Il nuovo presidente si insedierà il 1° marzo 2025. Il primo atto di Yamandú Orsi da presidente eletto dell'Uruguay sarà quello di andare a trovare il suo principale sostenitore politico, José 'Pepe' Mujica, nell'umile fattoria di Rincón del Cerro, a 15 chilometri dalla capitale Montevideo.
26 novembre 2024 - David Lifodi
Non hanno raggiunto il quorum i referendum su sicurezza e previdenza sociale.
Al primo turno Yamandú Orsi, del Frente Amplio, ha ottenuto il 15% di consensi in più rispetto al blanco Álvaro Delgado, ma, in caso di vittoria, al centrosinistra è richiesto un cambio di rotta radicale, soprattutto in ambito economico.
3 novembre 2024 - David Lifodi
Anche un terzo dell’elettorato di centro-sinistra favorevole alle perquisizioni volute dalle destre
Promosso sul tema un referendum per il 27 ottobre, in contemporanea con le presidenziali che sanciranno chi guiderà il paese dopo i cinque anni di governo neoliberista di Lacalle Pou.
23 settembre 2024 - David Lifodi
Il nuovo presidente Lacalle Pou vara un esecutivo di estrema destra
Il complesso militare-industriale analizzato in questo dossier comprende, oltre alle basi militari, anche i punti nevralgici regionali dell'industria bellica. Focalizza anche le collaborazioni accademiche con la NATO e il settore militare.
L'iniziativa del 12 aprile a Ravenna si propone di coinvolgere cittadini, associazioni e movimenti ecologisti per spingere verso una svolta radicale nelle politiche energetiche del Paese.
"Vogliamo vivere, ci piace stare al mondo, vorremmo continuare a starci il più a lungo e il meglio possibile, e tutto sommato non abbiamo voglia di fare male ad altre persone come noi. Ecco, questa è l'elementarità della condizione umana".
Lo Stato non si adopera abbastanza per sradicare i casi di violenza sessuale, riduzione in schiavitù, anche di minori, esecuzioni extragiudiziali e femminicidi.
E’ stata una settimana di mobilitazione quella appena finita, con i pacifisti nuovamente in piazza contro la barbarie. Non si può rimanere indifferenti per uno sterminio che a Gaza non ha fine. E contemporaneamente cresce una forte opposizione al piano di riarmo della von der Leyen e della Meloni.
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