la direttrice furono poeti e scrittori russi come Pushkin e Dostoevskij a gettare le basi del mondo russo: "È una letteratura molto dannosa, può davvero influenzare le opinioni delle persone. Pertanto questi libri dovrebbero essere rimossi anche dalle biblioteche pubbliche e scolastiche".
La televisione di stato russa e il quotidiano Sputnik vengono banditi da tutti gli strumenti di diffusione (dal cavo, al satellite, alla rete). Questa è la decisione della Commissione europea. Ma la censura dovrebbe prescindere dai contenuti veicolati, salvo che non si tratti di reati ben precisi.
12 marzo 2022 - Vincenzo Vita
Ha collaborato con PeaceLink, seguendo le vicende di Taranto e dell'ILVA
Il fermo non ha alcuna motivazione. Le è stato tolto il cellulare rendendo impossibile contattarla. PeaceLink ritiene quest'azione un evidente abuso di potere e auspica che al più presto la situazione venga risolta consentendole di svolgere liberamente la sua attività di giornalista.
I media nazionali non parlano della manifestazione del 15 dicembre e l'opinione pubblica è in parte convinta che la popolazione di Taranto gradisca il provvedimento del Governo che interferisce pesantemente con l'attività dei magistrati. Per sgombrare il campo da equivoci, basta sapere che molti nella città lo hanno battezzato decreto "Ammazza-Taranto"; pensano sia possibile puntare invece su salute, ambiente, cultura e reddito.
18 dicembre 2012 - Lidia Giannotti
La Corte di Cassazione ribalta le precedenti sentenze
Sull'esempio del sito web indiano "I-paid-a-bribe", anche i blog cinesi sono all’opera per smascherare la corruzione, nonostante i rischi di oscuramento.
Dopo le nostre proteste e segnalazioni finalmente Symantec (la software house del famoso antivirus Norton) ha rimosso PeaceLink dal suo "elenco nero" dei
siti internet considerati "sospetti generatori di spam".
La nota casa di software antivirus da alcune settimane sta svolgendo una ripetuta azione di inspiegabile censura nei confronti di PeaceLink e delle sue mailing list
Alla vigilia della sua partenza precipitosa, il vecchio presidente tunisino Ben Ali aveva accettato di sospendere la censura del web in Tunisia. Da quel momento uno dei blogger arrestati durante le sommosse è stato nominato segretario di stato del nuovo governo. Ma Ammar404, lo pseudonimo per la censura tunisina, ha attraversato il Mediterraneo. E' ciò che constata Karim Guellaty, un tunisino che era stato la fonte d'informazione più debole su Twitter la sera della partenza di Ben Ali, e che pubblica il testo seguente, sotto licenza libera. Ce lo ha trasmesso Paul Da Silva, il presidente del Partito Pirata francese. Lo pubblichiamo tale quale.
Fra pochi giorni rischia di entrare in vigore una normativa che sta allarmando i gestori dei siti web e gli stessi Internet provider che potrebbero essere incaricati di doveri di controllo preventivo e di rettifica dei contenuti audiovisivi, non previsti dalla direttiva europea.
#iranelection Green Brief - Una sintesi delle notizie che giornalisti on-line, bloggers e "twitters" iraniani hanno pubblicato malgrado la censura imposta dal regime dopo il colpo di stato
18 agosto 2009 - Koorosh
Ultime dall'Iran e dal Movimento Verde in lotta contro il regime
#iranelection Green Brief - Una sintesi delle notizie che giornalisti on-line, bloggers e "twitters" iraniani hanno pubblicato malgrado la censura imposta dal regime dopo il colpo di stato
17 agosto 2009 - Koorosh
Ultime dall'Iran e dal movimento dell'Onda Verde in lotta contro il regime
Una sintesi delle notizie che giornalisti on-line, bloggers e "twitters" iraniani hanno pubblicato malgrado la censura imposta dal regime dopo il colpo di stato
Il modello economico e produttivo di Taranto è nato in un’epoca in cui lo “sviluppo” era sinonimo di grande industria, produzione e occupazione. Ma nel tempo questo modello si è scontrato con nuovi paradigmi: la tutela dell’ambiente, della salute e dei diritti delle comunità locali.
Il documentario, vincitore dell’Oscar 2025 per il miglior documentario, racconta le drammatiche conseguenze dell’occupazione israeliana in Cisgiordania attraverso gli occhi degli stessi palestinesi. PeaceLink ha chiesto l’immediata liberazione del regista.
Rete No Bavaglio, insieme ad altre associazioni per la pace, tra cui PeaceLink, lancia un appello al Ministro della Cultura Giuli e al Sindaco di Roma Gualtieri, di spegnere per un'ora le luci del Colosseo in segno di lutto per i nuovi massacri israeliani in corso a Gaza, Cisgiordania e Libano.
L’Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO) ha pubblicato il suo nuovo Rapporto mondiale sui salari. Il documento contiene un dato allarmante: i salari reali in Italia sono oggi inferiori di 8,7 punti percentuali rispetto al 2008. E i super-ricchi aumentano.
Benigni, con la sua denuncia delle fake news russe, ha toccato un tema importante. Ma la domanda da farci è un’altra: perché i leader europei sono stati intossicati dalla loro stessa disinformazione? Paradossalmente l’Europa è stata ingannata dalle sue stesse frottole sulla "vittoria militare".
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