Tutta la mia azione sull'ILVA è stata sempre basata sull'indignazione verso chi poteva soccorrerci ed è rimasto indifferente. In questi anni avrebbero potuto salvare vite umane e non lo hanno fatto. Taranto è un caso evidente di razzismo ambientale, hanno scaricato su di noi quello che Genova non voleva più subire. E così ci hanno fatte affondare nella malattia e nella disperazione. Nessun governo ci ha offerto un porto sicuro dove poterci salvare. Ci hanno abbandonato come città alla deriva, senza protezione e senza tutele.
15 giugno 2018 - Alessandro Marescotti
I viaggi in Kenya e in Palestina di uno dei fondatori di PeaceLink: Enrico Marcandalli
I viaggi a Nairobi (Kenya) e in Palestina dei volontari dell’Associazione PeaceLink Francesco Iannuzzelli ed Enrico Marcandalli si inseriscono nelle attività di volontariato telematico dell’associazione fin dalla sua nascita.
25 febbraio 2013 - Laura Tussi
Accuse infondate a sfondo sessuale per appropriarsi dei beni della comunità
PeaceLink esprime a padre Renato Kizito Sesana la propria solidarietà. Contro di lui si è avviata una campagna indegna e infondata. Come se non bastasse, domenica 29 maggio è stato sferrato un attacco armato contro la sua comunità a Nairobi, a dimostrazione di quanto la situazione stia davvero diventando pericolosa per lui.
31 maggio 2011 - Associazione PeaceLink
Fine di una montatura. Assieme a tante associazioni, anche PeaceLink aveva solidarizzato con padre Kizito
Nel mese di giugno del 2009, tre giovani e un ragazzo accusarono di pedofilia il missionario italiano padre Renato Kizito Sesana. Un anno e mezzo dopo, Mrs. Alice Ondieki, Sostituto Procuratore della Repubblica in Kenya, scrive al Direttore delle Investigazioni Criminali a Nairobi: “Non ci sono prove sufficienti per procedere contro l’indiziato”.
La campagna è ormai personale, contro di me, forse perché chi l'ha iniziata non ha altra speranza che distruggermi completamente per poter poi avanzare dei presunti diritti sulle proprietà di Koinonia, o per dimostrare di avere ragione.
21 giugno 2009 - Padre Kizito
La mala locale di Nairobi sferra un attacco al missionario dei poveri
Chi, come padre Kizito, a viso scoperto ha costruito la solidarietà deve fare i conti con una campagna di discredito anonima gestita da chi mira a mettere le mani sui beni di una comunità costruita con le nostre donazioni.
19 giugno 2009 - Alessandro Marescotti
Le posizioni di Kibaki e Raila sono molto distanti, e molto difficili da riconciliare
Due aspetti cominciano a balzare agli occhi. Il primo e’ che la violenza e’ voluta ed orchestrata. Non e’ una reazione spontanea della gente. Il secondo e’ il ruolo che la stampa gioca nel promuovere la violenza.
18 gennaio 2008 - fr. Renato Kizito Sesana
Questa iniziativa vede PeaceLink coinvolta come rete informativa di supporto
Nell'ospedale di Kimbau, in Congo, non arrivano le lettere, l'elettricità, l'acqua e il telefono. Tuttavia ora Chiara Castellani e i volontari dell'Aifo ora possono inviare e ricevere e-mail tramite onde radio. Nel frattempo a Nairobi vengono costruiti siti web con Phpeace, il software di PeaceLink.
17 settembre 2004 - Alessandro Marescotti
Cosa attira i giovani d'oggi verso il movimento per la pace
Uno slogan indovinato afferma che un nuovo mondo è possibile. Anzi, è necessario, aggiunge qualcuno. Io mi permetto di dire sottovoce: amici, vi sbagliate, il nuovo mondo esiste già. Noi cambiamo il mondo con gesti grandi e piccoli. Tendendo la mano ad un amico, scavando un pozzo, curando un malato, coltivando un campo, riparando un computer, accarezzando un bambino che piange, fermandoci sull'autostrada ad aiutare chi è coinvolto in un incidente. I nostri gesti, il nostro lavoro, i nostri progetti hanno un valore che va al di là della loro pura materialità.
Quando sono posti consciamente cambiano il significato della nostra vita personale e del mondo che ci circonda.
Abbiamo voluto chiamarci "Amani", cioè pace, perché ci è parso di capire che questo è il grande impegno nel mondo di oggi, per tutti. E i nostri piccoli progetti, le nostre case e scuole, i nostri interventi in Sudan sui Monti Nuba hanno sempre voluto essere un segno di pace, anche là dove la guerra e la violenza sembrano vincere. Uno slogan indovinato afferma che un nuovo mondo è possibile. Anzi, è necessario, aggiunge qualcuno. Io mi permetto di dire sottovoce: amici, vi sbagliate, il nuovo mondo esiste già. La prova più evidente è nelle folle che hanno manifestato per la pace e nell'impegno quotidiano di tanti perché la pace prevalga. Ogni grande movimento storico non produce solo leaders, teorie, libri, dibattiti, statistiche, marce, o che altro. I movimenti creano poesia. A volte è una forma minore di poesia, quella dei sogni a occhi aperti o delle illusioni. Ma altre volte è poesia vera, quella che ci fa vedere al di là della realtà, soprattutto quella che ci aiuta a vedere il futuro che esiste già adesso.
Corso online "Intelligenza Artificiale per la Pace": al via oggi il primo incontro Pax Christi dà il via oggi, alle ore 18, al corso online "Intelligenza Artificiale per la Pace", un percorso formativo che esplora le potenzialitp;#...
La piazza voluta da Michele Serra e il giornale Repubblica lo scorso 15 marzo, ufficialmente “a favore dell’Europa” ma nei fatti a favore del riarmo europeo in vista di una guerra UE contro la Russia, è stata un boomerang.
Presidente del comitato New Weapons Research Group (NWEG), ha analizzato l'impatto delle armi non convenzionali nelle guerre conflitti in Libano, Iraq e soprattutto nella Striscia di Gaza. Le sue ricerche hanno denunciato le conseguenze devastanti delle guerre sulla salute delle popolazioni civili.
Peace Cloud è un'infrastruttura digitale sicura progettata per garantire la privacy e il controllo dei propri dati. Gli utenti di PeaceLink possono archiviare e condividere documenti senza il rischio di accessi indesiderati da parte di enti governativi o aziende private.
Il complesso militare-industriale analizzato in questo dossier comprende, oltre alle basi militari, anche i punti nevralgici regionali dell'industria bellica. Focalizza anche le collaborazioni accademiche con la NATO e il settore militare.
L'iniziativa del 12 aprile a Ravenna si propone di coinvolgere cittadini, associazioni e movimenti ecologisti per spingere verso una svolta radicale nelle politiche energetiche del Paese.
31 marzo 2025 - Redazione PeaceLink
La guerra non è altro che una comoda elusione dei compiti della pace. In quanto sostituisce l'avventura esterna al lavoro e al miglioramento interno, essa è moralmente così screditata che si può ben pensare non sia mai stata altro che un mezzo di oppressione interna e di assoggettamento dei popoli, il grande mezzo ingannatore per indurli a gridare 'evviva' alla propria sconfitta di fronte al governo vittorioso.
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