Non fatevi ingannare: una lettura attenta del Trattato sulla Non Proliferazione delle armi nucleari non fa menzione a un qualsiasi "status" speciale per gli Stati provvisti di bombe atomiche...
Il governo austriaco ha chiuso la conferenza con un impegno inaspettato e straordinario: cooperare con tutte le parti interessate "per identificare e perseguire misure efficaci per colmare il vuoto giuridico per la proibizione e l'eliminazione delle armi nucleari", e "cooperare con tutte le parti interessate, Stati, organizzazioni internazionali, Croce Rossa Internazionale e Mezzaluna Rossa, movimenti, parlamenti e Società Civile, in uno sforzo per stigmatizzare, vietare ed eliminare le armi nucleari, alla luce delle conseguenze umanitarie inaccettabili e i rischi associati"
Sui media nostrani se ne parla già poco. Ben venga allora questa riflessione di John Loretz, anche per risvegliare l'opinione pubblica sul rischio nucleare sempre incombente - e con la "deterrenza" vantata dagli Stati nucleari che in realtà diventa sempre meno efficace.
Il Tour delle co-direttrici di “Combatants for Peace”, l’Israelo-Ungherese Eszter Koranyi e la Palestinese di Betlemme Rana Salman è giunto nel pomeriggio di lunedì 18 novembre a Roma, agli Spin Time Labs di via Santa Croce in Gerusalemme 55.
C'è tecnologia italiana nei missili Storm Shadow che colpiscono la Russia. Gli ATACMS usano il sistema M-code e necessitano di personale USA. Dal coinvolgimento indiretto siamo passati al conflitto militare diretto e anche l'Italia è coinvolta con proprie tecnologie. Ma la Meloni lo sa?
Entrambe le potenze stanno potenziando i propri arsenali, aumentando la centralità delle armi nucleari nelle rispettive politiche di sicurezza, in un contesto internazionale che sembra proiettato verso una nuova corsa agli armamenti.
Dopo la conferma della sua condanna a cinque anni di reclusione per "giustificazione del terrorismo", il sociologo è stato trasferito in una colonia penale, dove sta scontando la pena. E' stato incarcerato per un'accusa di "giustificazione del terrorismo".
Al gigante tecnologico statunitense Apple è stato imposto di rimuovere le app di Radio Free Europe/Radio Liberty (RFE/RL) dall'App Store russo. Questo atto ha sollevato interrogativi sul comportamento di Apple e sulla sua volontà di conformarsi alle richieste del governo russo.
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