Non è accettabile, mentre si discute pressantemente del futuro del paese, di risorse scarse, di sacrifici, che si maltratti in questo modo un così immenso patrimonio di bellezza
Per la seconda volta in meno di un anno un nuovo gravissimo incidente in uno stabilimento inserito nell'Inventario Nazionale degli Stabilimenti a Rischio Industriale
Le guerre della vergogna di cui i media non parlano - anni di colonialismo e tratta degli schiavi: se si vuole costruire un cammino di democrazia in Africa si deve partire dalle donne.
L'incidente sarebbe stato provocato dal mancato funzionamento dell'impianto di depurazione. Nel frattempo, i magistrati hanno ascoltato la relazione dei custodi tecnici che denunciano la poca collaborazione da parte dell'azienda
Dopo il gravissimo incidente nel Golfo del Messico il WWF torna a chiedere interventi urgenti sulle autorizzazioni che si continuano a rilasciare nel tratto di mare antistante la costa abruzzese
Una dichiarazione del vicepresidente Mineo. “Esprimo un giudizio complessivamente positivo sull’incontro con i responsabili dello stabilimento Eni di Taranto, svoltosi questa mattina presso l’assessorato all’Ambiente.
Sembra decollare l’inchiesta avviata dal procuratore Franco Sebastio per far luce sull’ennesimo incidente accaduto all’interno dello stabilimento Eni di Taranto due giorni fa. Medesimo episodio era capitato meno di due settimane fà.
«Sindaco Stefàno, a che punto - chiedono gli esponenti del Partito democratico - è l'elaborazione del documento sui Rischi d'incidente rilevanti (Rir) di cui il Comune è a tutt'oggi sprovvisto?»
Non c'è pace nella città delle grandi industrie inquinanti. L'immagine del fumo nero dell'Eni rimane fissa nella mente come un incubo da cui è difficile liberarsi. La convivenza con i mostri “sputaveleno” che alterano il colore del cielo è insostenibile.
Due incidenti analoghi alla raffineria dell'Eni di Taranto in dodici giorni. Accertamenti della magistratura sull'Eni. Dopo gli accertamenti della Digos il procuratore deciderà se avviare formalmente una indagine
Il black out ha prodotto una colonna di fumo densa che ha allarmato i tarantini. Decine di cittadini hanno telefonato ai vigili del fuoco, ai carabinieri e agli uffici della Circoscrizione Tamburi per segnalare la presenza della colonna di fumo. Un altro guasto elettrico si era verificato il 25 settembre. Borraccino (PDCI); I dirigenti dell’Eni riferiscano direttamente quanto accaduto in Regione.
La strigliata all'agenzia regionale per l'ambiente è del sindaco rimasto all'oscuro, come tutti i tarantini, dell'incidente di mercoledì sera nella raffineria Eni
27 settembre 2008 - Cesare Bechis
Ennesimo infortunio mortale all'ILVA. Ieri sciopero in fabbrica e vertice in prefettura
Lavoro e morte. Sempre più stretti, sempre più vicini, in questa città che respira fumo e tensioni sociali, malessere e incapacità di esprimere un presente normale e un futuro non più segnato dall’incertezza.
E' stata la prima donna ad occupare quel ministero in Ecuador, difendendo sempre con forza la tesi della necessità di rivedere il cosiddetto «Libro Blanco de las Fuerzas Armadas»
28 gennaio 2007 - Altercom - Agencia de prensa de Ecuador
Il sindaco della Maddalena: "Per me la notizia non esiste". Poi: "Solo graffi". In realtà il sottomarino non può rientrare in Usa per i danni riportati.
Entrambe le potenze stanno potenziando i propri arsenali, aumentando la centralità delle armi nucleari nelle rispettive politiche di sicurezza, in un contesto internazionale che sembra proiettato verso una nuova corsa agli armamenti.
Dopo la conferma della sua condanna a cinque anni di reclusione per "giustificazione del terrorismo", il sociologo è stato trasferito in una colonia penale, dove sta scontando la pena. E' stato incarcerato per un'accusa di "giustificazione del terrorismo".
Al gigante tecnologico statunitense Apple è stato imposto di rimuovere le app di Radio Free Europe/Radio Liberty (RFE/RL) dall'App Store russo. Questo atto ha sollevato interrogativi sul comportamento di Apple e sulla sua volontà di conformarsi alle richieste del governo russo.
Il viaggio italiano di Eszter Koranyi e Rana Salman, co-direttrici dell’organizzazione pacifista Combattenti per la Pace, è proseguito a Torino dopo le tappe Milanesi di venerdì e sabato mattina.
Emozionante e partecipatissimo il debutto milanese del tour italiano delle co-direttrici di Combattenti per la pace, la sera di venerdì 15 novembre nel co-housing Base Gaia e la mattina di sabato 16 alla Casa delle Donne.
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