Un colpo di stato che la patria della democrazia preferisce rimuovere o - nella migliore delle ipotesi - considerare una parte della storia americana di cui non esser fieri
11 settembre 2008 - Giacomo Alessandroni
Il Tribunale ha concesso a Bussi gli arresti domiciliari
Si invitano tutti i compagni e compagne a inviare scritti e comunicazioni alle autorità messicane e alla famiglia Paredes Ruiz per solidarietà
10 ottobre 2007 - Annalisa Melandri
Tra i desaparecidos italiani, scomparsi durante la dittatura militare in Argentina, alcuni erano di origine marchigiana. Sono Adelaida e Lorenzo Ismail Viñas Gigli, Nadia Doria e Norberto Morresi.
Le pagine che seguono sono tratte dal libro “Terra promessa-il sogno argentino”, scritto dalla giornalista Paola Cecchini ed edito dal Consiglio regionale delle Marche, con il patrocinio dell’Ambasciata d’Italia a Buenos Aires, l’Ambasciata della Repubblica Argentina in Italia, il Ministero degli Italiani nel Mondo e la Presidenza del Consiglio dei Ministri.
14 settembre 2007 - Paola Cecchini
L'appello della Fedefam ha trovato particolare eco in Argentina
La Federación Latinoamericana de Asociaciones de Familares de Detenidos Desaparecidos chiede ai governi la ratifica della Convención para la Protección de Todas las Personas contra la Desaparición Forzada
Il 30 aprile 1977, un gruppetto di donne cominciò a sfidare i generali della giunta riunendosi davanti alla Casa rosada di Buenos Aires. Erano «las locas». Chiedevano dove fossero finiti i loro figli, esigevano giustizia. E alla fine hanno vinto
Sono di particolare importanza i dati di questo studio: “Il “mortality cost” delle emissioni di C02 di uno stabilimento siderurgico del Sud Italia: una valutazione degli impatti sanitari derivanti dal cambiamento climatico”
Un mini-manuale di azioni pratiche. Ogni piccola azione conta. Più persone conosceranno l'appello, maggiore sarà la pressione dell'opinione pubblica sui decisori politici. La parola d'ordine è #NoEuromissili
La guerra senza quartiere tra il blocco a sostegno di Morales e quello a favore di Arce ha finito per lacerare il partito, i sindacati e i movimenti sociali
Oggi in gioco c’è il rischio di una guerra nucleare sempre più vicina con la decisione della Nato di schierare nuovamente gli euromissili entro il 2026. Siamo all’inizio di un’escalation in quanto la Russia agirà di conseguenza. È responsabilità di ciascuno di noi prendere posizione.
17 luglio 2024 - Domenico Gallo, Fiorella Mannoia, Alessandro Marescotti, mons. Giovanni Ricchiuti, Carlo Rovelli, Alex Zanotelli
Sociale.network