Lo scrittore e giornalista israeliano Michel Warschawski espone in questa intervista come si è vissuta negli ambienti pacifisti e di sinistra israeliani la recente carnefina di Gaza
Luca Farina Finzi, educatore e organizzatore di progetti per profughi, ci racconta l’esperienza in Palestina con la Campagna Ponti e non Muri di Pax Christi.
Per continuare a sperare.
Contro l'escalation di violenza a Gaza occorre un movimento analogo a quello che ha sconfitto l'apartheid in Sudafrica. L'appello della scrittrice canadese.
Nell’inferno della vita palestinese, ci sono sogni di pace.
E la pace ci sarà quando terminerà l’occupazione.
Samah Jabr ci racconta un frammento di vita quotidiana.
Il sangue nelle strade di Gaza svela i silenzi della stampa e delle coscienze. Attribuire falsi pregiudizi a persone di altre culture è grave responsabilità. E la colpa è di tutti.
Questo è il testo del discorso con cui Flavio Lotti, coordinatore nazionale della Tavola della pace, ha introdotto il lavori dell'assemblea nazionale per la pace in Medio Oriente che si è svolta ad Assisi sabato 17 gennaio 2009.
(Tutti gli interventi dell'Assemblea di Assisi saranno pubblicati nei prossimi giorni sul sito www.perlapace.it.)
Le cattedre pluralistiche diverranno i nuovi punti di riferimento conoscitivi e operativi, al posto delle attuali cattedre monistiche di vertice, che asserviscono i seguaci e mantengono le separazioni e perciò la conflittualità
Il cuore del libro è un messagggio semplice: non basta dire “no” alla guerra, serve praticare una via diversa. Una via che parta dalla lezione di Gandhi: la nonviolenza come atto costruttivo e non solo oppositivo. Una via seguita dalla Comunità dell’Arca, fondata da Lanza del Vasto.
Quel 1982 era l'alba dell'alfabetizzazione informatica in Italia, in un contesto di grande curiosità verso le nuove tecnologie. L'iniziativa dell'ARCI di Taranto rappresentò un tentativo di abbinare la conoscenza dei computer a una riflessione critica sul ruolo dell'informatica nella società.
L’ingombrante presenza Usa, la dichiarazione dello stato d’assedio a poche ore dal voto, la forza dei gruppi di pressione appartenenti all’oligarchia e ai settori più oltranzisti del cattolicesimo hanno consegnato una dubbia vittoria a Daniel Noboa nel ballottaggio del 13 aprile scorso.
Il 2 aprile 2025, il Parlamento europeo ha approvato una risoluzione “sull’attuazione della politica di sicurezza e di difesa comune – relazione annuale 2024”. C'è da aver paura.
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