Detesto essere definito un reporter di guerra. Prima di tutto perché ha l'amaro sapore d'averci fatto il callo. E in secondo luogo perché non si può raccontare una guerra senza conoscere le politiche che le soggiacciono.
La probabilità che in Libia sia stato utilizzato uranio impoverito sta crescendo in seguito allo spiegamento e all’uso di velivoli A-10 e Harrier AV-8B. L’ICBUW (Coalizione Internazionale per la Messa al Bando delle Armi all’Uranio) chiede che venga fatta pressione sugli Stati Uniti affinché chiariscano la situazione, e mettano fuori uso le munizioni all’uranio impoverito.
1 aprile 2011 - International Coalition to Ban Uranium Weapons
Al momento in cui scriviamo non ci sono prove definitive che siano state utilizzate munizioni all'uranio impoverito da parte della coalizione statunitense, britannica, francese e italiana nel conflitto libico. Tuttavia esiste la possibilità che vengano utilizzate e ICBUW ricorda ai belligeranti gli obblighi imposti dal diritto internazionale umanitario.
22 marzo 2011 - International Coalition to Ban Uranium Weapons
It has emerged that the United States is seeking alternatives to depleted uranium for the future development and production of medium calibre bullets for its armed forces, although US government sources have declined to confirm the reasons behind the decision.
Una "manina invisibile" ha modificato la Legge Finanziaria. Agevolati coloro che hanno compiuto i reati contabili, "cancellate" le vittime per uranio impoverito. Chi ha fatto il furbo sarà aiutato, che ha fatto il suo dovere sarà "dimenticato". Ecco come il Governo tratta i suoi cittadini.
21 dicembre 2006 - Stefania Divertito e Alessandro Marescotti
La radioattività da Uranio Impoverito sparsa in Iraq nella guerra del 2003 è notevolmente più alta che in ogni altro conflitto recente, tuttavia non è paragonabile a quella rilasciata da una bomba atomica. Tuttavia i suoi effetti, a livello di decine di migliaia di morti di tumore che dovremo attenderci nei prossimi anni, sono comparabili.
14 aprile 2004 - Massimo Zucchetti, Comitato Scienziate e Scienziati contro la Guerra
La morte di Valery Melis ripropone l'interrogativo aperto da Cernobyl e dalle "guerre umanitarie": fino a che punto e' lecito dare il nome di "sindrome" agli effetti della pazzia criminale e dell'incoscienza dell'uomo?
Sono di particolare importanza i dati di questo studio: “Il “mortality cost” delle emissioni di C02 di uno stabilimento siderurgico del Sud Italia: una valutazione degli impatti sanitari derivanti dal cambiamento climatico”
Un mini-manuale di azioni pratiche. Ogni piccola azione conta. Più persone conosceranno l'appello, maggiore sarà la pressione dell'opinione pubblica sui decisori politici. La parola d'ordine è #NoEuromissili
La guerra senza quartiere tra il blocco a sostegno di Morales e quello a favore di Arce ha finito per lacerare il partito, i sindacati e i movimenti sociali
Oggi in gioco c’è il rischio di una guerra nucleare sempre più vicina con la decisione della Nato di schierare nuovamente gli euromissili entro il 2026. Siamo all’inizio di un’escalation in quanto la Russia agirà di conseguenza. È responsabilità di ciascuno di noi prendere posizione.
17 luglio 2024 - Domenico Gallo, Fiorella Mannoia, Alessandro Marescotti, mons. Giovanni Ricchiuti, Carlo Rovelli, Alex Zanotelli
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