Nei giorni scorsi abbiamo realizzato un'esperienza toccante: in classe sono state lette alcune lettere dei condannati a morte della Resistenza italiana. E dato che avevamo a disposizione un computer collegato a Internet e una grande lavagna digitale, abbiamo smanettato su un blog e inserito sul web le lettere dei condannati a morte, a disposizione di tutti
Oggi chiediamo che l'allora Presidente del Consiglio Massimo D'Alema offra pubblicamente le proprie scuse ad ognuna delle vittime con un atto formale e solenne.
Ricordi di guerra e di violenza rimossi. Perché troppo duri da reggere.
Disegni animati per ricordare a tutti cosa accade, da troppi anni, tra Palestina e Israele.
Come costruire un politica industriale di pace nel Lazio? Dopo l’approvazione della legge sulla riconversione dell’industria bellica, attraversiamo la regione tra dubbi, questioni aperte e nuove prospettive.
“Tu non uccidere” di don Primo Mazzolari è un testo fondamentale per gli operatori di pace.
Una dettagliata analisi per entrare nel pensiero nonviolento del prete obiettore.
Il negazionismo climatico bolsonarista ha azzerato i fondi per prevenire i disastri ambientali, ma anche decenni di compromessi con le lobby dell’agronegozio e della speculazione immobiliare hanno fortemente indebolito il paese di fronte agli eventi estremi prodotti dal cambiamento climatico
Per ottenere la sua libertà, il co-fondatore del sito WikiLeaks sarebbe sceso a patti? Piuttosto ha fatto scendere a patti la super potenza statunitense.
Gli elementi raccolti suggeriscono che la narrazione di Piazza Maidan come una rivoluzione non violenta è incompleta e fuorviante. Occorre un'indagine più approfondita per comprendere meglio le dinamiche e i responsabili di quegli eventi drammatici in Ucraina.
"Era un pacifista che, nei momenti in cui trionfava la via armata, insisteva che la via era la pace e la democrazia. Oggi Salvador Allende è una figura mondiale al pari di Martin Luther King, Mahatma Gandhi e altri che 'in nome dell’amore' per l’umanità furono assassinati dai mercanti di morte".
La magistratura condanna il governo italiano per il fermo illegale della nave di soccorso della Ong. Il giudice stabilisce che la Humanity ha agito in conformità al diritto internazionale soccorrendo i migranti in mare e che la Libia non è un porto sicuro per i migranti.
Sociale.network