Dobbiamo sublimare questo carico di dolore e trasformarlo in forza, la forza del nostro mare quando si gonfia, si arrabbia, si infrange, travolge, fa paura: questa è Altamarea.
C’è fermento nella masseria Carmine in vista della seconda marcia contro l’inquinamento del 28 novembre, quest’anno a scendere in piazza non saranno solo gli allevatori colpiti dalla diossina, ma anche uomini pronti a ricostruire la propria realtà con tutti i mezzi necessari e dovuti.
Dall'adozione delle migliori tecnologie industriali al monitoraggio continuo degli inquinanti, dall'informazione alla popolazione alla costruzione di uno sviluppo ecosostenibile. Ecco in sintesi i dieci punti che porteranno il "popolo inquinato" in piazza a manifestare per il diritto alla salute.
La riunione è avvenuta alle ore 14 di oggi. Dalle notizie pervenute in serata abbiamo appreso che il campionamento in continuo è stato adottato: vittoria!
ALTAMAREA - coordinamento di associazioni e cittadini contro l'inquinamento a Taranto - vuole replicare la grande manifestazione dello scorso anno. La mattina del 28 novembre saremo in marcia per difendere il nostro diritto alla salute.
23 ottobre 2009 - Biagio De Marzo
Viaggio tra i pensieri della famiglia Fornaro, rovinata dalla diossina che ha contaminato la masseria
Nonostante il tempo col suo scorrere getti sempre più ombre sul futuro degli allevatori di Taranto, nella masseria Carmine la speranza resta viva, così come la voglia di rimettersi in piedi e riprendersi ciò che è stato tolto con violenza e continuare ad investire sul futuro.
Le associazioni ambientaliste e i cittadini coordinati in Altamarea chiedono il "campionamento continuo" sulle sostanze organiche volatili. ENI tenta di sostituire il controllo 24 ore su 24 con un controllo semestrale. Alleghiamo la lettera dell'ENI con cui si tenta il "colpo grosso". Come l'Ilva anche l'ENI non gradisce controlli costanti.
Altamarea invita tutte le scuole ad aderire alla settimana Unesco che quest’anno è centrata sul tema “Città e cittadinanza”, pienamente collegata alle questioni che saranno al centro della piattaforma anti-inquinamento del corteo del prossimo 28 novembre.
2 ottobre 2009 - Altamarea contro l'inquinamento
La mobilitazione generale deve servire a sollevare la coltre di silenzio e disinteresse che copre le tristi vicende della nostra città
Si è deciso di organizzare la mobilitazione della città il 28 novembre 2009, ultimo sabato di novembre anniversario della "Marcia dei ventimila", che portò in piazza una marea di uomini, donne e bambini contro l'inquinamento.
25 settembre 2009
26 settembre 2009, confronto Arpa, Ilva ed esperti di area ambientalista
Interventi per l'area ambientalista della dott.ssa Mariangela Vigotti, del dott. Federico Valerio. In allegato la relazione e le diapositive del prof. Alessandro Marescotti per conto del coordinamento Altamarea.
Le mortificazioni dovute ad anni di inquinamento selvaggio, ma anche di silenzi e complicità istituzionali, senza contare i tanti, troppi morti che la città piange ogni giorno a causa proprio dell'inquinamento di origine industriale, esigono una pronta inversione di tendenza che rende intollerabile questo ennesimo atto del governo ai danni dei tarantini.
15 settembre 2009
Tra l'Ilva e il cimitero di Taranto la distanza è minima: quindici passi
A Bari lunedì 7 settembre alle ore 18 (terrazza Arpa Bari, Corso Trieste 27) vi sarà la presentazione alla presenza dell'autore Giuliano Foschini, del prof. Giorgio Assennato Direttore Generale dell’Arpa Puglia, dei rappresentanti delle associazioni ambientaliste, del sostituto procuratore Francesca Pirrelli e di Mario Desiati, direttore editoriale della Fandango libri.
Sono di particolare importanza i dati dello studio “Il “mortality cost” delle emissioni di C02 di uno stabilimento siderurgico del Sud Italia: una valutazione degli impatti sanitari derivanti dal cambiamento climatico”. Al centro c'è la questione dell'impatto transfrontaliero e transgenerazionale.
Un mini-manuale di azioni pratiche. Ogni piccola azione conta. Più persone conosceranno l'appello, maggiore sarà la pressione dell'opinione pubblica sui decisori politici. La parola d'ordine è #NoEuromissili
La guerra senza quartiere tra il blocco a sostegno di Morales e quello a favore di Arce ha finito per lacerare il partito, i sindacati e i movimenti sociali
Oggi in gioco c’è il rischio di una guerra nucleare sempre più vicina con la decisione della Nato di schierare nuovamente gli euromissili entro il 2026. Siamo all’inizio di un’escalation in quanto la Russia agirà di conseguenza. È responsabilità di ciascuno di noi prendere posizione.
17 luglio 2024 - Domenico Gallo, Fiorella Mannoia, Alessandro Marescotti, mons. Giovanni Ricchiuti, Carlo Rovelli, Alex Zanotelli
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