La fame al tempo della globalizzazione: note e strumenti per sapersi districare nel mercato alimentare e nelle sue iniquità tra responsabilità finanziare, politiche, ambientali e culturali.
Leggo di Unipol penso al commercio equo, alla finanza etica e a tutte le altre iniziative di economia alternativa. Un'idea mi tormenta: "Ecco cosa può succedere alle migliori iniziative se perdono l'anima e si lasciano vincere dalla tentazione del potere". Davanti agli occhi non ho solo la fine miserabile di gran parte del movimento cooperativistico, ma di esperienze ben più gloriose che hanno rappresentato la speranza per milioni di persone.
Anche un piccolo sassolino può inceppare l’ingranaggio di un sistema.
Nascita, sviluppi e auspici di una Campagna ancora in vita.
Contro le Banche Armate. Che, preoccupate, rispondono...
Si chiamano “non bancabili”. Sono coloro che non possono chiedere aiuto alle banche. Sono in tanti. E crescono anche da noi. Il microcredito è una risposta etica valida anche per loro. Cronaca di un'esperienza che cresce.
Fine di un'era. L'aumento inarrestabile dei prezzi è la prova che il petrolio comincia a finire. Anche se gli economisti si ostinano a non capirlo. Cosa stiamo vivendo e quello che rischia di accadere in un'intervista esclusiva a George Soros.
Per ottenere la sua libertà, il co-fondatore del sito WikiLeaks sarebbe sceso a patti? Piuttosto ha fatto scendere a patti la super potenza statunitense.
Gli elementi raccolti suggeriscono che la narrazione di Piazza Maidan come una rivoluzione non violenta è incompleta e fuorviante. Occorre un'indagine più approfondita per comprendere meglio le dinamiche e i responsabili di quegli eventi drammatici in Ucraina.
"Era un pacifista che, nei momenti in cui trionfava la via armata, insisteva che la via era la pace e la democrazia. Oggi Salvador Allende è una figura mondiale al pari di Martin Luther King, Mahatma Gandhi e altri che 'in nome dell’amore' per l’umanità furono assassinati dai mercanti di morte".
La magistratura condanna il governo italiano per il fermo illegale della nave di soccorso della Ong. Il giudice stabilisce che la Humanity ha agito in conformità al diritto internazionale soccorrendo i migranti in mare e che la Libia non è un porto sicuro per i migranti.
La Corte di Giustizia dell'UE ha stabilito che le autorità nazionali devono effettuare una valutazione degli impatti sulla salute umana prima di autorizzare l'ILVA. In presenza di gravi rischi per l'ambiente e la salute, devono sospendere le operazioni piuttosto che concedere proroghe.
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