PeaceLink chiede una inchiesta internazionale sull'attacco gravissimo e irresponsabile alla centrale nucleare di Zaporizhzhia nell'area occupata dalla Russia. Non fare chiarezza sull'accaduto significa nascondere la verità e le responsabilità
10 aprile 2024 - Alessandro Marescotti
"Condurre una guerra in un paese con reattori nucleari operativi non è mai accaduto e rompe un tabù"
L'appello dai medici di IPPNW ai governi rappresentati alla Conferenza di Revisione del TNP, affinché venga fatto ogni sforzo per evitare attacchi militari alle centrali nucleari. E' la risposta urgente e decisa alla situazione critica presso la centrale ucraina di Zaporizhzhia.
Il saggio approfondisce e scavalca quanto nei media è stata solo cronaca veloce ed emotiva. Vengono approfondite in modo razionale e scientifico criticità e conseguenze che le centrali di Chernobyl e Zaporizhzhya hanno subito a seguito degli attacchi, a partire dal 24 febbraio scorso.
Il riscaldamento dell’atmosfera dovuto alle attività umane sarà senza alcun dubbio una delle più grandi sfide del XXI secolo, ma per affrontare il problema esistono strade meno pericolose di quella nucleare, in pratica non sostenibile.
Oggi, 1 ottobre, la rete di attivisti C.A.N., nata spontaneamente dopo il disastro di Fukushima dello scorso marzo, organizza una serie di raduni sincronizzati in varie città USA per chiedere la chiusura dei 104 reattori nucleari presenti nel territorio degli Stati Uniti, dopo la presa di coscienza anti-nucleare già avvenuta in Italia, Germania, India e in altre parti del mondo.
Abbiamo raccolto un po' di link utili per informarsi sull'incidente di Fukushima e sul nucleare in generale, piu' qualche curiosita'
in giapponese e in inglese (finche' restino leggibili online....)
12 agosto 2011 - a cura di Centro di documentazione
Lo studio KiKK è una indagine epidemiologica realizzata in Germania
E' stato accertato un aumento di 1.6 volte di tumori solidi e di 2.2 volte dei casi di leucemia nei bambini residenti entro un raggio di 5 km dagli impianti nucleari.
20 maggio 2011 - Paolo Cornaglia Ferraris
Perché riflettere sul nucleare è indispensabile, ed è importante che le nuove generazioni sappiano tutto questo.
L'Associazione Indian Doctors for peace and development chiede al Governo indiano di sospendere la ricerca sugli impianti nucleari e rivolgersi invece a fonti rinnovabili più sicure e pulite
Secondo il Movimento NoScorie Trisaia le dichiarazioni del vice-presidente dell'Anci sul ritorno al nucleare sono considerabili inaccettabili e poco rispettose dei cittadini e dei territori.
Un altro punto di vista: resistere all’introduzione del nucleare civile nelle nostre terre è ancora possibile. Nonostante il Governo e i decreti.
Carla Bellani
Dall'articolo 25 della legge 23 Luglio 2009 n. 99 si ricava l’ennesima conferma che in ambito energetico oggi ci si trova ormai di fronte a due prospettive sostanzialmente incompatibili tra loro
La prima riguarda una produzione finalmente pulita, diffusa e democratica di energia da fonti rinnovabili, necessariamente accompagnata da un consumo sobrio ed efficiente; la seconda una produzione certamente inquinante e potenzialmente devastante da fonti fossili e nucleari, in cui i pannelli fotovoltaici servono al massimo per decorare i tetti delle centrali atomiche
19 febbraio 2010 - Stefano Palmisano
Nucleare Enel in Slovacchia antieconomico ed insicuro
C'è il ricorso Greenpeace International ha presentato formale ricorso alla Commissione europea contro i sussidi statali illegali che il governo di Bratislava garantisce al progetto di completamento della centrale nucleare di Mochovce. Secondo Greenpeace, il Governo slovacco "ha garantito particolari condizioni a Enel sulle somme da accantonare per lo smantellamento futuro delle centrali e la gestione delle scorie".
Sulle reti televisive nazionali abbiamo visto solo gente fare a gara a gridare più forte che in Italia mancano le centrali (anche quelle nucleari), con lunghi intermezzi
sui surgelati andati a male. Nessuno ha menzionato la gestione della rete.
La guerra senza quartiere tra il blocco a sostegno di Morales e quello a favore di Arce ha finito per lacerare il partito, i sindacati e i movimenti sociali
Oggi in gioco c’è il rischio di una guerra nucleare sempre più vicina con la decisione della Nato di schierare nuovamente gli euromissili entro il 2026. Siamo all’inizio di un’escalation in quanto la Russia agirà di conseguenza. È responsabilità di ciascuno di noi prendere posizione.
17 luglio 2024 - Domenico Gallo, Fiorella Mannoia, Alessandro Marescotti, mons. Giovanni Ricchiuti, Carlo Rovelli, Alex Zanotelli
La NATO ha compiuto una virata significativa con l'annuncio dell'installazione di nuovi missili a lunga gittata in Germania a partire dal 2026. Occorre una mobilitazione popolare e prima di tutto una comprensione della svolta che stiamo intraprendendo con queste scelte militari.
Nata nel 2023 a Bruxelles, la rete ha rapidamente guadagnato slancio. In occasione del 75° anniversario della NATO, celebrato a Washington DC lo scorso luglio, le attiviste hanno organizzato una serie di iniziative contro la guerra e l'escalation militare.
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