Una donna di Taranto sfrutta la procedura di Autorizzazione Integrata Ambientale dell'Ilva di Taranto per rendere noto il suo caso sul sito web del Ministero dell'Ambiente. E spiega: “Il mio organismo è pieno di minerali”.
27 marzo 2008 - Daniele Marescotti
Lettera al Ministero dell'Ambiente, al padrone dell'Ilva e al presidente della Regione
Il 16 maggio 2004 nel giro di 5 minuti perdo l'uso delle gambe. In questi anni ho speso soldi a non finire. Proprio l'altro giorno, dopo ulteriori esami a pagamento ho avuto la conferma che la mia paralisi è stata provocata dall'inquinamento.
Dopo il latte alla diossina parla il direttore generale dell´Arpa «Stiamo lavorando con le università a un progetto per identificare tutte le emissioni. Si tratta di un´iniziativa ambiziosa e costosa. L´unica in grado di fare marciare a braccetto lo sviluppo industriale con la tutela dell´ambiente e la salute dei cittadini. In queste ore ho saputo che saremo sostenuti finanziariamente dall´Ilva. Anche l'amministrazione regionale non dovrebbe voltarci le spalle»
Chiuse le indagini su episodi verificatisi fra luglio e settembre di due anni fa Contestate dal PM. Accuse di getto pericoloso di cose e danneggiamento e scarico diretto nel sottosuolo di sostanza inquinante Ad aver messo nero su bianco le contestazioni è stato il pubblico ministero Antonella Montanaro
L’ILVA, la raffineria, il cementificio, e tutte le fabbriche che insistono nell’area industriale espellono una quantità di sostanze nocive da far paura e i tarantini si ritrovano ad essere inseriti fra le città con più casi di tumore o di malattie delle vie respiratorie e allergiche.
Il Salento fra l'Ilva di Taranto e la centrale ENEL di Cerano
Non solo l'industria e i camini delle caldaie civili, ma anche la sabbia del Sahara mina la salute dei salentini. Uno studio della Provincia dimostra che l'aria inquinata arriva anche dal Sahara.
Per voltare pagina, definitivamente, bisognerebbe recidere i legami, le protezioni, i silenzi, le connivenze. Provincia di Taranto e Regione Puglia. Le autorizzazioni che hanno consentito di inquinare.
"Per far sì che nel sangue dei tarantini non ci sia più traccia di diossina, bisognerebbe chiudere l’Ilva e la raffineria e mandare a casa migliaia di lavoratori salariandoli fino a quando non si avviano sulle aree in questione nuove attività non inquinanti".
Il sindaco: non siamo di serie B, pretendiamo risposte adeguate. Ieri la firma dell’intesa tra Comune e Agenzia regionale per la protezione ambientale con la quale quest’ultima si occuperà delle centraline per il controllo dell’aria. Assennato, che oggi incontra Vendola, dichiara: «La cabina di regia per combattere l’inquinamento deve essere qui. Se entro due anni non sarà così, avremo perso tutte le opportunità»
Le storie di contadini ammalati segnalate nella denuncia. Gli agricoltori presentano un esposto in Procura Leucemia, carcinoma, metastasi polmonari I legali hanno allegato gli studi condotti da Medicina Democratica. Gli impianti della centrale elettrica Enel di Cerano sono vicinissimi ai terreni coltivati risultati inquinati
Archiviata la querela: «L'associazione poteva diffondere i dati, i cittadini hanno il diritto di sapere». Il ministro Pecoraro Scanio annuncia l'avvio dell'iter per la concessione dell'autorizzazione integrata ambientale
Il Sindaco Stefàno in un'intervista parla di ambiente, e rapporti con la grande industria. Sul versante ambientale il sindaco dimostra di essere stato molto attivo nonostante i silenzi che lasciavano presagire una sorta di acquiescenza nei confronti del colosso d’acciaio e del suo patron.
Il procuratore generale presso la Corte d'Appello di Lecce – Sezione distaccata di Taranto – Nicolangelo Ghizzardi, ha chiesto la condanna per tre dirigenti del siderurgico tarantino, incluso il presidente del Cda. L'inchiesta prese avvio l’11 settembre del 2001 con il sequestro preventivo delle batterie 3-6 del reparto cokerie: una perizia stabilì che erano stati superati i valori limite di emissioni inquinanti.
27 febbraio 2008
Un'analisi del calo di consensi del Presidente della Regione Puglia
Nel suo libro "I dilemmi della speranza" si legge: "La speranza è lo strumento grazie al quale l'umanità può immaginare che le cose vadano meglio: ma la speranza è anche un'illusione. A volte avere delle speranze significa illudersi e illudersi significa andare incontro talvolta a delusioni"
13 febbraio 2008 - Alessandro Marescotti
Il Comitato chiede controlli per valutare i livelli di contaminazione da PCB
I PCB finiscono in atmosfera per volatilizzazione ed attraverso i venti possono essere diffusi per migliaia di chilometri. Il diffuso utilizzo del PCB fino ai primi anni '80 ha riguardato anche l’intera zona industriale di Taranto. In particolare occorre soffermarsi sulla “questione apirolio”
8 febbraio 2008 - Comitato per Taranto
Intanto a Statte (Taranto) la Questura indaga su un gregge di pecore e capre che ha pascolato vicino all'area industriale
La conferenza «Diossine Uomo Taranto» spalanca una finestra su un fenomeno ignoto per molto tempo: la presenza nel sangue di diossina e in particolare di PCB diossino-simili. A Taranto negli scorsi decenni sono giunte 1800 tonnellate di PCB cancerogeno proveniente da Brescia. I massimi esperti nazionali di diossina, insieme all'associazione TarantoViva (organizzatrice dell'evento), commenteranno i dati che assumono in rilievo nazionale.
Negli scorsi anni, grazie ad efficaci misure di riduzione delle emissioni, si è riusciti a ridurre considerevolmente i residui di diossine nelle derrate alimentari svizzere.
Nonostante il miglioramento della situazione e il rispetto in Svizzera dei valori massimi vigenti, occorre proseguire gli sforzi per ridurre ulteriormente l'esposizione complessiva della popolazione. In futuro, le ricerche e le misure riguarderanno principalmente i policlorobifenili (PCB), un gruppo di sostanze che, provenienti da varie fonti, possono contaminare le derrate alimentari. Queste sono le conclusioni dell'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP), che ha raccolto in un rapporto una serie di dati attuali sulla contaminazione delle derrate alimentari svizzere.
Ufficio federale della sanità pubblica
Riceviamo e pubblichiamo la seguente lettera aperta
E’ possibile che nessuno tra tutte le Autorità, si sia mai accorto di ciò che il grande gigante, seminatore di morte, scarica impunemente nel cielo di Taranto a tutte le ore del giorno e della notte. E’ possibile che gli incarichi politici, riescano a distogliere persone come Lei da quelli che sono gli struggenti problemi che affliggono molti dei Suoi amministrati per il male inguaribile?
Il "Dioxin Toolkit" delle Nazioni Unite elenca i fattori di emissione di diossine e PCB per tutti i tipi di industria. Lo alleghiamo in fondo a questa pagina web. Un'altra cultura è possibile se guarderemo ad un'altra società, più partecipata e meno inquinata. Traducete il Dioxin Toolkit e portatelo a scuola e nell'università.
L'Istituto Superiore di Sanità conferma: l'acqua dei pozzi della Val Pescara non era adatta al consumo umano. Viene così confermata la denuncia del WWF
31 gennaio 2008 - Alessio Di Florio
Il nome della cittadina dei Campi flegrei spicca tra gli altri
Il comune flegreo è considerato dall'Oms tra gli otto con il più alto tasso di mortalità e malformazioni della Campania. Eredità degli anni '90, quando qui arrivavano i rifiuti dal nord Italia. Sversare rifiuti illegalmente è una cosa difficile da nascondere in comunità piccole.
30 gennaio 2008 - Adriana Pollice
Le polveri sottili a Taranto, ed in particolare al rione Tamburi sono di casa
E’ questa la media ottenuta dividendo le quantità di emissioni inquinanti delle industrie per la popolazione cittadina. Dall’inizio del 2008 al rione Tamburi si sono verificati già 23 superamenti dei valori di Pm10. Sembra che l’inquinamento della nostra città sia una sorta di mostro inattaccabile e invincibile.
Sono di particolare importanza i dati di questo studio: “Il “mortality cost” delle emissioni di C02 di uno stabilimento siderurgico del Sud Italia: una valutazione degli impatti sanitari derivanti dal cambiamento climatico”
Un mini-manuale di azioni pratiche. Ogni piccola azione conta. Più persone conosceranno l'appello, maggiore sarà la pressione dell'opinione pubblica sui decisori politici. La parola d'ordine è #NoEuromissili
La guerra senza quartiere tra il blocco a sostegno di Morales e quello a favore di Arce ha finito per lacerare il partito, i sindacati e i movimenti sociali
Oggi in gioco c’è il rischio di una guerra nucleare sempre più vicina con la decisione della Nato di schierare nuovamente gli euromissili entro il 2026. Siamo all’inizio di un’escalation in quanto la Russia agirà di conseguenza. È responsabilità di ciascuno di noi prendere posizione.
17 luglio 2024 - Domenico Gallo, Fiorella Mannoia, Alessandro Marescotti, mons. Giovanni Ricchiuti, Carlo Rovelli, Alex Zanotelli
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