Tre anni dopo il devastante attacco degli Stati Uniti il nostro corrispondente è entrato nella città irachena sotto assedio, trovandola senza acqua pulita, corrente elettrica e medicine.
E' terminata la stesura della dichiarazione che l’International Peace Bureau di Ginevra ha emanato sull’impiego bellico di armi al fosforo bianco durante la campagna militare americana in Iraq.
18 gennaio 2006 - International Peace Bureau
Ciò che abbiamo visto fino ad ora probabilmente è solo la punta dell'iceberg!
Gas a Fallujah...
La TV di stato italiana, la RAI, ha trasmesso un documentario che accusava i soldati americani di aver usato bombe al fosforo bianco contro civili nella città irachena di Fallujah.
Siamo andati laggiù per "liberarli" dalle armi chimiche di Saddam. Quelle non sono mai esistite, ora lo sappiamo. Ci hanno pensato i "nostri liberatori",a quanto pare, non solo a importarle, ma a scagliarle contro la popolazione civile...
Della guerra in Vietnam molti registi, ci hanno fatto vedere i loro film. In ritardo, troppo in ritardo. Dai campi di sterminio nazisti abbiamo ereditato documentari e processi per crimini di guerra. In ritardo, sempre troppo in ritardo. L'alibi del "non lo sapevo" ora non vale più...
La settimana scorsa gli USA hanno sferrato un'offensiva contro Fallujah usando artiglieria pesante, bulldozer e tank. L'obbiettivo erano i rivoltosi, ma da qui una famiglia rivela il terrore di essere intrappolati nel conflitto
Sono di particolare importanza i dati di questo studio: “Il “mortality cost” delle emissioni di C02 di uno stabilimento siderurgico del Sud Italia: una valutazione degli impatti sanitari derivanti dal cambiamento climatico”
Un mini-manuale di azioni pratiche. Ogni piccola azione conta. Più persone conosceranno l'appello, maggiore sarà la pressione dell'opinione pubblica sui decisori politici. La parola d'ordine è #NoEuromissili
La guerra senza quartiere tra il blocco a sostegno di Morales e quello a favore di Arce ha finito per lacerare il partito, i sindacati e i movimenti sociali
Oggi in gioco c’è il rischio di una guerra nucleare sempre più vicina con la decisione della Nato di schierare nuovamente gli euromissili entro il 2026. Siamo all’inizio di un’escalation in quanto la Russia agirà di conseguenza. È responsabilità di ciascuno di noi prendere posizione.
17 luglio 2024 - Domenico Gallo, Fiorella Mannoia, Alessandro Marescotti, mons. Giovanni Ricchiuti, Carlo Rovelli, Alex Zanotelli
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