La Terza Conferenza Internazionale della Coalizione Internazionale per la messa al bando delle armi all’uranio impoverito (ICBUW) si è tenuta a Hiroshima dal 3 al 6 agosto del 2006 cui ha partecipato una piccola delegazione italiana coordinata dal Centro.
Come ogni anno Hiroshima ricorda. E anche oggi, nel 62° anniversario del bombardamento atomico della città, il Sindaco Akiba Tadatoshi ha diffuso la sua annuale "Peace Declaration" nella cerimonia al Hiroshima Peace Memorial.
"I Sindaci sono più vicini, rispetto ai governi nazionali, ai miliardi di persone che potrebbero essere obiettivi di un attacco nucleare. Questo premio è pertanto un segno, non solo del nostro rispetto e ammirazione, ma anche nel desiderio che sempre più Sindaci aderiscano alla Campagna, e che essa possa continuare finché le nostre città divengano sicure da ogni bombardamento con armi convenzionali o nucleari"
5 settembre 2006 - Roberto Del Bianco
Come tutti gli anni, durante le celebrazioni dell'anniversario della "bomba": il sindaco di Hiroshima ha esposto il suo discorso di "Dichiarazione di pace"
Sessantuno anni più tardi, il numero delle nazioni affascinate dal male e schiave delle armi nucleari sta crescendo. La famiglia umana si trova ad un bivio. Tutte le nazioni saranno schiave? O tutte le nazioni si libereranno di questa schiavitù? Questa scelta pone un’altra domanda. E’ accettabile per le città, e specialmente per i bambini innocenti che le abitano, essere gli obiettivi di armi nucleari?
La risposta è evidente, e gli ultimi sessantuno anni ci hanno mostrato la strada verso la liberazione.
Non è una delle tante rievocazioni, in questo 6 agosto di memoria. Ma un sunto di attività svolte per diffondere una cultura volta al disarmo, attraverso la Campagna creata nel 1982 dai sindaci di Hiroshima e Nagasaki.
Sono già 24 anni che la Campagna "Mayors for Peace" si estende nel mondo, e con un obiettivo dichiarato: arrivare entro il 2020 a un disarmo atomico globale.
Mentre in Italia, in quest'ultimo anno...
6 agosto 2006 - Roberto Del Bianco
Ecco una riflessione. Ma dove inquadrare questo articolo? Ecologia? Educazione alla pace? Disarmo nucleare?
Difficile far distinzioni: perché tutto questo oramai interessa l'umanità e il pianeta in tutto il suo insieme...
Sono passati venti anni dall'esplosione del reattore nucleare in Ucraina. Ma l'umanità (o almeno certi governanti) non ha ancora imparato la lezione.
E nuove Chernobyl - o nuove Hiroshima - ci attendono: anche per questo non possiamo mai cessare di lottare per l'eliminazione completa dei possibili conflitti atomici...
Nel 1945 Harry Truman giustificò lo sgancio delle bombe atomiche sul Giappone in nome della sicurezza degli statunitensi. Nel 2005, 60 anni dopo, George W. Bush giustifica l'occupazione dell'Iraq con lo stesso motivo
Sharon K. Weiner e Robert Jensen
Alcune informazioni storiche per smontare un luogo comune
Gli americani erano venuti a conoscenza della volontà del Giappone di mettere porre fine alla guerra e di arrendersi. Ma c'era un problema: il Giappone stava per trattare la pace anche con l'Urss. I servizi segreti americani intercettarono e lessero i messaggi in codice del governo giapponese all'ambasciatore giapponese a Mosca. E fu deciso il bombardamento atomico prima che il Giappone concordasse la resa anche con l'Urss.
6 agosto 2005 - Alessandro Marescotti
“60 ANNI DOPO LE ARMI NUCLEARI MINACCIANO ANCORA L'UMANITA'”
In memoria del 6 Agosto 2005 sessant'anni esatti dallo sgancio della prima bomba atomica della storia, che rase al suolo la città giapponese di Hiroshima. Tre giorni dopo, il 9 agosto 1945, la stessa sorte toccò a Nagasaki. Un orrore che ha contato più di 200 mila morti nei soli primi mesi successivi alla deflagrazione nucleare. Ad oggi le vittime sarebbero, secondo alcune stime, almeno 350 mila: morti che oggi non possono essere solo commemorati.
Sessant'anni dopo, infatti, il rischio di un conflitto nucleare torna a minacciare l'umanità...
3 agosto 2005 - Agnese Ginocchio
Alla importante manifestazione di Central Park a New York il 1° maggio scorso, in occasione della revisione del Trattato di non proliferazione nucleare, era presente anche la delegazione di IPB-Italia...
Fu il capitano Robert Lewis, dopo aver verificato con un binocolo gli effetti della bomba sganciata su Hiroshima, a scrivere nel suo diario: "My God what have we done?". Nessun Presidente americano in carica ha mai visitato Hiroshima.
23 agosto 2004 - Redazione
La gru giapponese è un simbolo di pace a Hiroshima
Ecco la storia del pilota che, dopo lo sgancio della bomba atomica, non riuscì più a trovare la pace dell’anima. Famoso il suo carteggio con Günther Anders, il
grande filosofo tedesco che dedicò l'intera sua vita a lottare contro gli orrori di Auschwitz, di Hiroshima e di Nagasaki affinche' non potessero ripetersi mai
piu'.
Manlio Dinucci, e Giulietto Chiesa nella prefazione, si pongono alcune domande, elaborano le risposte e giungono all'inevitabile conclusione che le armi nucleari andrebbero eliminate dalla faccia della terra. Ma per far questo occorre, prima di ogni altra cosa, capire cosa sono queste armi, che potere hanno e che potere danno a chi le possiede.
Il viaggio italiano di Eszter Koranyi e Rana Salman, co-direttrici dell’organizzazione pacifista Combattenti per la Pace, è proseguito a Torino dopo le tappe Milanesi di venerdì e sabato mattina.
Emozionante e partecipatissimo il debutto milanese del tour italiano delle co-direttrici di Combattenti per la pace, la sera di venerdì 15 novembre nel co-housing Base Gaia e la mattina di sabato 16 alla Casa delle Donne.
A luglio 24 caccia di quarta generazione Eurofighter per un totale di 7,4 miliardi di euro. A settembre 25 F-35 di quinta generazione per 7 miliardi. A novembre via libera al nuovo caccia Tempest GCAP di sesta generazione: 7,5 miliardi per sviluppare il prototipo con il voto favorevole del PD.
Quest'anno, il Premio Laura Conti celebra il suo venticinquesimo anniversario. Entro il 30 novembre 2024, potrai inviare la tua tesi e concorrere per un premio in denaro e la pubblicazione del tuo lavoro.
È stato lanciato un appello a tutti coloro che desiderano contribuire a costruire percorsi di educazione alla pace. Chiunque sia interessato a partecipare al progetto può iscriversi entro il 26 novembre e partecipare al primo incontro online il 28 novembre.
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