I quasi duecento morti accertati che abbiamo visto in questi giorni sulle strade del Kenya sono il risultato di una politica malata, fondata sull'idolatria del potere e dei soldi, una religione che e' stata alimentata dagli uomini politici keniani fin dall'indipendenza.
2 gennaio 2008 - Fr. Renato Kizito Sesana
Kibwana richiede al NEMA ed al Consiglio comunale di intervenire sulla discarica Dandora
Ma il vice sindaco di Nairobi, Ferdinand Waititu, si è rivolto alla stampa affermando che Dandora continuerà a funzionare visto che il Consiglio non ha trovato un’alternativa
In una piccola scuola primaria si sta sperimentando un sistema di e-learning wireless basato su palmari Linux a basso costo e libri digitali. Il progetto verrà presto esteso ad altre scuole africane
«Un colpo preventivo per la pace». Oggi a Oslo viene assegnato il premio Nobel per la Pace alla fondatrice del Green Belt Movement del Kenya, un movimento popolare per difendere le foreste. «Abbiamo lavorato per anni per collegare ambiente, pace e democrazia. Ma sul piano culturale è una novità straordinaria», ci ha detto
Il Nobel per la pace lo scorso anno era andato a un'altra donna, l'avvocatessa iraniana paladina dei diritti civili Shrin Ebadi. Alla Maathai e' stato riconosciuto il suo impegno nella lotta per la preservazione dell'ambiente e la difesa dei diritti umani.
8 ottobre 2004 - ANSA
Il ricordo di Ernesto Olivero, durante la presentazione del volume
Una cristiana senza etichette, che ha dedicato la sua vita ad aiutare i più poveri in Kenya, in Etiopia e poi in Somalia, dove venne assassinata il 5 ottobre del 2003.
6 ottobre 2004 - Ernesto Olivero
Dieci anni fa un processo penale, oggi un processo civile
Dieci anni fa il computer centrale della rete PeaceLink veniva sequestrato e sigillato. Cominciò allora un processo penale che ci impegnò per molto tempo. In gioco c'era la nostra sopravvivenza. Dopo anni di tribunale, vincemmo e ne uscimmo a testa alta. Oggi PeaceLink continua a dover comparire in tribunale, questa volta per un processo civile in cui ci viene richiesto il pagamento di 50 mila euro.
La grave carenza d'acqua rende sempre più difficile la vita ai cittadini di Nairobi. Ciò è dovuto all'incapacità del Comune di tenere sotto controllo gli allacciamenti abusivi e gli sprechi. Favoritismi e collusioni facilitano poi gli affari loschi dei venditori privati d’acqua.
Il forte inquinamento del lago Vittoria ha prodotto un ambiente favorevole per la crescita smisurata di erbe infestanti come il terribile giacinto d’acqua che minaccia ora l'esistenza stessa delle comunità che vivono intorno all'enorme bacino lacustre, grande più di Piemonte e Lombardia insieme.
28 settembre 2003 - Zachary Ochieng
Questo libro elettronico contiene l'omonimo testo stampato dalla casa editrice Multimage (http://www.multimage.org). E' consentita la diffusione purché non a scopo di lucro
Percorsi di educazione alla pace, all'intercultura e alla legalità nella scuola elementare. Un libro "careware", il cui uso è concesso gratuitamente a chi desidera impegnarsi per auitare i bambini di strada africani.
Per merito d’una grazia presidenziale, 28 condannati a morte, dopo aver trascorso oltre 20 anni in attesa della forca, sono usciti dalla prigione da uomini liberi. Questi poveri disgraziati raccontano le sevizie subite e come fosse possibile evitare il boia pagando una certa somma.
Cercando di adempiere alla promessa elettorale di offrire istruzione obbligatoria gratuita, il nuovo governo si è venuto a trovare in grave difficoltà quando all’inizio di gennaio si è aperto l’anno scolastico. Una folla di scolari si è presentata nelle aule. Mancano 40 mila maestri.
La superficialità del precedente governo ha ridotto l'impatto della lotta contro l'AIDS ed ora la situazione è agghiacciante. Si spera nel nuovo governo di Kibaki per combattere efficacemente il flagello.
Un rapporto delle Agenzie delle Nazioni Unite mette in luce la difficile condizione delle donne, vittime principali di atti di violenza ed abusi che si verificano a Nairobi ed in gran parte delle capitali africane. E' una realtà conosciuta che solo ora le perseguitate cominciano a denunciare.
Per molti paesi in via di sviluppo, Kenya incluso, assicurare alla gente acqua potabile e servizi igienici adeguati rischia di rimanere una vana speranza, come confermano diversi rapporti presentati al Summit della Terra tenutosi a Johannesburg. Nelle baraccopoli la gente paga l’acqua dalle 5 alle 20 volte più di un americano.
Mancanza di pianificazione, cattiva gestione e scarse capacità tecniche, hanno portato ad uno stato di endemica mancanza d’acqua un paese come il Kenya che é, al contrario, naturalmente dotato di risorse idriche più che sufficienti.
L’epidemia di AIDS ha sterminato gran parte della popolazione dei distretti situati sulle sponde del Lago Vittoria, producendo un enorme numero di orfani e vedove. Il contagio si diffonde anche per colpa di certe tradizioni, come quella che vieta alle donne di pescare.
Le donne keniote stanno scoprendo la forza dei numeri: se mettono assieme le loro forze e qualche risparmio in gruppi da loro stesse creati, possono cambiare radicalmente la loro vita e quella delle loro famiglie e comunità. È un fenomeno che si diffonde in tutto il paese.
I tentativi di fermare e di censurare le proteste contro il genocidio in atto a Gaza vanno contrastati con fermezza. Ecco un esempio di contrattacco riuscito.
Siamo a una svolta. La comunità internazionale è di fronte a una nuova minaccia e deve ritornare al sistema dei controlli reciproci sugli euromissili garantito dal trattato INF. Occorre eliminare i missili a gittata intermedia in Europa per garantire la sicurezza reciproca.
Il Tour delle co-direttrici di “Combatants for Peace”, l’Israelo-Ungherese Eszter Koranyi e la Palestinese di Betlemme Rana Salman è giunto nel pomeriggio di lunedì 18 novembre a Roma, agli Spin Time Labs di via Santa Croce in Gerusalemme 55.
C'è tecnologia italiana nei missili Storm Shadow che colpiscono la Russia. Gli ATACMS usano il sistema M-code e necessitano di personale USA. Dal coinvolgimento indiretto siamo passati al conflitto militare diretto e anche l'Italia è coinvolta con proprie tecnologie. Ma la Meloni lo sa?
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