Il pensiero di Kumarappa è volto a sviluppare una società solidale e largamente autosufficiente, al fine di limitare gli effetti nefasti del capitalismo più sfrenato e impositivo, dell'economia monetaria e della speculazione finanziaria.
Kumarappa, negli studi di economia rifiuta il modello produttivo imposto dal potere centrale che innesta dinamiche e meccanismi produttivi basati sul lavoro alienato dalla produzione in serie e su larga scala, ma, al contrario, sostiene la necessità di realizzare l'autonomia e l'indipendenza delle comunità, privilegiando le attività quotidiane di sostentamento e di produzione realizzate nei piccoli villaggi, per agevolare un'economia di condivisione, dove il commercio sia ridotto all'essenziale, preferendo il baratto e lo scambio in natura, incentivando così stili di vita sostenibili e sobri.
Una tolleranza di facciata consente a governi e a comunità locali di proseguire una guerra verbale tra sordi dominata da pregiudizi, arroganza del potere e interessi privati senza badare ai costi sociali che dovrà pagare una società in cui la morale e la dignità delle persone hanno ceduto il passo ai piccoli interessi immediati dell'economia.
Siamo in tanti ad essere pronti a mandare lettere al Presidente del Consiglio e al Parlamento per gridare la nostra rabbia e protestare per la volontà sempre uguale, dei vari governi che si susseguono, per non cambiare niente dell’antica usanza di far pagare più tasse a chi lavora evitando sempre i sacrifici ai nobili e agli squali.
Su tanti argomenti si parla dei giovani come se non ci fossero. E, invece, esistono, agiscono, operano. Alcuni laboratori in ambito ambientalista ce ne danno prova.
Un modo facile facile per spiegarci come le banche si arricchiscono con i nostri soldi e perché i politici europei non vogliono il referendum in Grecia.
Il Tour delle co-direttrici di “Combatants for Peace”, l’Israelo-Ungherese Eszter Koranyi e la Palestinese di Betlemme Rana Salman è giunto nel pomeriggio di lunedì 18 novembre a Roma, agli Spin Time Labs di via Santa Croce in Gerusalemme 55.
C'è tecnologia italiana nei missili Storm Shadow che colpiscono la Russia. Gli ATACMS usano il sistema M-code e necessitano di personale USA. Dal coinvolgimento indiretto siamo passati al conflitto militare diretto e anche l'Italia è coinvolta con proprie tecnologie. Ma la Meloni lo sa?
Entrambe le potenze stanno potenziando i propri arsenali, aumentando la centralità delle armi nucleari nelle rispettive politiche di sicurezza, in un contesto internazionale che sembra proiettato verso una nuova corsa agli armamenti.
Dopo la conferma della sua condanna a cinque anni di reclusione per "giustificazione del terrorismo", il sociologo è stato trasferito in una colonia penale, dove sta scontando la pena. E' stato incarcerato per un'accusa di "giustificazione del terrorismo".
Al gigante tecnologico statunitense Apple è stato imposto di rimuovere le app di Radio Free Europe/Radio Liberty (RFE/RL) dall'App Store russo. Questo atto ha sollevato interrogativi sul comportamento di Apple e sulla sua volontà di conformarsi alle richieste del governo russo.
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