Le ragioni per cui Bush non puo' rispondere a Cindy Sheehan, che guida negli Stati Uniti il movimento di protesta delle madri dei soldati caduti in Iraq
Nel 1945 Harry Truman giustificò lo sgancio delle bombe atomiche sul Giappone in nome della sicurezza degli statunitensi. Nel 2005, 60 anni dopo, George W. Bush giustifica l'occupazione dell'Iraq con lo stesso motivo
L'amministrazione pescarese ha deciso di dedicare un monumento ai "martiri di Nassiriya". Tusio De Iuliis dell'Associazione Aiutiamoli a Vivere, impegnata da anni in progetti di solidarietà in Iraq esprime il proprio dissenso.
Amnesty International ha rilasciato un rapporto, ‘Iraq. A sangue freddo: abusi dei gruppi armati’. Gli Stati Uniti e i loro alleati hanno commesso gravi violazioni dei diritti umani, ma i gruppi armati che si oppongono non sono da meno.
L'Iraq Body Count e l'Oxford Research Group hanno rilasciato un rapporto sulle vittime civili della guerra in Iraq (morti e feriti) tra il marzo 2003 e il marzo 2005. Le cifre sono altissime e ci ricordano il vero volto della guerra.
Quando i Padri Fondatori - nella Carta dei Diritti, che allegarono alla Costituzione - garantirono la libertà di stampa, non garantirono che i media fornissero ai cittadini informazione e analisi di qualità, un ruolo - quello del quarto potere - necessario a una democrazia che funzioni. In realtà, i media più importanti si sono venuti trasformando in uno strumento, attraverso il quale la cultura commerciale dominante - banale all’ennesima potenza - riproduce se stessa.
Ad Instanbul, Turchia, si sta tenendo la sessione finale del tribunale mondiale sull'Iraq (World Tribunal on Iraq, WTI). I testimoni hanno dimostrato che gli Stati Uniti sono stati responsabili di molte atrocità.
Sotto la leadership di questo presidente, l’America si è resa direttamente responsabile di una massiccia distruzione delle infrastrutture di una nazione innocente, di uno spreco incalcolabile di risorse assolutamente necessarie, e della perdita di un numero di vite più alto di quante vorremmo o siamo in grado di calcolare.
Soldati statunitensi che terrorizzano, saccheggiano, uccidono civili innocenti. Parla uno degli oltre 6.000 disertori americani che hanno detto no alla guerra di Bush
benchè il governo del presidente Lagos si sia opposto, alle Nazioni Unite, all'invasione dell' Iraq, il paese rischia delle rappresaglie in forma di attentati a causa delle azioni di questi mercenari, secondo le avvertenze degli analisti
21 giugno 2005 - Hernán Uribe
I problemi ecologici dell'Iraq sono fra i peggiori al mondo
Quali verità sono state "inconfutabilmente" accertate?
Che Nicola Calipari era un "un dirigente del SISMI estremamente leale verso la Repubblica Italiana e stimato amico degli Stati Uniti"; che ha dato la sua vita "e alla sua memoria e alla sua eroica attività è stata giustamente conferita dal Presidente della Repubblica la Medaglia d'Oro al Valor Militare"
3 maggio 2005 - Loris D'Emilio
Manifest Destiny, un destino rivelato – Lo stile del XXI secolo
Il maresciallo comincia a scrivere. Sembriamo a buon punto. La felicità dura poco. Blackout elettrico. Il computer dei Carabinieri perde tutti i dati. Si ricomincia da capo. Così per tre volte mentre fuori si superano i quaranta gradi. L'esposto è proprio sulle vittime delle future ondate di calore.
Sono di particolare importanza i dati dello studio “Il “mortality cost” delle emissioni di C02 di uno stabilimento siderurgico del Sud Italia: una valutazione degli impatti sanitari derivanti dal cambiamento climatico”. Al centro c'è la questione dell'impatto transfrontaliero e transgenerazionale.
Un mini-manuale di azioni pratiche. Ogni piccola azione conta. Più persone conosceranno l'appello, maggiore sarà la pressione dell'opinione pubblica sui decisori politici. La parola d'ordine è #NoEuromissili
La guerra senza quartiere tra il blocco a sostegno di Morales e quello a favore di Arce ha finito per lacerare il partito, i sindacati e i movimenti sociali
Oggi in gioco c’è il rischio di una guerra nucleare sempre più vicina con la decisione della Nato di schierare nuovamente gli euromissili entro il 2026. Siamo all’inizio di un’escalation in quanto la Russia agirà di conseguenza. È responsabilità di ciascuno di noi prendere posizione.
17 luglio 2024 - Domenico Gallo, Fiorella Mannoia, Alessandro Marescotti, mons. Giovanni Ricchiuti, Carlo Rovelli, Alex Zanotelli
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