Un testimone: il 20 ottobre non c’è stata solo la scossa, è anche saltato un compressore nella base di Santo Stefano. «Nei giorni successivi un viavai di personale specializzato»
30 ottobre 2003 - Antonello Sechi
Rischio nucleare: ora c'è l'opposizione della Regione Sardegna
Nel precedente editoriale auspicavamo che la Regione Sardegna si opponesse alla decisione del ministro della Difesa Martino di ampliare a La Maddalena la base per i sommergibili nucleari. Ebbene: lo ha fatto. Ed, ai sensi dell'articolo 3 della legge 898/1976, ha chiesto l'annullamento del decreto del Ministro. Ora la palla passa al Consiglio dei ministri per il riesame. Ma a giocarla deve essere tutto il movimento ecopacifista e tutti quei parlamentari che hanno senso di responsabilità verso le future generazioni: una Chernobyl in mare devasterebbe per migliaia di anni la Sardegna e con essa il Mediterraneo: il tempo del dimezzamento radioattivo del plutonio è di 24 mila anni. [[Img1162]]
Già il 22 settembre 1977 il sommergibile d'attacco "Ray" del X squadrone della VI
flotta Usa aeva urtato contro il fondale nel sud della Sardegna e aveva dovuto andare a La Maddalena ad effettuare riparazioni
De Gasperi nel 1947 dichiarò - nell'ambito della discussione parlamentare sull'adesione alla Nato - che "nessuno ci ha mai chiesto basi militari, e d'altra parte non è nello spirito dei patti di mutua assistenza come il Patto Atlantico, di chiederne o concederne".
13 ottobre 2003 - Alessandro Marescotti
Una ragione in più per far sentire forte il 12 ottobre la voce del popolo della pace.
Mentre si organizza la marcia per la pace Perugia Assisi c’è chi organizza una "gita" in sommergibile nucleare per i vip del posto. In gioco c'è l'ampliamento della base Usa: da 2 a 8 sommergibili nucleari e da 3000 a 8000 militari Usa.
E' possibile evitare l'OK definitivo? C'è tempo fino al 15 ottobre: non sprechiamolo.
Sono di particolare importanza i dati di questo studio: “Il “mortality cost” delle emissioni di C02 di uno stabilimento siderurgico del Sud Italia: una valutazione degli impatti sanitari derivanti dal cambiamento climatico”
Un mini-manuale di azioni pratiche. Ogni piccola azione conta. Più persone conosceranno l'appello, maggiore sarà la pressione dell'opinione pubblica sui decisori politici. La parola d'ordine è #NoEuromissili
La guerra senza quartiere tra il blocco a sostegno di Morales e quello a favore di Arce ha finito per lacerare il partito, i sindacati e i movimenti sociali
Oggi in gioco c’è il rischio di una guerra nucleare sempre più vicina con la decisione della Nato di schierare nuovamente gli euromissili entro il 2026. Siamo all’inizio di un’escalation in quanto la Russia agirà di conseguenza. È responsabilità di ciascuno di noi prendere posizione.
17 luglio 2024 - Domenico Gallo, Fiorella Mannoia, Alessandro Marescotti, mons. Giovanni Ricchiuti, Carlo Rovelli, Alex Zanotelli
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