Regione e Arpa: i valori di diossina riscontrati sono sì elevati ma rientrano in quelli italiani. Sul latte materno prendono posizione l’assessore Tedesco e il direttore Assennato. Merico: «Il nostro vuole essere un segnale alle istituzioni. Fate qualcosa prima che sia troppo tardi. Dopo il nostro esposto in Procura è sicuro che partirà un’indagine a più largo raggio»
Taranto si suicida avvelenando il suoi figli. Le percentuali abnormi di diossina trovate nel latte materno sono solo l'effetto manifesto di un modello di sviluppo quantitativo, che oggi viene riproposto dai due partiti maggiori, e del quale Taranto è un esempio dei più lampanti e paradigmatici.
Berlusconi nel 2006 a fine legislatura pensò, con una delle tante “Leggi e Decreti ad personam..”di autorizzare di fatto l’ILVA di Taranto ad essere l’unica industria siderurgica in Italia a non rispettare i valori massimi di emissioni inquinanti stabiliti dalla Comunità Europea.
Domani la firma dell'Accordo di Programma tra Ministero dell’Ambiente, Regione Puglia, Enti Locali e le principali aziende presenti nell’area industriale di Taranto finalizzato alla valutazione unitaria per il rilascio dell’AIA.
10 aprile 2008 - AGI - Agenzia Giornalistica Italia
Dalla Federazione medici pediatri critiche alla denuncia di Merico. La Federazione italiana medici pediatri avanza riserve soprattutto sul metodo adottato dall’associazione «Bambini contro l’inquinamento» per annunciare l’esito delle analisi su tre campioni di latte materno.
Con prudenza, si getta acqua sul fuoco. La diossina nel latte materno non deve indurre «a falsi allarmismi». A distanza, rimarcano il concetto tanto la ministra della Salute Livia Turco che il sindaco di Taranto Ippazio Stefàno.
Aperto a seguito della documentazione presentata da Merico, un fascicolo dalla procura: inquinamento ambientale, lesioni colpose «C'è un dato strano: delle 3 donne, quella maggiormente intossicata appare quella residente più lontano»
Nichi Vendola interviene immediatamente dopo la divulgazione, da parte dell'associazione «Bambini contro l'inquinamento». L'accordo di programma, sostiene Vendola, «va nella direzione di garantire in tempi rapidi e certi il monitoraggio e l'adeguamento degli impianti alle migliori tecnologie possibili».
La conferma dall'analisi su tre donne: valori superiori di 30 volte Denuncia alla Procura. Ma non ci sarebbero rischi particolari. L'annuncio dato dal pediatra Pino Merico, fondatore dell'associazione «Bambini contro l'inquinamento»
Il nemico invisibile di Taranto spunta nel latte materno. Ma l´Arpa frena:
"Siamo nei limiti dei grandi centri urbani". In procura i dati dell´associazione "Bambini contro l´inquinamento" che aveva organizzato la marcia
L'agenzia per l'ambiente: valori nella norma. In 45 anni i cementifici, le raffinerie e l'Ilva hanno scaricato tre volte i veleni di Seveso. Nessuna meraviglia c'è stata nei giorni scorsi per l'esito delle analisi svolte dal laboratorio Inca di Venezia, commissionate dall'associazione «TarantoViva»
9 aprile 2008 - Carlo Vulpio
Dopo l'annuncio di "Bambini contro l'inquinamento" per il latte materno contaminato
Ancora una volta la società civile tarantina si dimostra vitale e determinante. Esiste un'apposita attrezzatura di campionamento in continuo: il dott. Ippazio Stefano batta i pugni sul tavolo e si opponga ad ogni autorizzazione a produrre qualora non venga effettuato il monitoraggio in continuo a spese di chi inquina.
Una concentrazione di diossina e pcb superiore di circa 25 volte la dose tollerabile giornaliera stabilita dall'OMS è stata rilevata in tre campioni di latte materno di altrettante donne di Taranto. Il commento di Vendola
Gennaro Esposito, Bruna Gambardella e Gennaro Allocca hanno deciso di non votare e hanno inviato le loro schede elettorali al Presidente della Repubblica. Ma oggi, alle 3 schede partite da Nola, se ne aggiungono 600 già pronte a decollare da Marigliano. Anche da Prato e da altre parti d’Italia sono partite iniziative analoghe.
L’Arpa ha avviato i test sull’acqua di falda nella zona ad elevato rischio di inquinamento. Sono invece negativi gli esiti delle analisi dei campioni di olio e del latte della Centrale. Assennato: "Intendiamo estendere i controlli ad una zona più vasta rispetto a quella sino ad ora analizzata"
Non contengono diossina, nè Pcb, i campioni di latte della Centrale di Taranto inviati ad analisi di laboratorio. Il riscontro è giunto ieri alle autorità sanitarie dall’istituto zooprofilattico di Teramo.
Si muove qualcosa a Taranto sulla gravissima situazione ambientale. Le associazioni di volontariato nelle ultime settimane hanno dato una scossa non indifferente. La stampa nazionale e la televisione hanno ‘scoperto’ il caso Taranto.
Continuano i controlli dell’Asl nelle aziende ovicaprine. A giorni giungeranno all’Asl i risultati dei prelievi effettuati in altri tre allevamenti ed alla Centrale del latte. Risultati negativi per altri campioni di latte ovicaprino sottoposto ai test per il rilevamento dell’eventuale presenza di diossina o pcb
A Taranto non c´è pace tra gli ulivi, quelli che crescono a ridosso dell´Ilva, e nelle aziende agricole da dove i pastori si muovono per portare le pecore a pascolare all´ombra dell´acciaieria più grande d´Europa.
L´allarme diossina a Taranto si sposta anche sull´olio e sugli ulivi. Almeno su quelli che sono stati scovati nella zona a ridosso dell´area industriale del capoluogo ionico. Proprio lì si sono contaminate le pecore e le capre di due allevamenti, risultate positive non solo alla diossina, ma anche al pcb.
Il presidente della Provincia, Gianni Florido, ribadisce il rinnovato impegno sull’ambiente. Domani la presentazione del Piano sui rifiuti solidi urbani. “Nell’arco di un anno avremo uno strumento di pianificazione e di controllo del ciclo dei rifiuti che la nostra provincia non ha mai avuto”
Il primo progetto è denominato “Taranto, uomo e ambiente”, il secondo, invece, detta le linee guida per predisporre un protocollo sugli effetti dell’inquinamento nelle patologie cardiovascolari. La diossina arriva a Talsano, Paolo VI e Statte
Duemila lettere consegnate al presidente della Regione Puglia da un gruppo di bambini dell'Associazione di volontariato contro l'inquinamento a Taranto. Per dire che le emissioni dell'Ilva sono per loro un "grande mostro"/ La replica di Vendola
Campionato il latte di numerosi allevamenti che convivono con le ciminiere,
occorre fare accertamenti a tappeto. Abbiamo disposto il divieto di movimentazione di circa 400 fra ovini e caprini. Scientificamente è possibile dare un volto a chi inquina, ma servono controlli sull´intera provincia
Sono di particolare importanza i dati dello studio “Il “mortality cost” delle emissioni di C02 di uno stabilimento siderurgico del Sud Italia: una valutazione degli impatti sanitari derivanti dal cambiamento climatico”. Al centro c'è la questione dell'impatto transfrontaliero e transgenerazionale.
Un mini-manuale di azioni pratiche. Ogni piccola azione conta. Più persone conosceranno l'appello, maggiore sarà la pressione dell'opinione pubblica sui decisori politici. La parola d'ordine è #NoEuromissili
La guerra senza quartiere tra il blocco a sostegno di Morales e quello a favore di Arce ha finito per lacerare il partito, i sindacati e i movimenti sociali
Oggi in gioco c’è il rischio di una guerra nucleare sempre più vicina con la decisione della Nato di schierare nuovamente gli euromissili entro il 2026. Siamo all’inizio di un’escalation in quanto la Russia agirà di conseguenza. È responsabilità di ciascuno di noi prendere posizione.
17 luglio 2024 - Domenico Gallo, Fiorella Mannoia, Alessandro Marescotti, mons. Giovanni Ricchiuti, Carlo Rovelli, Alex Zanotelli
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