istria

5 Articoli
  • In fuga da Tito
    20 febbraio 2013. All'ISIS "Leonardo da Vinci" di Firenze in un incontro con esuli istriani, giuliani, dalmati.

    In fuga da Tito

    A ridosso del "Giorno del Ricordo", racconti e testimonianze anche crude e vissute in prima persona. Spicchi di storia italiana attraverso la sofferenza di chi è scampato, in quegli anni bui del dopoguerra, alle persecuzioni nazionaliste e alle foibe.
    22 febbraio 2013 - Roberto Del Bianco
  • "Giorno del Ricordo" 2010. Un passo indietro nella storia.

    Ritornando dai confini orientali

    "Istria Quarnero Dalmazia" e "Nemico del popolo". Due proposte al mondo della scuola. E un percorso didattico su vicende del nostro dopoguerra che non possiamo dimenticare.
    14 febbraio 2010 - Roberto Del Bianco
  • "La memoria degli italiani di Buie d'Istria" di Giacomo Paiano *

    "La memoria degli italiani di Buie d'Istria" di Giacomo Paiano *

    Storie e trasformazioni di una comunita' contadina tra il 1922 e il 1954 nelle testimonianze dei "rimasti". Ma perche' per gli istriani e' cosi' difficile riordinare i ricordi e raccontare?
    22 settembre 2008 - Elisabetta Caravati
  • "Bora" di Anna Maria Mori e Nelida Milani - Frassinelli -

    Due donne raccontano la loro Istria.
    Due donne nate a Pula, quando Pula era Pola e l'Istria era Italia.
    Due bambine a quei tempi; e dunque altri, e non loro, hanno scelto per loro se partire o rimanere.
    Due bambine: una partita, l'altra rimasta.
    29 maggio 2007 - Elisabetta Caravati
  • Fulvio Tomizza: i suoi libri, la sua Istria...

    C'e' stata gente che, ad un certo punto della propria vita, ha caricato quanto piu' poteva su un carro tirato dai manzi o su una corriera ed e' partita; lasciando per sempre la terra dei padri. Fra loro un ragazzo che, prendendo appunti sul taccuino indelebile del cuore, avrebbe scritto di loro per sempre!
    20 febbraio 2005 - Elisabetta Caravati

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Dal sito

  • Alex Zanotelli
    Un forte discorso per la pace

    Alex Zanotelli oggi sul palco a Roma

    Nel suo intervento ha denunciato con forza la strage dei bambini palestinesi e ha invocato sanzioni. E ha invitato a scendere in strada contro il progetto europeo di aumento delle spese militari, che vedrebbe l’Italia raddoppiare il proprio bilancio militare da 32 a 64 miliardi di euro all’anno.
    5 aprile 2025 - Alessandro Marescotti
  • Pace
    Un intervento pubblico

    L'arcivescovo: "Gaza è diventata un campo di sterminio"

    L'arcivescovo di Manfredonia - Vieste - San Giovanni Rotondo mons. Franco Moscone denuncia il riarmo
    4 aprile 2025 - Redazione PeaceLink
  • Editoriale
    La matrice stragista e i depistaggi

    Strage fascista di Brescia: sentenza dopo 51 anni conferma le complicità istituzionali e atlantiche

    La definizione ormai abusata di “servizi segreti deviati” non regge più alla luce di questa sentenza. I depistaggi furono un’azione consapevole, deliberata, volta a mantenere l’Italia all’interno dell’orbita atlantica e a garantire l’“ordine”, anche a costo di sacrificare vite innocenti.
    4 aprile 2025 - Alessandro Marescotti
  • Sociale
    Ritratti di streghe africane

    L'anima in uno sguardo

    "Stregoneria: ogni anno nel mondo, ancora ai nostri giorni, vengono catturate, punite e anche uccise moltissime persone, soprattutto donne. Il libro è la storia di un "viaggio" in questi temi: raccoglie scritti e fotografie, ritratti di donne accusate di essere streghe in Burkina Faso e Ghana."
    2 aprile 2025 - Roberto Del Bianco
  • CyberCultura
    Piccola inchiesta sulle piattaforme di Intelligenza Artificiale

    "PeaceLink è una fonte filorussa?"

    Dalle risposte emerge che tutti i modelli consultati (Grok, ChatGPT, Claude, Perplexity, Gemini, Le Chat, DeepSeek e Copilot) concordano sostanzialmente che PeaceLink non è una fonte filorussa, ma piuttosto un'organizzazione pacifista indipendente.
    2 aprile 2025 - Redazione PeaceLink

Viviamo in un tempo dove gli scritti e i discorsi politici sono basati sulla difesa di posizioni indifendibili. Il perdurare dell’occupazione britannica in India, l’eliminazione e la deportazione dei dissidenti russi, l’utilizzo delle bombe atomiche contro il Giappone possono essere difesi, ma solo con argomenti che sono troppo brutali per essere ammessi apertamente, e che non coincidono con i valori professati dai partiti politici. Per questo motivo il linguaggio politico è farcito di eufemismi, di frasi interrogative e di vaghezza fumosa.

George Orwell - Tratto da “La politica e la lingua inglese” (1946)

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