Nessuna decisione è stata presa dal Ministero degli Esteri dopo due mesi dalla richiesta del ministro della Difesa di rivedere il commercio di armi con l'Arabia Saudita
Bahrain e Kuwait ospiteranno le Frecce Tricolori. Sarà una esibizione sponsorizzata dall'industria bellica nazionale. Ma Bahrain e Kuwait violano i diritti umani e la legge italiana vieta di vendere armi a tali nazioni.
In un'intervista televisiva arriva a sostenere che le spese militari portano innovazione e hanno una ricaduta nel settore civile risultando di beneficio per tutti. Sono lontani i tempi in cui l'onorevole Alessandro Di Battista diceva con veemenza che i sostenitori dell'F35 avrebbero meritato "calci in culo"
vista la sua lunga esperienza nei paesi in cui abbiamo “esportato la democrazia” con la guerra, il riferimento alla democrazia partecipata assomiglia più ad un suo uso strumentale per ottenere una legittimazione puramente esteriore o ad un consenso artificiale
Il complesso militare-industriale analizzato in questo dossier comprende, oltre alle basi militari, anche i punti nevralgici regionali dell'industria bellica. Focalizza anche le collaborazioni accademiche con la NATO e il settore militare.
L'iniziativa del 12 aprile a Ravenna si propone di coinvolgere cittadini, associazioni e movimenti ecologisti per spingere verso una svolta radicale nelle politiche energetiche del Paese.
"Vogliamo vivere, ci piace stare al mondo, vorremmo continuare a starci il più a lungo e il meglio possibile, e tutto sommato non abbiamo voglia di fare male ad altre persone come noi. Ecco, questa è l'elementarità della condizione umana".
Lo Stato non si adopera abbastanza per sradicare i casi di violenza sessuale, riduzione in schiavitù, anche di minori, esecuzioni extragiudiziali e femminicidi.
E’ stata una settimana di mobilitazione quella appena finita, con i pacifisti nuovamente in piazza contro la barbarie. Non si può rimanere indifferenti per uno sterminio che a Gaza non ha fine. E contemporaneamente cresce una forte opposizione al piano di riarmo della von der Leyen e della Meloni.
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