Fino a ora la diossina era stata considerata solo un problema delle pecore e delle capre che avevano pascolato attorno all'ILVA: Adesso si scopre che la contaminazione è arrivata a oltre dieci chilometri, nelle campagne di Massafra. Ma come è arrivata lì la diossina?
Una comunicazione più dettagliata della società italiana di medici per l'ambiente a proposito del progetto Moniter per il controllo delle emissioni degli inceneritori dell'Emilia Romagna
Aumento di tumori nella popolazione adulta, rischio di nascite premature e aborti spontanei: l'Emila Romagna è l'isola felice che Regione e Arpa raccontano?
Sarebbe preferibile che ci spiegaste le vostre ragioni, ci deste informazioni e non ci usaste come pubblico per messaggi polemici e per prove di forza. Ci interessano le risposte. Perché non dovremmo essere in grado di valutarle?
Testo è stato scritto dal Dott. Francesco Sodo (laureato in Scienze Ambientali specializzato Tecnico Superiore per la Raccolta e Smaltimento dei Rifiuti) a testimonianza dei danni alla salute che possono causare gli impianti inquinanti. Speriamo che in un futuro imminente venga valorizzata e preferita una gestione dei rifiuti basata sulla riduzione, sulla raccolta differenziata e su tecnologie a basso impatto ambientale. La raccolta differenziata è importante anche per il lavoro, soprattutto nelle regioni del mezzogiorno.
Nel comune abruzzese si vuole costruire un inceneritore di carcasse animali portando "avanti una trattativa (quasi privata) - con un iter "poco trasparente" - sacrificando un’area agricola incontaminata senza incassare alcun vantaggio per la comunità."
Il WWF di Taranto è fortemente preoccupato per l’annuncio dell’AMIU circa la rimessa in funzione dell’impianto di incenerimento dei rifiuti e ne esprime la propria contrarietà.
Una miniera d'oro nella terra della camorra. Il 23 gennaio, alla presenza di Berlusconi, verrà inaugurato il termovalorizzatore di Acerra. Sarà l'impianto più grande d'Europa, costruito però con tecnologia superata. Un motivo di preoccupazione in più per gli abitanti del centro campano: «L'avvio dei forni - dicono - sarà l'inizio di una strage silenziosa»
La politica delle buone intenzioni e pessime pratiche trova Taranto ancora una volta in prima fila tra i “cattivi” comuni. Uno studio condotto sulla popolazione di un quartiere di Forlì esposta a due impianti di incenerimento (rifiuti urbani e ospedalieri) aveva evidenziato gravi danni per la salute.
Di concerto con la Regione, si tratterà di verificare se il termovalorizzatore sia effettivamente rispondente alle esigenze del territorio. Il fattore tempo giocherà un ruolo determinante nella politica di pianificazione ambientale.
«Disapproviamo la decisione dell'Amiu di riattivare l'inceneritore di Taranto. Ancora uno scempio ambientale perpetrato ai danni dei tarantini, sull'onda mediatica dell'emergenza rifiuti».
Come bruciare monnezza a Taranto senza consultare la popolazione interessata. La Regione Puglia sta compiendo l'ennesima azione che mostra tutta l'inconsistenza di una campagna di promesse e abbatte l'ennesimo colpo mortale sulla martoriatissima area tarantina.
Il Sindaco e Presidente ATO/1 Tamburrano deve avviare la consultazione dei cittadini e favorire la loro partecipazione alla procedura di V.I.A., dichiari se intende farlo. Un sindaco non deve sfuggire a questioni di questa rilevanza liquidandole come semplici procedure di carattere burocratico.
Commissione europea: manca la valutazione dell'impatto ambientale La Regione replica: «Abbiamo già provveduto a sanare». Il termovalorizzatore produce ogni anno dai rifiuti 72 milioni di Kilowattora. L'interesse dell'Ue nei suoi confronti risale al 2001. L'impianto è controllato per il 51% dal Gruppo Marcegaglia (attuale presidente nazionale di Confindustria)
L'idea del governatore è di costruire due impianti a Rovigo e nella Marca. Secondo i dati ufficiali il 50% dei rifiuti della regione ormai viene riciclato. «Anche il Veneto dei primati nella raccolta differenziata si regge su un equilibrio molto delicato abbiamo bisogno di altri due termovalorizzatori». Il presidente della Provincia di Treviso: «Non risolviamo i problemi del resto del Veneto».
Un lettore scrive al Corriere: Leggo che un inceneritore costa meno, produce ricchezza ed energia e le credo. Poi, m’informo tramite altri canali e mi dicono il contrario di quanto affermato prima e non posso non credergli.
Con 593.000 abitanti la Basilicata può tanquillamente confondersi tra i quartieri partenopei, come il Vomero ad esempio. Stranamente, però, anche la Basilicata sta precipitando nell'emergenza rifiuti. Chi è interessato a fare business e speculare sulle emergenze dei rifiuti e sui termovalorizzatori?
23 aprile 2008 - Felice Santarcangelo
Negli Usa non si costruiscono più dal '95. I salernitani ignorano i rischi
Patrizia Gentilini, oncologa di fama nazionale, a Palazzo Sant'Agostino ha attacato la scelta del termovalorizzatore «Patrizia Gentilini critica la scelta di De Luca. La scienziata è intervenuta ieri al convegno organizzato dall'area Letta del Pd: «È un rimedio peggiore del male».
1 marzo 2008 - Umberto Adinolfi
Lo specialista al congresso dell'associazione Coscioni
A Salerno il primario di oncologia del Pascale: «Stop al termovalorizzatore per la salute di tutti». Il medico nel corso del VI Congresso nazionale, dell'associazione «Luca Coscioni»: in questa città non si è mai fatta la differenziata Se ci fosse, non sarebbe necessario l'impianto. Il termovalorizzatore è una scelta molto rischiosa.
Incontro con un professore di chimica americano che ha illustrato gli effetti che possono derivare dall’attività dei termovalorizzatori. Il professor Connet ha illustrato gli effetti che, secondo autorevoli studi americani, avrebbero le polveri sottili emesse dai termovalorizzatori.
I tentativi di fermare e di censurare le proteste contro il genocidio in atto a Gaza vanno contrastati con fermezza. Ecco un esempio di contrattacco riuscito.
Siamo a una svolta. La comunità internazionale è di fronte a una nuova minaccia e deve ritornare al sistema dei controlli reciproci sugli euromissili garantito dal trattato INF. Occorre eliminare i missili a gittata intermedia in Europa per garantire la sicurezza reciproca.
Il Tour delle co-direttrici di “Combatants for Peace”, l’Israelo-Ungherese Eszter Koranyi e la Palestinese di Betlemme Rana Salman è giunto nel pomeriggio di lunedì 18 novembre a Roma, agli Spin Time Labs di via Santa Croce in Gerusalemme 55.
C'è tecnologia italiana nei missili Storm Shadow che colpiscono la Russia. Gli ATACMS usano il sistema M-code e necessitano di personale USA. Dal coinvolgimento indiretto siamo passati al conflitto militare diretto e anche l'Italia è coinvolta con proprie tecnologie. Ma la Meloni lo sa?
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