Ha lasciato un segno nella Storia e nelle nostre coscienze, ci ha esortato a credere in un futuro senza guerre. Lavorava, soffriva per quello che vedeva e si interrogava.
Nessuno gli ha dato ascolto, se non la povera gente di cui ha guarito le ferite senza fare distinzione alcuna. Quello che sta succedendo è la bancarotta morale dell'Occidente.
La liberazione non è solo la liberazione dall'oppressione ma è la liberazione dalla guerra. E' la sfida più importante che l'umanità ha oggi davanti per costruire una società solidale, una società giusta, una società in cui tutti possano avere diritto ad una vita dignitosa
Nei momenti bui della nostra storia ha saputo rappresentare la voce fuori dal coro, la voce coerente e libera che sapeva pronunciare parole di verità. Alle guerre, anche a quelle cosiddette "umanitarie", ha detto no, e ha avuto ragione. Il pacifismo deve molto alla sua intransigenza.
13 agosto 2021 - Alessandro Marescotti
Crisi di governo, adesso molti pentastellati temono la disfatta elettorale
Il M5s non ha saputo mantenere un'alleanza con quei movimenti che si battevano per il disarmo, l'ecologia e le opere inutili voluti dalle lobby. Ma soprattutto sono state raccontate cose non vere pur di giustificare arretramenti e scelte diverse, sposando la campagna di Salvini contro le ONG
9 agosto 2019 - Alessandro Marescotti
Tante critiche sulla rete a Di Maio per il voto che punisce chi salva i migranti
Il M5s nel 2013 voleva Gino Strada come presidente della Repubblica, adesso insieme a Salvini attacca le Ong che salvano vite umane. Ma in queste ore sulla Rete il capo politico pentastellato viene bersagliato dalle critiche
6 agosto 2019 - Alessandro Marescotti
Il nuovo mensile "E" di Emergency è in edicola ogni primo mercoledì del mese, a partire dal 6 aprile
Al teatro Ambra Jovinelli Gino Strada invita a condividere il progetto "il mondo che vogliamo", senza privilegi e senza violenza e guerre come quella con la Libia. "Chi ce lo fa fare? La voglia di reagire, la voglia di avere qualche piccolo sogno"
6 aprile 2011 - Lidia Giannotti
Afghanistan. Il Centro maternità e gli altri ospedali di Emergency
L’attività dei volontari dà concretezza all’idea di pace in paesi funestati dalla violenza. Un impegno dell’Italia per la riapertura dell’ospedale di Lashkar-gah è l’unica operazione di pace possibile subito
2 maggio 2010 - Lidia Giannotti
Infamante farsa di regime. E il governo italiano vergognosamente se ne lava le mani
9 operatori della Ong pacifista "arrestati" dalla polizia segreta di Karzai. L'unica vera colpa di Emergency è la denuncia dei crimini di guerra e l'opera umanitaria. Facciamo nostra la denuncia di Gino Strada ed esponiamo simboli di Pace fino alla liberazione degli operatori rapiti.
La vicenda della liberazione di Mastrogiacomo mostra, se ce ne sia ancora bisogno, quanto D'Alema non possa più rimanere dov'è. Si dimetta il prima possibile
“Grazie a tutti”. Le prime parole di Daniele Mastrogiacomo sollevando le braccia al cielo per la gioia di essere di nuovo tra i suoi familiari, i suoi amici, i suoi colleghi che hanno condiviso indirettamente la storia.
Sono di particolare importanza i dati di questo studio: “Il “mortality cost” delle emissioni di C02 di uno stabilimento siderurgico del Sud Italia: una valutazione degli impatti sanitari derivanti dal cambiamento climatico”
Un mini-manuale di azioni pratiche. Ogni piccola azione conta. Più persone conosceranno l'appello, maggiore sarà la pressione dell'opinione pubblica sui decisori politici. La parola d'ordine è #NoEuromissili
La guerra senza quartiere tra il blocco a sostegno di Morales e quello a favore di Arce ha finito per lacerare il partito, i sindacati e i movimenti sociali
Oggi in gioco c’è il rischio di una guerra nucleare sempre più vicina con la decisione della Nato di schierare nuovamente gli euromissili entro il 2026. Siamo all’inizio di un’escalation in quanto la Russia agirà di conseguenza. È responsabilità di ciascuno di noi prendere posizione.
17 luglio 2024 - Domenico Gallo, Fiorella Mannoia, Alessandro Marescotti, mons. Giovanni Ricchiuti, Carlo Rovelli, Alex Zanotelli
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